- La Redazione -
La straordinaria personalità di Antonello da Messina, venuta fuori dall’alone del misterioso oblio grazie al logos e al kronos di Berenson e di altri cultori di storia e di arte poco prima del ‘900 è stata tratteggiata in vari incontri nelle scuole cittadine, con la presentazione di uno splendido calendario “antonelliano” dal noto storico messinese architetto Nino Principato con il significativo apporto del dr Pippo Previti, che da qualificato amministratore della città di Messina e da promotore di volontariato non ha dimenticato di sensibilizzare l’opinione pubblica ad uno scavo intelligente per riportare alla luce la sepoltura del nostro grande pittore del ‘400, dove con certezza assoluta con un sopralluogo del CNR, esiste il primo Convento Carmelitano in Europa e il primo dei monaci Osservanti di Sicilia, oltre ai resti di una terme romana.
Le scuole cittadine hanno aderito con entusiasmo alla presentazione del suddetto calendario con immagini delle opere antonelliane, esposte nelle più famose gallerie e musei del mondo:. tra i quali il San Gerolamo che si trova conservato nella National Gallery di Londra; il San Sebastiano presente nella Gemaldegalerie di Dresda;la Crocifissione di Sibin. Nei saloni delle scuole venivano esposte anche locandine, fogli illustrati,con immagini,in copia , trovate interessanti, anche dagli ospiti visitatori, e tra questi il dipinto autografo “il Condottiero” esposto a Parigi al Museo del Louvre,. Attenzione particolare meritava la bellissima copia ad “olio “,”L’Annunciata”, realizzata dal maestro d’arte Pippo Crea considerata ed apprezzata pubblicamente dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’originale si trova a Palermo, presso la Galleria regionale di Palazzo Abetellis.
Messinaweb.eu si rivolge al prof Domenico Venuti docente di beni culturali e ambientali, per conoscere il suo parere su queste mostre itineranti su Antonello. Ci risponde “ sono estremamente importanti e perché coinvolgono i ragazzi stimolando il loro amore per il bello e l’arte, tesori importanti di cui è ricca la città di Messina, anche se è estremamente trascurata, e perché contribuisce a destare l’attenzione dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, in verità un po’ distratto, per avere sottovalutato il famoso scavo nel sito di Giostra tanto discusso di “ Santa Maria di Gesù”. Sarebbe il momento di iniziare, a chi si aspetta ancora ! è mai possibile che le cose messinesi continuano a stare in letargo? Diaciamoci una scossa e iniziamo gli scavi. Sono i messinesi che lo vogliono e hanno ragione! Addirittura bravissimi giovani volontari meritevoli di lode ne hanno compresa l’importanza ed io mi chiedo e gli amministratori che intendono fare? Lo vorremmo capire !…….”,