- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Reggio Calabria. Uno storico, il noto architetto Natale Cutrupi, scrittore, ci illumina d immenso, ungarettianamente sul curo di San Giorgio. Leggiamo una sua interessante ricerca.Buona giornata e auguri a tutti coloro che si chiamano Giorgio.
"S. Giorgio: Patrono della nostra Città Nativo della Cappadocia fu Ufficiale dell’esercito romano sotto l’Imperatore Diocleziano.
Nel 303, quando ebbe inizio la persecuzione, Giorgio donò tutti i suoi averi ai poveri e si dichiarò di fede cristiana. Fu torturato atrocemente e martirizzato a Lidda, attuale Lod in Israele.
Le sue reliquie sono collocate all’interno della chiesa a Lui dedicata al Cairo, Egitto. Il suo culto si sviluppò agli inizi del V secolo essendo stato il suo nome inserito nel Martirologio Geronimiano.
Viene, di solito, raffigurato come il Cavaliere che affrontò e uccise il Drago per salvare la figlia del Re della Libia destinata ad essere sacrificata per calmare le ira del medesimo drago.
Nel XIV secolo il suo nome fu inserito fra i quattordici Santi Protettori che avevano poteri di intercessione di particolare efficacia. Le sue gesta fecero si che divenne Santo protettore di Venezia e Genova, della Catalogna, del Portogallo e dell’intera Inghilterra la cui casa Reale porta il nome di Corte San Giorgio. Invocato contro la peste è protettore di alabardieri, fabbricanti d’ armi, militari, contadini, giovani esploratori e scouts. Il 20 maggio del 1086 il normanno Conte Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, sconfisse il turco Ben Avert e l’intera flotta turca nel porto di Siracusa là rifugiatosi immediatamente dopo aver messo a ferro e fuoco la nostra Città e distrutto le chiese di S. Giorgio e di S. Nicola a Calamizzi.
Si narra che durante la battaglia il Santo sia comparso sopra un cavallo bianco ed abbia aiutato il normanno a sconfiggere il saraceno il quale perì miseramente nelle acque marine nel tentativo di scappare.
La vittoria immediata e l’annientamento degli arabi fu per il popolo reggino un intervento prodigioso del Santo di Cappadocia che fu proclamato protettore di Reggio Calabria e la sua immagine fu impressa nello stemma reggino.
La sua casa : il Tempio della vittoria.
A San Giorgio è dedicata una delle più belle Chiese di Reggio
Fu realizzata in un terreno ad angolo tra Corso Garibaldi e Via Giudecca con progetto redatto nel 1927 dell’Architetto Camillo Autore .
Il Tempio fu inaugurato il 26 maggio del 1935 alla presenza di Umberto di Savoia. L’edificio, la migliore opera della Città ispirata all’architettura sacra, consta di una navata fiancheggiata da tre cappelle laterali a ricordo dei caduti in guerra appartenenti ai rispettivi circondari della provincia reggina. L’ardita cupola, di sagoma prettamente romana, si eleva per trenta metri ed è impostata su quattro archi.
Il prospetto raffigura un arco trionfale e sui due pilastri laterali sono raffigurati episodi di guerra . Sull’ingresso della Via Giudecca è presente l’immagine della Vergine di Lepanto, in ricordo del trionfo della battaglia navale delle forze cristiane contro quelle saracene.
All’interno della nostra Città, nel tempo, oltre al Tempio della Vittoria furono dedicate altre chiese al nostro Santo: San Giorgio di Sartiano nella Giudecca, San Giorgio in Lagonia, San Giorgio extra moenia.
• La patrona principale della nostra Città è la Madonna della Consolazione con decreto pontifico del 26 agosto 1752"