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L’unione di Pozzo di Gotto e Barcellona

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- di Marcello Crinò -

Il 20 giugno del 1836 entrava in esecuzione il decreto, firmato da Ferdinando II il 5 gennaio 1835, che sanciva l’unione di Pozzo di Gotto e Barcellona in un unico Comune, come risulta dalla lettura del manifesto firmato dal Segretario Generale A. Vaccaro, datato 27 giugno 1836 (pubblicato nel libro Barcellona un tempo, Corda Fratres, 1983, pag. 55). Pozzo di Gotto era divenuto comune autonomo nel 1639, distaccandosi da Milazzo, mentre Barcellona si distaccò da Castroreale nel 1815.

L’ultima volta (e forse l’unica) in cui questo evento è stato celebrato risale a trenta anni fa, con una serie di manifestazioni culminanti nell’inaugurazione a cantiere aperto del nascente Teatro Mandanici con Didone Adonais Domine di Emilio Isgrò.

Quest’anno, in occasione del 180° anniversario, l’Amministrazione Comunale, con la collaborazione di associazioni e cittadini, ha voluto ricordare la ricorrenza con una serie di eventi dal 1° al 5 giugno, e il 19 e 20 dello stesso mese, consistenti in conferenze, mostre, annullo filatelico, “La Notte dell’Unione”, spettacoli musicali, gara podistica.

L’apertura degli eventi la mattina di giorno 1 nell’Aula Consiliare, alla presenza del Sindaco Roberto Materia, della Giunta, dei consiglieri comunali. Il Sindaco e l’assessore Gianluca Sidoti hanno spiegato il senso dell’iniziativa e illustrato il programma. Per l’occasione è stata presentata la bandiera ufficiale della città consistente nell’immagine dello stemma municipale su un fondo azzurro.

Venerdì 3 la Fanfara dei Bersaglieri “Maggiore Marcello Garzia” della sezione Cava dei Tirreni, in mattinata si è esibita in Piazza Duomo, e nel pomeriggio ha percorso la via Garibaldi da Santa Maria Assunta al centro di Barcellona.

Ancora il 3 pomeriggio nell’Auditorium San Vito è stato possibile ottenere l’annullo filatelico commemorativo da apporre su tre cartoline antiche riprodotte per l’occasione, assieme alla foto del Nuovo Mandanici, in collaborazione con le Poste Italiane e il Circolo Filatelico “Longano”, che si è occupato di allestire una mostra di cartoline antiche riguardanti Barcellona. In serata nello stesso auditorium si è svolta la prima delle tre conferenze dedicate al 180° anniversario. “Dall’Unione all’Unità” il titolo dell’incontro, organizzato dalla Pro Loco Manganaro. Dopo i saluti del sindaco Roberto Materia, gli interventi di Gino Trapani, Giovanni Pantano, Salvina Miano e Andrea Italiano, tra storia delle origini, trasformazioni urbanistiche, Teatro Mandanici e opere d’arte nel Cimitero Comunale.

Sabato 4 presso la Biblioteca Comunale Nannino Di Giovanni, è stata presentata una edizione del 1747 del celebre trattato di Vitruvio, il De Architectura, appartenente alla Biblioteca e proveniente dalla biblioteca privata del Barone dei Grani Giorgio Nicolaci. Segno questo che anche nel passato non era l’ultimo territorio del mondo, visto che circolavano le idee della cultura. L’incontro è stato organizzato dalla Pro Loco Nomos di Manno ed è stato introdotto dalla dottoressa Maria Rosa Naselli, che ha anche relazionato sul libro dal punto di vista tecnico e dall’arch. Mimmarosa Barresi che si è soffermata sugli aspetti teorici del testo e sulla figura dell’architetto latino. Hanno portato i saluti il presidente della Pro Loco Nomos, Carmelo Maimone, e gli assessori Ilenia Torre e Gianluca Sidoti, anche a nome del sindaco. In conclusione degustazione di dolci liberamente ispirati all’antica Roma, realizzati dal pasticciere Giovanni Freni.

Sono state inoltre aperte varie mostre, tra le quali la Mostra Mercato nei giardini dell’Oasi a cura del Museo Cassata, la mostra di documenti e libri nella sede della Pro Loco Manganaro, e la mostra di documenti nei locali dell’ex stazione a cura del Museo Cassata.

Domenica 5 l’ultima conferenza, nell'Auditorium Maggiore La Rosa, a cura della Genius Loci, incentrata su "Barcellona Pozzo di Gotto dai Casali all'Area Metropolitana. Le prospettive di sviluppo di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo comprensorio ", con il sindaco Roberto Materia, il prof. Michele Limosani, l'arch. Giovanni Lazzari, e l’arch. Marcello Crinò per la Genius Loci. Dopo i saluti del sindaco è intervenuto l’autore di queste note, nella qualità di moderatore dell’incontro e componente del direttivo della Genius Loci, portando i saluti del presidente, architetto Daniela Motta, fuori città per motivi di lavoro. Ha compiuto un veloce excursus sulla formazione della città per introdurre il tema dell’incontro, la Città Metropolitana, sulla quale si sono soffermati i due relatori. Il primo, il professor Michele Limosani, docente di Politica economica presso l’Università di Messina, ha affrontato l’argomento dal punto di vista economico, sottolineando l’impreparazione che oggi esiste nei confronti della città metropolitana. L’architetto Giovanni Lazzari, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Messina, nonché presidente della consulta regionale degli architetti e componente del Consiglio Regionale Urbanistico, ha evidenziato come la Città Metropolitana di Messina sia ben diversa dalle altre tredici già costituite, perché mancante del continuum urbano, con molte zone di vuoto tra i centri. Ha sottolineato inoltre come Barcellona nell’Ottocento abbia anticipato i tempi, attuando la fusione di due centri contigui. In conclusione il sottoscritto ha letto alcuni stralci della tesi di laurea di Elena Coppolino incentrata sulle potenzialità turistiche di Barcellona.

 

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