LA REDAZIONE
Al Convegno su “Poeti e prosatori in Calabria”, promosso dal CIS della Calabria nel contesto degli Stati Generali della Cultura 2016 , dopo una sintetica introduzione della prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica, il prof. Giuseppe Rando, ordinario di Letteratura Italiana, la svolto una limpida, illuminante relazione su figure e testi significativi della letteratura calabrese. Attraverso la brillante, conversevole, antiaccademica esposizione del relatore, inframezzata dalla musica coinvolgente del maestro Sergio Romeo e dalla sensibile lettura dei testi da parte di Clelia Montella e di Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS, sono emerse, con insolito nitore, alcune grandi figure di scrittori calabresi, non sempre opportunamente studiati nelle scuole della Calabria. E, in particolare: Galeazzo di Tarsia, che fu uno dei più luminosi poeti lirici del Cinquecento in Italia (ed è quasi ignorato nella sua terra); Tommaso Campanella, eccelso genio filosofico-poetico del Seicento, famoso in tutta l’Europa; Vincenzo Padula, poeta dialettale di grande forza espressiva e intellettuale romantico impegnato nella lotta contro il brigantaggio (e contro la dominazione austriaca); Domenico Milelli unico, febbrile poeta scapigliato della Calabria; Corrado Alvaro, in assoluto, uno dei più grandi narratori del Novecento (L’età breve è, secondo Rando, il migliore Bildungsroman della letteratura italiana, laddove, in Tutto è accaduto trova degna, fosca dipintura la caduta del mussolinismo tra donnine compiacenti, corruzione dilagante e miseria crescente); Antonietta Corsaro, la poetessa contemporanea che supera i limiti angusti dell’autobiografismo e dell’Ermetismo per farsi testimone amabile, leggibile, amaramente melodica delle angosce, delle lotte e delle speranze della donna contemporanea.
Nel quadro complessivo, che il prof. Rando ha mirabilmente disegnato, la letteratura calabrese si autentica come insieme omogeneo di opere attraversate da una forte istanza contestativa dell’esistente degradato e da una – altrettanto impellente – ricerca di un mondo migliore.
(foto da Internet)