- di Marcello Crinò -
Sabato 11 è stata aperta al Villino liberty di via Roma la mostra dei disegni inediti realizzati nel 1973 dal pittore e scrittore Carlo Levi (1902-1975) mentre era ricoverato in ospedale a Roma durante un periodo di cecità dovuto al distacco della retina. Nonostante la cecità temporanea Levi scrisse e disegnò utilizzando un “quaderno a cancelli” che gli forniva la guida per la mano.
La vicenda ebbe un seguito a dir poco incredibile, perché una parte dei disegni oggi appartengono ad Antonino Milicia, un contadino di San Pier Niceto emigrato in Svizzera, dove nel 1967 conobbe Carlo Levi. Dopo la sua morte acquistò dagli eredi quaranta dei centoquarantacinque disegni, e quando ritornò nel paese d’origine li conservò nella sua casa rurale assieme alla paglia e agli animali. I disegni, oggetto di un catalogo pubblicato dalla Spes di Milazzo nel 2002, a cura di Donato Sperduto e prefazione di Giovanni Russo, sono già stati esposti al Museo Mandralisca di Cefalù nel settembre del 2015.
Adesso è la volta della mostra barcellonese, con una selezione dei quaranta disegni, curata da Nino Sottile Zumbo, in collaborazione con la libreria Gutenberg, rappresentata da Giovanni Mazzeo, e il patrocinio dell’assessorato comunale alla cultura e pubblica istruzione. Nino Sottile Zumbo, nel suo intervento di presentazione, ha ripercorso la vicenda di Levi e dei suoi disegni, illustrando tutte le opere dal punto di vista concettuale e grafico (noi vogliamo evidenziare la grande qualità del segno di Levi). Il sindaco Roberto Materia, presente anche l’assessore Ilenia Torre, ha sottolineato come questa mostra possa a ben diritto essere considerata facente parte del cartellone dei 180 anni dell’Unione di Pozzo di Gotto e Barcellona.
Hanno portato i saluti anche la storica dell’arte Teresa Pugliatti, lo stesso Antonino Milicia: “Levi mi ha illuminato, mi ha parlato dei problemi meridionali”; il docente universitario Salvatore Rotella, barcellonese che vive negli Usa, il quale si occuperà di organizzare una mostra itinerante dei disegni nella principali città degli Stati Uniti.
Il chitarrista Franco Cutropia ha proposto un intermezzo musicale con un brano di Villa Lobos. Essendo Antonio Milicia un contadino, è stata offerta una degustazione di granita preparata con i gelsi della sua campagna, accompagnata dalle tradizionali ciambelle di San Pier Niceto, simili ai biscotti di Castroreale nella versione morbida.