- di Marcello Crinò - 

Sabato 22 ottobre è iniziata la stagione 2016-17 del Teatro Mandanici sotto la direzione artistica di Sergio Maifredi.  Ad inaugurarla il gruppo musicale “Tiromancino”, una band che si muove tra canzone e ricerca di sonorità non convenzionali. La serata è stata introdotta da Maifredi, presente il sindaco Roberto Materia, la Giunta comunale e circa mille spettatori, con stavolta la partecipazione di molti giovani che forse per la prima volta hanno fatto il loro ingresso al Mandanici. Proprio questo è stato lo spirito di questa prima stagione curata direttamente dall’Amministrazione Comunale, cioè quella di differenziare l’offerta degli spettacoli per coinvolgere il maggior numero possibile di spettatori, in modo da far sentire il teatro patrimonio di tutta la città e non di una élite.

Sabato 5 novembre il prossimo appuntamento, di assoluto prestigio. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi presenterà il suo Caravaggio, uno spettacolo non tradizionale, fatto di parole e di musica, con commistioni di video suggestioni e di private ossessioni. Non si tratta  di una conferenza, ma di un vero e proprio spettacolo teatrale dove il critico inserisce intenzionalmente cultura e ars polemica. La musica dal vivo si fonde con inserti di visual art, e Caravaggio, pittore della realtà e degli ultimi, dialoga con il Novecento.

Ed è soprattutto uno spettacolo nuovo, in più direzioni: nuovo perché qui mai visto (e Sgarbi viene in Sicilia giusto per fare questa data a Barcellona Pozzo di Gotto e poi ripartire già l'indomani mattina), nuovo perché innovativo, visto che dell'arte non è frequente parlare con una struttura drammaturgica vera e propria. Nuovo anche per coloro che già apprezzano, fatte le debite proporzioni,  i due protagonisti, Caravaggio e Sgarbi, visto che l'incontro tra i due è semplicemente di quelli inderogabili e imprevedibili.