- di Marcello Crinò -
Domenica 13 novembre, nella sala dell’ex Monte di Pietà, si è tenuto il concerto del Premio Michele Giamboi, istituito dalla dottoressa Raffaella Comito in ricordo del marito Michele Giamboi nell’ambito del Concorso musicale nazionale Città di Barcellona Pozzo di Gotto “Premio Placido Mandanici”, che si svolge annualmente nel mese di maggio. Si sono esibite, in un concerto di altissima qualità artistica, le due giovanissime vincitrici: la violoncellista siracusana Lucia Rizza e la fisarmonicista palermitana Lia Ceravolo.
Lucia Rizza, che attualmente studia presso la scuola di musica di Fiesole con il maestro cinese Marianne Chen, ha eseguito brani di Bach, Haydn, Davidoff e Popper, ed in alcuni brani è stata accompagnata al pianoforte dalla madre, Margaret Franzò.
Lia Ceravolo ha iniziato lo studio dello strumento al Conservatorio con la barcellonese Carmela Stefano, ed attualmente fa parte dell’Orchestra del Conservatorio Bellini di Palermo. Ha eseguito brani di Pachelbell, Creston, Precz e Magnante. Infine hanno suonato assieme due brani di Astor Piazzolla. Il concerto ha entusiasmato il pubblico che ha applaudito lungamente.
In conclusione della serata, presentata dal maestro Antero Arena, direttore artistico del Premio Mandanici, la dottoressa Raffaella Comito ha consegnato il Premio alle due musiciste, conferito per aver dato maggiore prova di sensibilità musicale e dedizione verso l’arte musicale. L’evento è stato realizzato dall’Associazione Musicale Placido Mandanici in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Messina, la Genius Loci, la Pro Loco Alessandro Manganaro e col patrocinio del Comune.
Ricordiamo brevemente la figura del dottor Michele Giamboi, nato a Lione, in Francia, nel 1936, e rientrato con la famiglia nella città d’origine, Novara di Sicilia, durante la guerra. Si laureò in medicina a Messina nel 1961 e successivamente si specializzò in Igiene Generale e Speciale. Docente universitario di Igiene a Messina e primariato ospedaliero di Patologia Clinica, pubblicò numerosi lavori scientifici. Nel 1971 sposò Raffaella Comito con la quale approfondì le medicine naturali, l’agopuntura, l’omeopatia ecc. Scrisse la voce Floriterapia di Bach nel volume di aggiornamento 1977 del Grande Dizionario Enciclopedico della UTET. Scoprì la passione per la musica, coinvolgendo la moglie e i tre figli. Bach, Mozart, l’Ottocento, Beethoven e Brahms sono stati i suoi autori preferiti, che gli alleviarono le sofferenze della breve malattia che lo portò via prematuramente nel 2003.