- di Gennaro Galdi -
Parigi. Il Centro culturale della Cina, punto di riferimento, non solo dei cinesi di Parigi ma di un ambiente internazionale francese che ama l’arte orientale, il cibo, il the e le pratiche orientali, Le Temps du corps del centro di Parigi, ha accolto la mostra di pittori di tutta Europa ed oltre i confini d’Europa. Una di questi, Marina Petrescu è stata premiata per una sua opera dalla singolare tecnica dalle splendide nuances cromatiche che evidenziavano con il rosso ed il nero amore e morte eros e tanathon simboli per antomasia del nostro Mediterraneo. Petrescu è stata presentata altre volte dal critico, la professoressa Maria Teresa Prestigiacomo, nota giornalista e direttrice responsabile della rivista in italiano ed inglese Red Carpet Magazine, con redazione a Lugano New York e Parigi; ricordiamo la mostra, presentata dal critico per la Petrescu, nella prestigiosa Villa “Villino Liberty Arcodaci”, Museo del Costume a Barcellona Pozzo di Gotto , Messina, Via Roma, mostra che ha riscosso notevole successo. Petrescu, in questo caso, a Parigi, con il titolo dell’opera, presentata ad un pubblico internazionale, ha inteso esprimere un suo profondo concetto filosofico. Marina Petrescu, a Parigi, è stata intervistata dal critico Maria Teresa Prestigiacomo. Maria Teresa Prestigiacomo:”Perché il titolo “Tutto cambia”, nella tua opera di Parigi?” Petrescu spiega al critico che conferma l’interpretazione della pittrice…”Tutto cambia, nella vita e cambia il ritmo della narrazione, cambia l’evolversi delle storie, ma soprattutto tutto finisce. All’inizio, siamo tutti bambini impazienti. Vogliamo tutto e che tutto arrivi il prima possibile. Sogniamo di fare tantissime esperienze, di sperimentare la vita. Più tardi, arrivano gli insuccessi, le delusioni, le pietre sul nostro cammino. Tuttavia , la vita è proprio questo: l’andare avanti, assumere i cambiamenti, per cui non bisogna temere gli anni che passano, perché anche tutto ciò è il bello di questo gioco; nella vita tutto cambia, eccetto l’essenza stessa della vita; tutto arriva, tutto passa e si trasforma. Nonostante ciò, alcuni elementi sono punti fermi nel nostro micro universo particolare, mutevole come l’arte. Per me, è carica di vita in tutte le sue forme, come un’energia in continua evoluzione, come le nuove fonti di energia rinnovabili”.
Il critico Maria Teresa Prestigiacomo scrive della pittura di Marina Petrescu: “Una pittura che si nutre di segni coloratissimi, cromìe intense e brillanti che rimanderebbero alla bellezza della vita ma, dietro i colori brillanti e vivi, si nascondono le trasformazioni della persona che cambia ma si cela il malessere della società stessa che cambia, che muta i suoi valori universalmente condivisibili e riconosciuti per altre forme; dunque una pittura, quella dell’artista catanese, che parla al mondo, con uno spirito di profondo approccio filosofico. L’artista sembra attingere , anche inconsapevolmente, a quel Panta Rei ( Tutto Passa e scorre) del brillante filosofo greco Eraclito ed allo stesso modo del filosofo greco, perviene al suo messaggio subliminale, quello sotteso alle sue opere. “Tutto passa” comunica la Petrescu al fruitore dell’opera… sensazioni ed emozioni di un mondo e di una società in continuo work in progress”. Un’indovinata recensione critica, quella del critico Maria Teresa Prestigiacomo che non poteva scegliere di meglio, come location, a Parigi, per la pittrice Petrescu: Le temps du corps, una location in cui si fa cultura, una cultura orientale mediata attraverso la cultura occidentale, francese, parigina, con la meditazione Qi Gong, l’arte del the che è un’arte e si insegna come qui si insegnano le discipline per il corpo e la mente, in stretta simbiosi mutualistica. Ginnastica per il corpo e meditazione per lo spirito, il Centro di Cultura Cinese accoglierà sino al giorno 28 l’opera di Marina Petrescu, in mostra collettiva internazionale, con una pittrice iraniana, due francesi e diversi italiani, unitamente al docente dell’Accademia di Brera di Milano, il pittore prof. Battaglia. Il 28 febbraio dal numero 10 di Rue de L’Echiquier ( Via dello Scacchiere, ad indicare lo scacchiere di strade di crocevia) al cap 75010 Parigi , corrispondente al decimo arrondissement, al centro di Parigi, vicino il Saint Lazare, le opere lasceranno, se non vendute, la loro location, per far ritorno ai Paesi d’origine. Tutto cambia…anche per la Petrescu premiata Medaglia d’oro per l’arte a Parigi e Targa Grand Prix a Bruxelles…è iniziato un percorso internazionale che determinerà risultati ancora di maggiore successo, per il consolidamento dell’immagine dell’artista italiana. La mostra ha avuto ospiti illustri venuti da Parigi ma anche dal Marocco come l’avvocato Zeroula, lo stilista internazionale svizzero e la rappresentante del Laos e della Birmania a Bruxelles, l’imprenditrice Watrous alle quali sono state consegnate delle splendide targhe per ringraziamento per la loro preziosa presenza.Il curriculum di Petrescu, diplomata al Liceo Artistico, è molto ricco già di mostre in Italia, per esempio, ricordiamo le sue opere al Museo di Acicastello al Castello ed inoltre le sue mostre a Gravina, di Catania, a Catania presso la Galleria Civita 28 ed in altre prestigiose locations e Musei.
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