- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Taormina. Eravamo a Taormina e persino il parroco della Chiesa dei Salesiani della piazza principale della Perla dello Ionio,ammaino' la bandiera italiana. Vi erano i Mondiali di Calcio.Eravamo insieme a Cannavaro alla "Baronessa", il locale più in di Taormina (locale della famiglia Parisi) sullo spettacolare panorama, incomparabile, sulla Baia di Naxos). Avevo appena presentato il libro della Principessa Strozzi di Firenze ed avevamo, al tavolo accanto, Cannavaro e moglie. Noi, al tavolo insieme al noto pianista David Carfi', docente di matematica a Los Angeles, con il noto frequentatore delle notti super VIP di Taormina, di Cannes e Venezia, il dr Enrico Pastura; cenavamo sulla terrazza e per la presenza di Cannavaro, quella sera, non riuscivamo più ad uscire dal locale, per i fans di Cannavaro che si erano accalcati davanti alla porta d'ingresso del noto locale, per osannato per i successi italiani ai Mondiali. L'8 giugno del 1990 inizio' il calcio d'inizio in Italia ai Mondiali di calcio dopo anni di forti polemiche. Le aspettative di successo, del gioco in casa, erano spiccate.in Italia, l'ultimo Campionato mondiale era stato nel 1934, denominato Coppa Rimet, vinta dall'Italia da Vittorio Pozzo. I gironi di qualificazione avevano visto la partecipazione di 106 nazionali ma il Campionato fu giocato da 24 squadre, che scesero in campo per 52 partite in 12 stadi. La cerimonia di apertura? Di pomeriggio allo Stadio Giuseppe Meazza, a San Siro di Milano, con l'inno calcistico, scritto per l'occasione, e cantato da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, "Un'estate italiana", meglio nota come “Notti magiche”, una sfilata di modelli e un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. Alle 18 la partita inaugurale tra l'Argentina di Diego Maradona, campione in carica, e Camerun, con un risultato sorprendente ossia la vittoria al 66° degli africani in 10 uomini e finale in 9: i camerunensi finirono il girone al primo posto con 4 punti, precedendo Romania e Argentina, che, comunque, si qualificarono per la fase successiva. Di quelle Notti magiche, ricordiamo i goal e Totò Schillaci, debuttante nella Nazionale di Azeglio Vicini e la Mano de Dios ossia il goal di mano di Diego Maradona nei quarti di finale contro l'Inghilterra e la sconfitta degli azzurri, terzo posto, ad opera degli argentini in semifinale.
Taormina e l'Italia festeggiavano i Mondiali comunque, con l' acquisto delle bandiere e lo sventolío delle stesse, dai balconi di tutte le case. Anch' io, vi confesso, comprai una bandiera dell' Italia, una grande bandiera che sventolo' dal terrazzo di casa mia, per dire Viva l' Italia, ma soprattutto per dire Viva lo Sport, se unisce i popoli.