- di Marco Grassi -
VOTUM CIVITATIS MESSANAE SANCTISSIMAE VIRGINI MARIAE DE LITERA FACTUM DIE XI JANUARII 1695 AB BENEFICIUM LIBERATIONIS A TERRAEMOTIBUS.
L'11 Gennaio del 1693 alle ore 21 un fortissimo terremoto si abbattè sulla Sicilia Sud Orientale. L'intera Val di Noto fu devastata, ed anche a Messina imponente fu il movimento tellurico ma senza gravi danni e vittime. Questo prodigio fu attribuito alla Beata Vergine della Sacra Lettera, infatti le fonti storiche ci tramandano varie apparizioni della Vergine che, nei giorni precedenti al terremoto, aveva preannunciato la sua protezione su Messina. Inoltre, la sera dello stesso 11 Gennaio dal veneratissimo dipinto della Madonna del Graffeo, conservato allora nella Chiesa della Cattolica ed oggi nel Museo del Tesoro del Duomo, numerosi testimoni giurarono di aver visto provenire dal viso della Vergine un forte raggio luminoso. Negli anni seguenti, a Messina l'11 Gennaio, per rendimento di grazie al Signore ed alla Vergine Maria, divenne giorno di precetto con un particolarissimo cerimoniale. La vigilia in Cattedrale solenne esposizione del Santissimo Sacramento, la mattina dell'11 solenne pontificale e alla sera alle ore 21 il canto del Te Deum e processione del fercolo argenteo con le Reliquie dei Sacri Capelli della Vergine Maria per le vie della Città. Dopo qualche anno il Senato di Messina formalizzò espressamente il voto con un articolato testo avente per titolo: VOTUM CIVITATIS MESSANAE SANCTISSIMAE VIRGINI MARIAE DE LITERA FACTUM DIE XI JANUARII 1695 AB BENEFICIUM LIBERATIONIS A TERRAEMOTIBUS. Si consolidò sempre più così la festività dell'11 Gennaio tanto che divenne la festa principale della Madonna del Graffeo, variante di rito bizantino del titolo di Madonna della Lettera.