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GIUSEPPE MESSINA ED IL SUO MONOLOGO IN QUATTRO ATTI IL CANCRO DELL’INDIFFERENZA Serata speciale alla libreria Gutenberg di Barcellona Pozzo di Gotto

- Di Rosario Fodale -

Si può dire che quella di domenica 7 maggio è stata una serata all’insegna dell’alta
cultura che il Maestro Giuseppe Messina ha regalato alla libreria Gutenberg per i tanti
estimatori ed amici che hanno apprezzato.

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L’inedito evento particolare in cui l’indifferenza umana è stata protagonista è stato
organizzato dal titolare Giovanni Mazzeo alla sua libreria di via Roma a Barcellona
Pozzo di Gotto.
È andato in scena un monologo della durata di oltre un’ora diviso in quattro tempi,
il cui autore è il Maestro Giuseppe Messina (scultore, pittore, poeta, autore di opere
teatrali e cinematografiche, interprete, regista ed anche giornalista) che in passato si è
distinto per questo tipo di opere teatrali. Il primo dei quali ha per titolo “Il cancro
dell’indifferenza”, un testo per due voci, infatti è stato declamato dall’attrice
Angelica Alizzi e dallo stesso Giuseppe Messina che poi ha continuato da solo con
“Gli assassini di Socrate”, che è stato il pezzo più atteso, “Apologia di un profeta”,
ed ha concluso con “Il mondo non è mondo”.

CON ANGELICA ALIZZI
Prima di iniziare con i monologhi, il Maestro Messina ha ritenuto opportuno
presentare al pubblico l’attrice Angelica Alizzi, una barcellonese che vive a Roma, un
vero talento che, come risulta dalla sua biografia, ha studiato Discipline delle Arti,
Musica e spettacolo con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Messina (Anno
di laurea/diploma 2012) e poi: Teatro, Cinema, Danza e Arti digitali con 110 e lode
presso l’Università “La Sapienza” di Roma” (2013 - 2016) ed ha studiato Recitazione
presso Duse International, Scuola di Cinema e Teatro a Roma, ma ha anche
frequentato il Tecnico Superiore della comunicazione Audiovisiva e Multimediale nel
settore Televisivo e Cinematografico.

CON ANGELICA E GIOVANNI MAZZEO
“Angelica Alizzi – ha detto il Maestro Messina – anche se da un po’ di tempo ci
eravamo persi di vista, è una ragazza che conosco fin da quando era bambina perché
figlia di un amico carissimo a cui ho fatto da testimone di nozze”.
Possiamo dire che, Angelica, interpretando “Il cancro dell’indifferenza” ha
dimostrato di sapersi introdurre perfettamente in un difficile personaggio ed è stata
capace di esprimere autentica drammaticità.
La libreria di Giovanni Mazzeo ha avuto l’affluenza di un attento pubblico di
intenditori che il Maestro Giuseppe Messina è riuscito a tenere con il fiato sospeso
intanto che eseguiva l’attesissimo “Gli assassini di Socrate”. Come ha scritto Alfredo
Anselmo, il Messina si è superato urlando il proprio dolore, quasi mezzora di
monologo che è volata via con fluidità riscuotendo unanimi consensi e tantissimi
applausi.
Al Messina, essendo egli stesso l’autore, non è stato difficile mettersi nei panni di
un allievo di Socrate per arringare il popolo ateniese indifferente all’insegnamento
del filosofo e colpevole per aver decretato la condanna a morte di un sapiente
coraggioso e, per questo, scomodo al potere.

“Apologia di un profeta”, incluso nell’omonimo libro pubblicato dal Messina nel
2015 in occasione del quarantesimo anniversario dell’assassinio di Pier Paolo
Pasolini, è tutto un richiamarsi alla teoria pasoliniana ed una severa invettiva contro i
“tre grandi mali che infettano la società: “la politica dei degenerati, l’indifferenza
sociale e la televisione che ci hanno ipotecato anche il futuro, che c’impongono
qualunque evento ed emozione, oltre i bisogni”.
L’evento si è concluso con l’ultimo atto: “Il mondo non è mondo” che mette in
evidenza il grave problema del globo terrestre, un pianeta che consegneremo alle
future generazioni in condizioni disastrate; se non si mette fine all’indifferenza e non
si prendono delle severe iniziative salutari lasceremo questa nostra terra totalmente
inquinata ed invivibile. Perciò è urgente una rivoluzione di pensiero, una severa presa
di coscienza per salvare il futuro dell’umanità.
Quello del Maestro Giuseppe Messina si è rivelato essere il grido d’allarme lanciato
con forza e severità da uno dei più sensibili ed instancabile artista del nostro tempo e
si spera possa giungere e risvegliare le coscienze dormienti di fronte ai problemi
creati dall’indifferenza sociale.

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