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Articoli filtrati per data: Domenica, 10 Marzo 2019

- Maria Teresa Prestigiacomo -

CATANIA – Un nome come quello di Mariano Rigillo e del cast  è una garanzia, pertanto è da non perdere a Catania la  sua propsta da definirsi un viaggio attraverso i sentimenti, la natura, la fantasia, la quotidianità. È questo il tema della produzione firmata dall’attore napoletano Mariano Rigillo insieme a Anna Teresa Rossini, intitolata "Buongiorno Contessa", programmata al Must Musco Teatro il 13 marzo 2019 alle ore 21,00, che sostituisce il titolo provvisorio precedentemente  anticipato “A tavola da Eduardo”. Un viaggio in cui la valigia è un semplice optional bensì è il pretesto per lasciarsi trasportare dalle parole e dalla musica. Le parole, opportunamente adottate dal regista-attore, sono attribuite a valenti poeti e letterati, diversi fra loro, per epoca, genere e stile ma raggruppati da Rigillo in tre grandi temi: l’amore, il mare, i giorni. Ecco dunque alternarsi sulla scena Aldo Palazzeschi e il “maestro” De Filippo, Dante Alighieri e Federico Garcia Lorca, Luigi Malerba e Stefano Benni in una danza che riesce a far rivivere tutte quelle passioni e quegli impulsi che il mondo cerca di sottrarci. In un aristocratico salotto anni Trenta avviene l’incontro tra la contessa Pizzardini Ba e il suo amico (amante?) Aldo (Palazzeschi, La visita alla contessa Pizzardini Ba). Discutono più o meno animatamente per tentare di sconfiggere la mortale noia da cui la nobildonna è afflitta in maniera ossessiva. L’incontro lascia malinconicamente aperto il tema della vita e dell’amore, che viene scherzosamente proseguito dalle figure di Pulcinella e Colombina e le parole di Eduardo De Filippo (L’ammore che d’è?).

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Sulla scena viene introdotta la donna sesso/gioiello di Dènis Diderot (da I gioielli indiscreti) che passerà il testimone a Jacques Prèvert in dialogo con Roberto Lerici (Questo amore).

Il tema della natura (il mare e il viaggio) è presentato dai versi di Montale (Riviere) e dalla prosa arcaica e affascinante di Stefano D’Arrigo e della sua Ciccina Circè (da Horcynus Orca) e, attraverso la grandiosità dei versi di Dante (Ulisse, Inferno, Canto XXVI), si chiude con le immagini dei mari di Garcia Lorca (Il mare) e Eduardo (’O mare). L’eros racchiuso in una Seicento Multipla con l’ironica descrizione di un amplesso (da Il serpente di Luigi Malerba) e la semiseria, straordinaria avventura di De Pretore Vincenzo, ladruncolo eduardiano, portato da una barella d’ospedale ad un immaginario e personale Paradiso grazie all’ignaro San Giuseppe da lui devotamente scelto come autorevole protettore, introducono il tema dei giorni e della quotidianità. Stefano Benni ci racconta quindi in pochi e scherzosi versi la trasformazione dell’amore di coppia (Le piccole cose). In uno scompartimento di treno, con garbo e distaccato dolore  si congeda il Viaggiatore cerimonioso e consapevole di Giorgio Caproni e, a conclusione dello spettacolo, due brani tratti da Le luci di Algeri di Gianni Guardigli (Premio Flaiano 2000) ci riportano alle nostre riflessioni sull’oggi.

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Le musiche originali di Paolo Coletta, accompagnano la declamazione creando l’atmosfera adatta ad ogni momento prima con un allegro, poi con un adagio ed infine con un andante. I brani sono interpretati da Rigillo e Anna Teresa Rossini. Proprio quest’ultima è la contessa del titolo che, a partire dal prologo fino all’ultima interpretazione tratta da ‘Le Luci di Algeri’ di Gianni Guardagli, sarà una donna ora annoiata, ora disperata, ora maliziosa ma sempre credibile ed appassionata. Mariano Rigillo, regista e protagonista sul palco insieme alla Rossini, è capace di incantare il pubblico qualsiasi cosa reciti, dal canto ventiseiesimo della Divina Commedia dedicato ad Ulisse alla semiseria avventura di De Pretore Vincenzo composta da Eduardo. Un tale viaggio in soli 75 minuti.

Per informazioni sulla campagna abbonamenti:MusT - MUSCO TEATRO Via Umberto 312, Catania - Tel. 0952289426.

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Di Giuseppe Messina

   La raccolta di poesie di Maria Sottile “Oltre le apparenze, il cuore” edito dalla “Smasher” è stato presentato sabato 9 marzo u. s. nel salone conferenze del parco “Maggiore Giuseppe La Rosa” a Barcellona Pozzo di Gotto, presentatosi colmo di tantissimi spettatori che hanno dimostrato il loro affetto ed il loro interesse per l’operato della poetessa .

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   A farsi carico della garanzia della validità dell’opera della Sottile sono state, oltre l’editore Giulia Carmen Fasolo, nelle vesti anche di coordinatrice, la docente di Sociologia all’Università di Messina Antonina Cava in qualità di relatrice e l’assessore alla cultura del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto dott.ssa Angelita Pino che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale ed ha espresso parole di felicitazione per la poetessa e per l’iniziativa culturale.

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   Dopo la presentazione dell’autrice, l’editore, che ha spiegato il motivo per cui ha voluto pubblicare il libro di Maria Sottile, ha concesso il microfono proprio a quest’ultima che ha letto alcune delle poesie incluse nel volume, impreziosito all’inizio di una breve lettera dell’agosto 2014 dello scrittore Melo Freni già giornalista della Rai-Tv, in cui scrive:

   “Carissima Maria Sottile, ho letto i suoi versi; traspare da essi una sensibilità che è frutto di una costante presa di coscienza senza smarrimenti, anche quando il registro è quello dell’abbandono e dei teneri sentimenti dell’amore e del rimpianto.

   La presenza della donna forte, che sa guardare il mondo e riflettere senza cedimenti, molto spesso supera i trasalimenti emotivi. Si tratta di uno sfogo sentimentale che risponde perfettamente ai motivi che lo hanno ispirato, nell’ambito del generalizzato bisogno di partecipare le proprie emozioni da parte delle anime non prive di nobiltà”.

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   E sì, i versi di Maria Sottile sono il manifesto di una grande sensibilità ed un attaccamento ai ricordi delle persone care e dei luoghi in cui si è svolta la sua vita da bambina con i genitori sempre in primo piano di cui ricorda i tanti sacrifici ed il grande amore che sapevano versare a beneficio dei loro figli. Ecco alcuni versi dedicati alla propria madre: “A volte mi svegliavo ed ancora la luce accesa c’era: Mamma chiamavo, e tu, dolcemente rispondevi:

dormi, adesso dormo anch’io. Sì sono passati tanti anni e… tanti. Riposa, adesso, sarò con te sempre e… ripeterò in tuo onore gli stessi gesti che tu facevi per me. E non mi stancherò di amarti… mamma”.

   Ma non avrebbe potuto non dedicare dei versi al padre: “Uomo schivo e laborioso… Partiva rima dell’alba per arrivare nei campi allo spuntar del sole… Stanco a casa ritornava; eppure, tutte le sere, un po’ del suo tempo mi dedicava: seduta sulle sue ginocchia facevo la maestra, mamma guardava con occhi limpidi, sinceri… e mio padre, con mani grandi, una carezza mi faceva…

Poesia quella di Maria sottile in cui sono sempre vivi gli antichi affetti familiari, oltre i genitori, i fratelli, il sole di giugno, le dure zolle della terra, il vento sulle spighe dorate, il mare e la musica della natura, il cinguettio degli uccelli, il frinire di grilli ed il cicalio incessante attestante la vitalità di “quei luoghi amati da sempre e per sempre”.

Senza paura di essere smentiti si può dire che i versi della Sottile sono pregni di uno speciale calore umano che viene da lontano e che l’ha accompagnata fino alla maturità per portarla fino a noi ed offrirci la pregiata sostanza della sua anima di bambina dal crine imbiancato.

Nella foto al tavolo, da sin.: Angelita Pino, Maria Sottile Antonina Cava e Giulia Carmen Fasolo.

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COMUNICATO STAMPA

Il congresso è stato momento di sintesi della Giornata nazionale delle Malattie Neuromuscolari organizzata dal professore Toscano della Neurologia universitaria di Messina

 

MESSINA, 9 MAR – Ieri le consulenze all’ Unità operativa complessa di Neurologia del Policlinico universitario di Messina e le visite gratuite al Centro NeMo SUD, che hanno coinvolto numerosi pazienti e famiglie. Oggi, spazio all’approfondimento scientifico e alla formazione. Sono questi i momenti salienti della Terza edizione della Gionata delle Malattie Neuromuscolari che si è svolta a Messina e ha collegato altre 16 città italiane con eventi in contemporanea: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Pisa, Roma, Siena, Torino, Udine e Verona.

L’iniziativa è stata organizzata dal professore Antonio Toscano, ordinario dell’Università di Messina, past-president dell’Associazione italiana di Miologia (AIM). La GMN è nata tre anni fa da un’idea di Antonio Toscano e di Angelo Schenone, professore di neurologia dell’Università di Genova e presidente dell’Associazione italiana sistema nervoso periferico (AsSNP).

“Siamo soddisfatti di questa edizione – ha commentato Toscano –, i numeri e la popolarità della Giornata sono sempre in crescita di anno in anno. Uno degli obiettivi che ci siamo posti tre anni fa era quello di riuscire a mettere in rete i Centri esperti in malattie neuromuscolari in Italia e creare una mappa di riferimenti certi per i pazienti e le loro famiglie. Nelle prossime edizioni cercheremo di allargare ancora di più questa rete. Sono circa 5mila le persone affette da malattie neuromuscolari in Sicilia. Nel convegno di oggi abbiamo fatto il punto sulle malattie, approfondendo gli aspetti diagnostici, terapeutici e facendo il punto sulla ricerca corrente. Infatti, reputiamo molto importante – sottolinea – aggiornare, anno per anno, i pazienti, le loro famiglie e le associazioni nonché medici ed operatori sanitari che operano nel settore delle malattie neuromuscolari. Queste sono patologie per la gran parte rare e croniche ed è necessario seguirle nel tempo e prevenire le eventuali complicazioni, valutando periodicamente con il paziente l’andamento della malattia, specie se è in

corso una terapia specifica. Le malattie neuromuscolari spesso tendono a creare disabilità; pertanto è consigliabile un impegno continuo di medici e pazienti per sfruttare tutte le risorse riabilitative e farmacologiche che, per fortuna, si sono notevolmente incrementate negli ultimi anni”.

Un altro ambito fondamentale è il rapporto con i pazienti e le famiglie. Il focus, infatti, ha evidenziato gli ambiti assistenziali e il supporto per i familiari che assistono i propri cari, con la partecipazione di diversi rappresentanti delle associazioni. Alla tavola rotonda sono intervenuti il vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela monsignor Cesare Di Pietro; il segretario della Commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana, l’onorevole Franco De Domenico; il prorettore dell’Università di Messina con delega all’area medica sanitaria, il professore Giovanni Tuccari e i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, Daniela Lauro, presidente nazionale di Famiglie SMA e vicepresidente di Fondazione Aurora onlus; Nunzio Riccobello, vice presidente dell’ Associazione per lo studio delle atrofie muscolari spinali infantili (ASAMSI); Andrea Lombardo dell’ Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (UILDM); Valeria Pace presidente dell’Associazione ‘Gli Equlibristi – HIBM’; i medici e pediatri di famiglia e numerosi specialisti. Il professore Toscano evidenzia: “E’ utilissima questa interlocuzione continua, un dialogo costante tra specialisti del settore, medici di base e famiglie che hanno bisogno di continui contatti e chiarimenti durante l’assistenza dei loro familiari affetti da patologie neuromuscolari”.

La tavola rotonda è stata moderata dalla giornalista Danila La Torre. Prima dell’inizio del lavori è stato osservato un minuto di raccoglimento e silenzio in ricordo di Alessandra Musarra, la donna tragicamente scomparsa nei giorni scorsi. Il congresso di questa mattina, infine, ha riscosso una nutrita partecipazione anche di giovani studenti universitari.

La Giornata della Malattie neuromuscolari è patrocinata dalla Società Italiana di Medicina generale e delle cure primarie; dalla Societa’ Italiana di Neurologia (SIN) e dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Il progetto della GMN è stato promosso dall’Alleanza Neuromuscolare che include l’Associazione italiana sistema nervoso periferico (Asnp), l’Associazione italiana di miologia (Aim) e la Fondazione Telethon.

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 - di Marcello Crinò -

Il “Trio Friedrich” ha aperto, sabato 9 marzo 2019, la serie di quattro concerti di musica classica organizzati dall’Associazione Musicale Placido Mandanici, presieduta dalla musicista Teresa Salvato, con la collaborazione della Genius Loci, della Pro Loco Manganaro, dell’Università della Terza Età, della FIDAPA di Barcellona e con il patrocinio del Comune. Il direttore artistico maestro Antero Arena ha introdotto il concerto, illustrando la biografia dei componenti il trio: Raffaele Bertolini (clarinetto), Massimo Gatti (viola), e Ilaria Costantino (pianoforte). Tre musicisti milanesi, in questo periodo in tournée in Sicilia, formatisi presso i Conservatori di Milano, docenti nei Licei musicali di Milano e Monza Brianza, con una intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il Trio ha recentemente eseguito, al San Carlino di Brescia l’opera “Flatus per Lumina”, scritta appositamente per loro dal compositore bresciano Rossano Pinelli.

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Il concerto di Barcellona, svoltosi nell’Auditorium dell’ex Monte di Pietà, ha visto l’esecuzione di tre brani. Di Mozart è stato proposto il “Trio in Es K 498” in tre movimenti; di Robert Schumann è stato eseguito “Fairy Tales op. 132” in quattro movimenti, e infine le bellissime “Quattro stagioni” di Astor Piazzolla, meno conosciute delle “Quattro stagioni” vivaldiane, alle quali in qualche punto si ispirano. Il pubblico, al solito non molto folto quando si tratta di musica di qualità, ha mostrato di gradire l’alta qualità interpretativa del trio, che ha voluto concedere, come bis, un brano tratto dalla colonna sonora de “Il Padrino”, scritto da Nino Rota per il film di Francis Ford Coppola.

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I prossimi concerti dell’Associazione Mandanici saranno il 23 marzo, con il Duo Berro-Pafumi, flauto e pianoforte, il 7 aprile con il quintetto di chitarre Mediterraneo Guitar Ensemble, per finire il 14 aprile con il Duo Nino Rota, pianoforte a quattro mani.

9 marzo 2019

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