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Articoli filtrati per data: Sabato, 06 Febbraio 2021

La Sicilia è la prima regione d’Italia ad avviare il sistema di prenotazione online del vaccino anti Covid, predisposto dalla Struttura commissariale nazionale per l’emergenza pandemica e realizzato da Poste Italiane. A partire dalle 10 di lunedì prossimo, infatti, i cittadini siciliani con più di 80 anni - compresi tutti gli appartenenti alla classe 1941 - potranno accedere al form “prenotazioni.vaccinicovid.gov.it” che sarà raggiungibile anche attraverso il sito web della Regione Siciliana, il portale siciliacoronavirus.it e tutti i siti delle Aziende del sistema sanitario regionale.

 

Nei giorni scorsi, i tecnici informatici dell’assessorato della Salute hanno completato il processo di allineamento delle informazioni (tra punti vaccinali negli ospedali, disponibilità vaccini e popolazione siciliana) con la banca dati di Poste Italiane per consentire la predisposizione degli slot di prenotazione. Da lunedì sarà possibile, pertanto, accedere al sistema online che consentirà di scegliere il Centro vaccinale siciliano più vicino e quindi determinare l’appuntamento per la somministrazione. Per la prenotazione, oltre ai dati anagrafici, il sistema richiederà anche la tessera sanitaria. Oltre alla piattaforma online, sarà possibile prenotarsi attraverso un call center dedicato, telefonando al numero verde 800.009.966 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi).

 «Con la vaccinazione dei siciliani fino alla classe 1941 - afferma il presidente della Regione Nello Musumeci - inizia una nuova fase della stagione di contrasto al Coronavirus.  Assieme ad altre Regioni, abbiamo scelto di aderire al progetto informatico e logistico della struttura del Commissario nazionale per l’emergenza e siamo particolarmente orgogliosi di essere i primi in Italia in questo servizio».
 

Il governo regionale conta di avviare le prime vaccinazioni sui cittadini over 80 anni dal prossimo 20 febbraio, mentre dal primo marzo prenderà il via la campagna domiciliare rivolta ai siciliani – di questo stesso target – che non possono raggiungere autonomamente i Centri vaccinali. La piattaforma, oltre a essere un servizio per i cittadini, è uno strumento in grado di supportare l’attività dei Centri vaccinali attraverso una ‘dashboard’, ovvero un sistema di visualizzazione e di monitoraggio dei dati, e un help desk dedicato agli operatori dei Centri, offrendo assistenza anche nelle attività di stoccaggio e distribuzione di questi farmaci.

«Poste Italiane  ha messo a disposizione le sue competenze, le sue strutture logistiche e informatiche per contribuire alla realizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti – dichiara l’amministratore delegato  Matteo Del Fante - La vaccinazione, quando sarà aperta a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo la prima fase dedicata alle categorie protette, potrà essere prenotata oltre che online e tramite call center, direttamente all’Atm Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, o attraverso i palmari in dotazione ai portalettere».

In Sicilia, i cittadini che rientrano in questa fase del target over 80 sono circa 320mila. Si ricorda che il vaccino è gratuito.

fl/fdp 


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Ufficio Stampa e Documentazione

Regione Siciliana

Pubblicato in Comunicati stampa

Sono cominciati a Palermo i lavori di recupero conservativo della cappella del Santissimo Crocifisso, all'interno della Chiesa di San Domenico. Il luogo sacro è stato scelto per accogliere le spoglie dell'ex assessore regionale Sebastiano Tusa, scomparso il 10 marzo del 2019 nella sciagura aerea avvenuta in Etiopia. L'intervento, che dovrebbe concludersi a novembre, è eseguito dalla Icoser, l'impresa che si è aggiudicata l'appalto.
 

L'opera si svolge sotto la direzione di alcuni restauratori dell'Ufficio per la progettazione della Regione Siciliana, gli stessi che hanno anche pianificato nel dettaglio gli interventi destinati a restituire l'antico splendore a una delle sezioni più suggestive della Basilica, nota come il "Pantheon dei siciliani", perché ospita le tombe di molti personaggi illustri.
 

In meno di un anno, l’Ufficio progetti, voluto dal presidente Musumeci e diretto dall'ingegnere Leonardo Santoro, ha portato a termine tutte le procedure necessarie a ripristinare le strutture murarie della cappella, la pavimentazione marmorea e una serie di opere scultoree di grande pregio, visibilmente compromesse dall'umidità, oltre alle quattro tele settecentesche che compongono il sistema scenografico dell'altare. 
 

«Procediamo a grande ritmo - sottolinea il governatore della Regione- affinché l'urna contenente le ceneri del compianto Sebastiano Tusa possa essere definitivamente collocata nel posto più degno per un uomo che a questa terra ha dedicato la propria inesauribile passione e tutto il proprio sapere».
 

E' previsto che l'urna sia contenuta in una stele funeraria di marmo che sarà realizzata dall'artista palermitano Michele Canzoneri.

pn/fdp 


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Ufficio Stampa e Documentazione

Regione Siciliana

Pubblicato in Comunicati stampa

Mostre

MOSTRA

I PECCATI – JOHAN CRETEN

Proroga fino al 23 maggio 2021

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Viale Trinità dei Monti, 1 - Roma

Infoline: +39 06 67611

 

Visite  guidate  tutti i pomeriggi esclusi il martedi, il sabato e la domenica. 

Prenotazione online consigliata.

Per maggiori informazioni sulle fasce orarie di visita e sulle regole in materia sanitaria: villamedici.it

 Gerrit Schreurs

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è lieta di annunciare la riapertura e la proroga fino al 23 maggio 2021 della mostra I Peccati dello scultore Johan Creten.

Inaugurata il 15 ottobre 2020, la mostra è curata da Noëlle Tissier ed è organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici con il sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin. Dopo tre mesi di chiusura, la mostra che inizialmente doveva concludersi a fine gennaio viene invece prorogata fino alla primavera.

La riapertura al pubblico dell’esposizione "I Peccati" è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo in tre lingue (italiano, francese e inglese). Questo volume di riferimento offre un’immersione nell’opera di Johan Creten e include dei testi inediti degli storici dell’arte Colin Lemoine, Nicolas Bourriaud e le fotografie di Gerrit Schreurs.

 

Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten (nato nel 1963) è un artista che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante. Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Johan Creten si è distinto fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica. Oggi è considerato una figura di spicco del rilancio di questo materiale nel campo dell’arte contemporanea.

Un altro aspetto della sua opera è l’uso virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali, di cui un importante esempio, “De Vleermuis - Il pipistrello”, è presentato sul piazzale di Villa Medici.

La mostra “I Peccati” raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquantacinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del  1986. Accanto  a  “The  Garden”  (realizzato  nel  1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia ed è presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

Johan Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione. Un movimento, che va dalla miniatura alle figure monumentali, che ci permette di appropriarci del nostro tempo e di immergerci in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Le  sculture  di  Johan  Creten,  realizzate  tra  il  2019  e  il  2020   appositamente  per  la  mostra  attualmente  in   corso   a  Villa   Medici,   si   aggiungono  alle  opere  che  scandiscono  la  sua  carriera  dagli  anni  Ottanta  a  oggi,  e sono qui abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVIe XVIIe secolo appartenenti alla sua collezione personale. Queste opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti nel suo processo creativo, che rivelano le sue preoccupazioni dal punto di vista artistico, storico, politico e filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, che dal passato mettono in discussione il futuro della nostra umanità.

 

Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero. Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma. Qui, i peccati  sono  infiniti  e  illimitati,  inesauribili.  Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili. Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto  della bassezza,  la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita. Così, le sculture di Johan Creten non  hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura. Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso. Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili?     Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una meravigliosa “gravitazione”?

Colin Lemoine

 

 

 

© Clair Dorn, 2018

© Marc Domage

JOHAN CRETEN
Biografia

NOËLLE TISSIER
Biografia

Pubblicato in Comunicati stampa

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