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Articoli filtrati per data: Giovedì, 04 Febbraio 2021

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Il  ricordo del martirio di SantAgata non poteva  che essere evocato anche se nel totale rispetto della normativa vigente. Niente processioni. Niente raggruppamenti di fedeli in fondo alla via Vittorio Emanuele verso il mare...Non mancano i devoti, certamente:quelli che indosseranno, oggi e domani,  il saio bianco di Sant' Agata, compresi tanti giornalisti, come il collega Lucio Di Mauro di Catania, devotissino alla Santuzza, sempre presente con i suoi video, realizzati anche  dai balconi di Via Vittorio Emanuele, registrando, con amore e fede, il passaggio della Santuzza. Oggi, a Catania, in tutti i casi,  si rende omaggio  alla  santuzza Sant'Agata cosi pure il  5 febbraio.  Tutto si sta svolgendo in silenzio. Solo la messa dell'Aurora si è svolta all'alba, vicino alla cameretta  della Santa, in Cattedrale. Una festa di fede silenziosa, ma anzi con una ancora piu' sentita fede.

Certamente, dall' estero, come di consueto avveniva in periodo pre-covid, non sono arrivati i fedeli di sempre...anche noti sportivi e vip, come il giocatore  di Rugby Lo Cicero e tanti altri che da Parigi o da tutte le parti d' Europa arrivavano, per rendere omaggio alla Santuzza. Noi stiamo seguendo la festa  in video,  da casa. Mesta ma sempre più  sentita, questa festa. Si ringrazia la Santa, stavolta, per averci preservato  dai mali, dalle malattie e... dal Covid. Si affidano a Lei le nostre preghiere per le nostre  e le altre famig

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -


Esce su Prime Video, il 14 febbraio 2021, distribuito da 102 Distribution, 'Amare Amaro', diretto da Julien Paolini e interpretato da: Celeste Casciaro, Syrus Shahidi, Tony Sperandeo, Ciro Petrone, Gabriele Arena, Paolo Brancati, Virginia Perroni e Francesco Caltabiano. Il film, sceneggiato dallo stesso regista con Samy Barroun, di produzione franco-italiana, vanta la partecipazione al Taormina FilmFest e la vittoria del Grand Prix come miglior film poliziesco al Festival Polar de Cognac.

Adattamento in chiave western dell’Antigone di Sofocle, ambientato nella Sicilia di oggi, con meravigliosi scorci di Belmonte Mezzagno, Terrasini, Balestrate, Carini e Cinisi, 'Amare Amaro' è il racconto di uomo solo, contro tutti.

Il film si svolge in un piccolo e tranquillo paesino siciliano, scosso da un episodio di violenza in cui Giosuè, rimane ucciso dopo aver causato a sua volta la morte di altre due persone. Il fratello Gaetano (Syrus Shahidi) è il fornaio del paese e l’unico della famiglia che va d’accordo con gli abitanti del villaggio nonostante la diffidenza diffusa nei loro confronti, visti come outsider per le loro origini metà siciliane e metà francesi. Pur consapevole delle colpe di cui si è macchiato il fratello, Gaetano ne reclama il corpo per dargli giusta sepoltura, trovando però un muro nelle autorità della comunità, rappresentate dal sindaco e 'padrone' del villaggio, Enza (Celeste Casciaro) e dal suo braccio destro, Marcello (Tony Sperandeo), Maresciallo dei Carabinieri. Con l’aiuto della sua fidanzata Anna (Virginia Perroni), Gaetano decide di sfidare l’ordine cittadino per riprendersi il corpo del fratello. Mette a rischio la sua vita scegliendo l’umanità contro la brutalità della vecchia tradizione, quella della paura del cambiamento.

'Amare Amaro' si concentra su delicate tematiche sociali legate all'attualità e impreziosite dalla vicinanza personale dell’autore. Il regista Julien Paolini parte infatti dall'aspetto autobiografico dell'essere franco-italiano per raccontare il protagonista nella vita familiare, nel rapporto con il vicino (sospettoso e superficiale nei confronti del diverso) e, allargando il campo, di riconoscimento della dignità umana (e qui viene maggiormente in 'aiuto' la tragedia di Antigone).

Gaetano è un personaggio che, nelle intenzioni del suo autore, parla con i fatti, quindi una lingua universale, per far spazio solamente a dei gesti legati all’affermazione legittima della dignità sua e della sua famiglia. I suoi opposti non sono tanto il maresciallo e donna Enza, vicini a lui per profondità ed isolamento sociale, ma sono i volti degli abitanti del paesino, giudici miopi, ma inesorabili, la cui ottusa legge condannerà le vite dei protagonisti. La Sicilia diventa quindi non solo una location geografica, ma il luogo ideale per mettere in scena una storia caratterizzata da queste tematiche.

Uscita su Prime Video: 14 febbraio 2021
Distribuzione: 102 Distribution
Durata: 90'


 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

3 Febbraio 1696 - 3 Febbraio 2021.

Relatori di elevato profilo  dallo storico Franz Riccobono a Marco Grassi...

Convegno online nel 325° anniversario della morte e nel 350° dell'arrivo in Sicilia

del brillante  ingegnere militare fiammingo.

Nell'ambito delle iniziative di recupero dell'importante storia del monumento messinese di San Giovanni di Malta portate avanti dall'Associazione Aura, presieduta dalla Cav. Dott.ssa Francesca Mangano, nasce l'idea di commemorare per la prima volta il valente ingegnere militare Carlos de Grunembergh che nel 1696 vi fu sepolto al termine di una brillante carriera che lo vide impegnato in varie località d'Europa e poi in particolare in Sicilia ed a Malta.

Il convegno online, che andrà in diretta sulla pagina facebook dell'Associazione Aura, si svolgerà mercoledì 10 Febbraio 2021 a partire dalle ore 18.00 nel ricordo del 325° anniversario della morte e nel 350° dell'arrivo in Sicilia dell' ingegnere militare fiammingo. Si alterneranno vari studiosi che affronteranno nel dettaglio i vari aspetti dell'attività ingegneristica di Grunembergh in Sicilia e Malta.

Relazioneranno: Franz Riccobono, membro del Consiglio Regionale dei Beni Culturali, su: “La Real Cittadella di Messina”; Giuseppe Carrabino, Assessore alla Cultura del Comune di Augusta, su: “In quel di Augusta”; Stephen C. Spiteri, Research Coordinator of the Restoration Directorate of Malta, su: “Nell'Isola dei Cavalieri”; Salvo De Luca, storico del territorio etneo, su “Alle pendici dell'Etna”, Luigi Amato, docente all'Accademia di Belle Arti di Palermo, su “Nella città di Archimede” e Michele Palamara, Vice Presidente Ordine Architetti Messina, su: “Torri Costiere di Sicilia fra XVI e XVII”. I lavori verranno introdotti da Francesca Mangano Presidente dell'Associazione Aura e moderati da Marco Grassi storico dell'Università Lumsa sede di Palermo. Darà un saluto iniziale l’assessore regionale ai beni culturali ed identità siciliana Alberto Samonà che ha concesso anche il patrocino gratuito. Porgerà un suo saluto anche Mons. Angelo Oteri Rettore della Chiesa di San Giovanni di Malta e Carlo Marullo di Condojanni Delegato Granpriorale dell'Ordine di Malta. Concluderà la conferenza Michaela Stagno d'Alcontres Vice Presidente Nazionale dell'Istituto Italiano dei Castelli.

L'evento online gode altresì del patrocinio gratuito del Comune di Augusta (SR) e dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Messina e della collaborazione dell'Associazione Amici del Museo di Messina, dell'Istituto Italiano dei Castelli, della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali - Sede di Messina, del Museo del Tesoro di San Placido - Chiesa di San Giovanni di Malta, del Club per l'Unesco di Messina, dell'Associazione Inside Messina, della Società Augustana di Storia Patria e dell'Associazione Compagnia Rinascimentale della Stella

Carlos de Grunembergh fu chiamato a lavorare in Sicilia per rafforzare le difese costiere dal Vicerè, suo conterraneo, il principe Claude Lamoral de Ligne. L'architetto militare era colonnello di artiglieria e, come il fratello Ferdinando, era considerato uno dei maggiori esperti di fortificazioni. Nato a Colonia intorno al 1636, da nobile famiglia originaria della Vestfalia, intraprese giovanissimo gli studi a Parigi. La prima notizia relativa a Carlos de Grunenbergh in Spagna è del 1656 “ingeniero, este hombre tiene inteligencia en la profesión aunque no ha praticado en la guerra”, dove giunge col titolo di “Coronel de Alemanes”. In seguito si hanno notizie del Grunembergh in Galizia dove insieme al fratello tra il 1662 ed il 1666, ne migliorò il sistema difensivo, restaurando e ricostruendo le fortificazioni esistenti. Gli stessi fratelli poco tempo dopo presentarono alla reggente Marianna d’Austria un progetto di realizzazione di un canale laterale per rendere navigabile i fiumi Manzanarre, Jarama e Tago. Nel 1669 furono attivi in Italia nello Stato dei Presidii e nel Regno di Napoli. Quindi nell’estate del 1671 Carlos de Grunenbergh arrivò in Sicilia dove non si sposterà più, rimanendo attivo fino alla morte, e scegliendo come residenza stabile Messina. Su incarico del Viceré Claude Lamoral di Ligne revisionò il sistema difensivo della costa orientale dell'Isola che era ritenuto il più debole. Tutti i progetti di questi anni di Carlos de Grunenbergh sono quasi integralmente conservati presso l'Archivio General de Simancas di Valladolid. La prima opera a firma dell'architetto fiammingo in Sicilia si trova in Sicilia Occidentale, la celebre Torre de Ligny di Trapani del 1671. A seguire propose soluzioni per migliorare le difese di Catania, Augusta e Siracusa. Il sistema difensivo proposto dal Grunembergh prevedeva la realizzazione di opere esterne, quali rivellini, mezzelune, opere a corno con una teoria di canali e fossati che prendevano spunto dall'architettura militare di ambito francese e olandese. Nasce così la cinta bastionata di Augusta il cui progetto fu redatto già nel 1671, ma i lavori procedettero lentamente in varie fasi, e a partire dal 1673 le fortificazioni di Siracusa. In contemporanea fu chiamato a Malta, su espresso invito del Gran Maestro il calabrese Gregorio Carafa dei Principi della Roccella, ove revisionò le fortificazioni e fece apportare delle modifiche attraverso numerosi progetti e relazioni. Sua è la ricostruzione del Forte Sant'Angelo, come documentano le varie epigrafie ed i suoi stemmi posti nelle porte d'ingresso. Molto apprezzata fu dai cavalieri melitensi la sua opera tanto da ammetterlo nello stesso Ordine col grado di Cavaliere di Grazia, con il conferimento di una catena con medaglia d'oro, come documenta anche un suo ritratto del 1687 attribuito a Mattia Preti. Richiamato in Sicilia progettò e diresse i lavori di costruzione della Real Cittadella di Messina ed in seguito collaborò con il Giuseppe Lanza Duca di Camastra per la ricostruzione di numerosi centri siciliani distrutti nel terremoto del 1693. Carlo de Grunemberg si stabilirà definitivamente a Messina ove era riconosciuto come uomo pio e caritatevole, elargendo ampi donativi ad orfani, poveri e nobili decaduti. Il celebre architetto morirà il 3 Febbraio 1696 all'età di settant'anni. Essendo cavaliere di Malta, il suo funerale si tenne nella chiesa granpriorale di San Giovanni di Malta, ove fu pure sepolto alla presenza dell'intero Capitolo Melitense. Il suo sepolcro, insieme a tanti altri, è stato travolto dalla furia del terremoto del 1908 e dalla ricostruzione.

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Fantina (ME), un giorno qualunque dell'era Covid.

Pierangelo Giambra, attaccatissimo al suo piccolo borgo di vallata, tira le somme dei suoi primi quarantotto anni. Snocciola i suoi ricordi, parla della sua gente, descrive, con dovizia di particolari e grande consapevolezza, il borgo avito e il territorio circostante, ne racconta le vicende, la toponomastica, le tradizioni popolari, le arti e i mestieri.

Giambra il tipografo e l'editore è diventato “Pierangelino” il cantastorie, e narra le sue storie andando avanti e indietro nel tempo, saltando da un borgo all'altro del circondario, disegnando personaggi, illustri e meno illustri, che si danno il cambio nel racconto di quella che non è più solo la storia di Pierangelo Giambra, ma è la storia di molti, una biografia corale.

Fatti, luoghi, persone – dunque. Ma anche odori e sapori: non esiste una Sicilia senza naso e bocca.

I ricordi, per noi siciliani, sono quasi sempre alla stregua di madeleines proustiane.

E i ricordi di Pierangelo sono patrimonio comune della sicilianità: la residenza di campagna – spartana, sì, ma comunque un piccolo paradiso – u luci, u pedi i ficu, la briscola, le ingiurie, la vendemmia, le bottiglie della salsa, la ricotta fresca, il vino nelle botti, le masserizie fresche e genuine (oggi diremmo “bio”) in grande quantità, i cani da caccia, la selvaggina cucinata dalla nonna, la bottega dove ci trovavi di tutto – ma proprio tutto!

L'aèdo Pierangelino canta nella koiné siciliana, i suoi ricordi sono quelli di tutti i siciliani, a prescindere dal paese di provenienza. La Sicilia dei Siculi e dei Sicani, dei Greci e dei Romani, degli Svevi e dei Normanni: il libro di Pierangelo è come un cesto, intrecciato non di vimini ma di fatti-luoghi-persone e di passato-presente-futuro.

Un po' Pirandello, un po' Verga e un po' Camilleri, Pierangelo si esprime in uno stile di scrittura piano e semplice, senza grandi velleità letterarie, ma capace di catturare anche il forestiero, inevitabilmente incuriosito dalla miriade di regionalismi e termini dialettali veraci, autentici, particolari.

Da quel che si legge in queste pagine, a Fantina il tempo sembra essersi fermato: i mestieri tradizionali tramandati di generazione in generazione, il dialetto gallo-italico vitale e vivace, il circolo ricreativo, le notizie che viaggiano di bocca in bocca (e non di smartphone in smartphone), le porte sempre aperte, le botteghe che fanno credito, la solidarietà tra compaesani.

Storie di vita quotidiana, di un borgo che resiste nonostante tutto.

Ed è questo il più grande desiderio di Pierangelo: resistere all'imposizione di uno stile di vita “moderno”, metropolitano, tecnologizzato, conformato; salvare le tradizioni, le piccole realtà, le peculiarità, le unicità.

Alessandra Iacono

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COMUNICATO STAMPA

Per la prima volta se ne parla all’interno del corso PCTO dell’Istituto Superiore ‘Minutoli’, organizzato con Ulisse, grazie al seminario curato da Letizia Bucalo Vita: “Il fundraiser – spiega l’esperta – è una figura professionale ricercata, poiché pochi sono ancora i professionisti del settore nel Sud Italia. Un’opportunità professionale per i giovani”.

Due settimane di incontri online con professionisti della comunicazione, del marketing, chef, influencer, esperti di diritto d’autore, bar manager, sommelier e la lectio di Paolo Landi, ex capo della pubblicità del Gruppo Benetton

MESSINA, 3 FEB – L’Associazione Ulisse, insieme all’Istituto Superiore ‘Minutoli’ di Messina, all’interno del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) ex Alternanza Scuola Lavoro, rivolto agli alunni delle V classi dell'indirizzo Turismo della Sezione Quasimodo, organizza un seminario online su ‘Fundraising e comunicazione sociale in Sicilia: un’opportunità da cogliere’, curato da Letizia Bucalo Vita, fundraiser e comunicatrice sociale apprezzata in Italia, attualmente è la responsabile comunicazione e marketing del Centro clinico NeMO Sud di Messina.

L’evento, accessibile agli studenti della scuola e ai docenti, si svolgerà mercoledì 10 febbraio, a partire dalle ore 10, e sarà una parte centrale del corso online che proseguirà fino al 15 febbraio e che è stato aperto con i focus su ‘Comunicare un brand, strategia e divulgazione’, tenuto da Katia Consentino, responsabile comunicazione 'Giardini d'Amore' e ‘Web, social network e Copyright’ con Michael Urso, esperto di diritto d’autore.

“E’ la prima volta che in una scuola di Messina si parla di fundraising – osserva Letizia Bucalo Vita – e sono felicissima di questa opportunità che Associazione Ulisse e l’Istituto ‘Minutoli’ sezione ‘Quasimodo’ offrono agli studenti, perché il fundraising può davvero rappresentare per loro un’opportunità professionale interessante: il fundraiser è una figura centrale e ricercata al fianco del Terzo Settore, che può diventare volano per l’economia di tutto il territorio. In Sicilia – ricorda l’esperta - sono pochissimi i professionisti in questo ambito”.

Lo scorso anno Letizia Bucalo Vita è stata la prima fundraiser del Sud Italia a conquistare il podio dell’‘Italian Fundraising Award’, il più prestigioso premio italiano della categoria. É, inoltre, componente del direttivo nazionale di Assif (Associazione Italiana Fundraiser).

Le due settimane formative sono completate dalla partecipazione di professionisti della comunicazione, del marketing, chef, influencer, esperti di diritto d’autore, bar manager e sommelier, tra i quali Paolo Landi, advisor di marketing, ex direttore della pubblicità del Gruppo Benetton, sue le iconiche pubblicità con le foto di Oliviero Toscani, negli ultimi anni ha contribuito al riposizionamento del marchio Ovs. Landi è stato consulente per la Fiera di Bologna e per la Pinacoteca Agnelli. Autore di libri, il suo ultimo saggio è ‘Instagram al Tramonto’. Per i ragazzi del quarto e quinto anno del Minutoli il manager terrà una lectio su ‘Storia ed evoluzione della pubblicità, vecchi, nuovi linguaggi e mezzi di comunicazione’. Gli altri docenti: gli chef Bonetta Dell’Oglio e la Stella Michelin Pietro D’Agostino; l’influencer Barbara Randazzo; Lisa Castelli, digital marketer e imprenditrice; Alfio Liotta, bar manager e barman internazionale e Luciano Ferlito barman e sommelier (capo della squadra Servizi Sommelier Sicilia della Fondazione Italiana Sommelier).

Soddisfatto il presidente di Associazione Ulisse, Carmelo Cutrufello che, insieme al dirigente scolastico dell’Istituto Superiore ‘Minutoli’, Pietro La Tona, e ai docenti Carla De Gregorio, referente del PCTO  per il Quasimodo e le insegnanti tutor interne, Rosaria Giusa e Marina Iannello, ha costruito in questi mesi una piattaforma formativa di grande valore: “Siamo sempre più convinti che il confronto diretto con professionisti di livello sia il metodo più stimolante per i ragazzi e utile a completare il loro percorso didattico. Hanno modo di interagire in modo attivo con i docenti, conoscendo le possibilità e gli sviluppi professionali che il mercato del lavoro offre, comprendendo l’importanza imprescindibile della formazione per orientarsi ed essere pronti a scegliere il loro futuro”.

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Lillo Maiolino

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