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GIUBILE MISERICORDIA 8 MAGGIO 2016 - LOCANDINA

daniele di bonaventura

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Suite per Bandoneòn e Orchestra

Messina. Grande attesa per Daniele Bonaventura, in scena al Teatro Vittorio Emanuele, mercoledì 11 maggio, alle ore 21, la “Suite per Bandoneòn e Orchestra” di Daniele Di Bonaventura con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele. Lo spettacolo, inserito nella stagione di Musica diretta dal maestro Giovanni Renzo, rappresenta uno dei punti più alti della carriera di Daniele Di Bonaventura, coinvolto per la prima volta come compositore, esecutore ed interprete di se stesso. Un'opera dalla struttura classica tra echi di tango, elementi di folklore, jazz e personali proiezioni sonore con approccio danzante, di sognante lirismo. Daniele Di Bonaventura torna al Vittorio Emanuele dopo aver emozionato il pubblico insieme a Paolo Fresu la scorsa stagione con l’applaudito spettacolo “Vinodentro”, e suonerà insieme all’Orchestra del Teatro, per un altro appuntamento dal grande fascino.

«La Suite per Bandoneòn e Orchestra – scrive Daniele di Bonaventura – è un opera concepita in cinque movimenti attraverso i quali vengono esposti e sviluppati dei temi di diverso carattere e stile, questi sono collegati tra loro attraverso piccole modulazioni e affinità tonali come fossero piccoli respiri, dando vita così a movimenti articolati che hanno autonomia dinamica ed espressiva propria. I temi sono composizioni originali che ho scritto anche per formazioni ed organici strumentali differenti, alcuni sono stati composti anni fa alcuni altri invece sono nuovi e mai eseguiti, scritti per questa grande occasione. In questa complessissima opera ho voluto sprigionare tutta la mia esperienza ed essenza creativa e compositiva, lirica ed espressiva, esaltando le invenzioni tematiche strumentandole per questo notevole organico come l’orchestra sinfonica attraverso l’arte del contrappunto e della forma. Nei cinque diversi movimenti ci si sente rapiti da rievocazioni di musica barocca, jazz, impressionista, araba, folk, sacra, il tutto pervaso da un’aria di sapore mediterraneo. Il bandoneòn, strumento sul quale sono nati diversi di questi temi, è invece concepito non come strumento solista ma quasi come una voce alternativa all’orchestra che a volte emerge e a volte si reimmerge nell’immensità dei suoni e colori, dialogando e giocando con gli altri strumenti dell’orchestra».

Daniele Di Bonaventura

Nato a Fermo (nelle Marche), Daniele di Bonaventura, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall'inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra.

Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali, collaborato con musicisti del calibro di Paolo Fresu, Enrico Rava, Peppe Servillo; David Riondino; Francesco Guccini; Sergio Cammariere; Lella Costa; Ornella Vanoni; Franco Califano; Eugenio Allegri; Alessandro Haber; Enzo Decaro. Ha pubblicato più di 50 dischi con importanti etichette discografiche. 

Si ricorda che lo spettacolo “Antigone”, previsto dal 10 al 12 maggio è stato sostituito dallo spettacolo “Mostrocaligola”, che andrà in scena dal 17 al 19 maggio.

Per info sui biglietti consultare il sito del Teatro Vittorio Emanuele www.teatrovittorioemanuele.it alla voce Biglietteria e www.ticketone.it.

Juan de Jauregui - Retrarid

- di Pietro Runci -

Messina. Anche Messina ricorda Miguel de Cervantes, attraverso diversi eventi; ma chi era questo scrittore?

Miguel de Cervantes nacque ad Acalà de Henares nel 1547. Quarto di sette figli di un padre chirurgo, povero ed ebreo, Cervantes fisse una vita miserabile e rocambolesca.

Nel 1569, ricercato dalle autorità madrilene, fugge in Italia, dove nel 1570 si arruola con la flotta spagnola, impegnata nella crociata contro i Turchi, ed fra i tanti, partecipò alla battaglia di Lepanto nel 1571.

Cervantes si spostò di città in città, finendo spesso in galera. Ma l’evento più importante di Cervantes avviene nel 1605: egli mentre era in galera, cominciò a scrivere il romanzo di Don Chisciotte, completato solo nel 1615, un anno prima della sua morte.

Chi è Don Chisciotte? Don Chisciotte siamo tutti noi: l’uomo che cerca di attraversare gli ostacoli che lo circondano, come Don Chisciotte, che “combatte” contro i suoi “mulini a vento”, anche se sa di perdere. Da qui si capisce che Cervantes è uno degli autori della Letteratura Pessimistica Italiana che, nello stesso tempo, ci esorta a lottare, sempre e comunque.

In conclusione, ancora oggi Cervantes ci insegna i valori della vita, con la sua magnifica opera Don Chisciotte dal valore universale: l’uomo anche se sa di perdere, non si deve mai arrendere agli ostacoli della vita.

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- di Marcello Crinò -

Venerdì 6 maggio, nei locali dell’ex Stazione ferroviaria, è stata inaugurata la mostra Leggendo un fumetto, aperta fino al 22 maggio, organizzata dall’associazione barcellonese Fumettomania, presieduta dall’architetto Mario Benenati. L’associazione quest’anno festeggia i venticinque anni di attività, iniziati con la pubblicazione di una fanzine, cioè una rivista amatoriale di fumetti diffusa a livello nazionale, col titolo appunto di Fumettomania. Nel tempo, per ragioni economiche, la rivista ha dovuto abbandonare la versione cartacea per passare solo a quella on-line. L’associazione si è fatta promotrice negli anni di varie iniziative, in particolare interventi nelle scuole per far conoscere il linguaggio del fumetto, non solo legato al semplice divertimento, ma anche all’impegno sociale e civile.

La mostra si articola in quattro sezioni, e ciascuna abbina fumetti d’autore e lavori realizzati in istituti scolastici della città. Inizia al piano terra dell’ex stazione con le tavole della sceneggiatura di Marco Sonseri su Giorgio Perlasca, e i lavori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Bastiano Genovese. Al primo piano le altre tre sezioni. La prima sul tema attualissimo dei migranti, con i disegni di Michela De Domenico e i lavori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Luigi Capuana; la seconda sul tema della legalità, con i disegni di Lelio Bonaccorso, disegnatore del romanzo a fumetti dedicato a Peppino Impastato, con i lavori degli studenti dell’Istituto Comprensivo Nino Pino Balotta; la terza con il tema più “leggero”, relativo a supereroi e superproblemi, con i disegni di Marco Failla, della Marvel Comics e i lavori degli studenti dell’Istituto Comprensivo D’Alcontres.

L’inaugurazione è stata preceduta dall’incontro di Marco Sonseri con quasi trecento studenti delle scuole elementari e medie e la partecipazione dell’assessore Ilenia Torre in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l’iniziativa. Altri tre incontri sono previsti con gli altri autori, il 9, il 13 e il 17-18, nelle aule magne degli istituti che hanno partecipato all’iniziativa.

 

Cannone Antiaereo Forte cavalli

-  di Vincenzo Caruso -

Appuntamento con la storia, al Museo di Forte Cavalli che aprirà le sale museali, per riscoprire la storia dei Forti Umbertini e della Difesa dello Stretto di Messina, approntata per l'inizio della Grande Guerra e che testò la sua efficacia durante i bombardamenti.
Le visite saranno accompagnate da esperti di settore; sarà possibile vedere filmati d'epoca e la più completa collezione di munizionamento sganciato dalle "Fortezze volanti" su Messina al termine della “Campagna di Sicilia” del 1943.
Il lungo lavoro di recupero e valorizzazione della fortezza “Umbertina” ad opera dell'Associazione Zancle, concessionaria della struttura, ha consentito di restituire alla collettività la fruizione del bene architettonico; attraverso visite guidate e momenti culturali organizzati in sinergia con Associazioni che insistono ed operano sul territorio.
La piazza d'armi, la rinomata Base Scout, le sale mostre e il "Museo della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina", consentono oggi al vasto pubblico di appassionati, curiosi, studenti e turisti, di godere di uno spazio attrezzato e dello spettacolare scenario dello Stretto, che si può ammirare dagli ampi spalti della Fortezza.
Per maggiori informazioni e per visionare il percorso che porta alla Fortezza, consultare il sito www.fortecavalli.it.

 

E' nata e vive a Messina. Conseguita la Laurea in Materie Letterarie, ha acquisito l’Idoneità per l’Insegnamento di Lettere nei Licei e negli Istituti Magistrali e poi negli Istituti Tecnici. Ha successivamente vinto a Roma il Concorso Nazionale a Cattedre per l’insegnamento di Lettere nella Scuola Media e da allora ha insegnato Lettere nella Scuola Media per 41 anni, fino al collocamento in quiescenza nel 2012.

Sin dall’adolescenza Teresa Vadalà Fierro si è dedicata alla poesia scrivendo versi in lingua e talvolta anche in vernacolo. Le sue liriche, che a detta di diversi critici, sono molto intense e ricche di musicalità, affrontano tematiche profonde e denunciano ora i più gravi problemi che affliggono la nostra società quali la droga, l’aborto, la violenza; ora invece ripercorrono struggenti ricordi d’infanzia, nei quali trovano posto le persone care, i luoghi, i profumi, i suoni di un tempo passato che non tornerà più; o ancora mettono in evidenza il suo amore per la natura, il suo stupore davanti all’Universo, la sua profonda fede religiosa che la sostiene e la guida nel cammino della vita. Sono sempre versi comunque dai quali traspare il suo animo ricco di sentimenti profondi, ma anche la sua visione pessimistica della vita, non priva però di una certa luce.

Teresa Vadalà è anche autrice di testi teatrali, in lingua e in vernacolo, molti dei quali sono stati rappresentati nelle scuole, in teatri e in parrocchie.

Si sono occupati della poesia di Teresa Vadalà Fierro autorevoli critici quali: Alfonso Saya, Gianni Ianuale, Salvatore Bassotto, Stefano Ruopoli, Biagio Di Meglio, Enza Conti, Maria Antonietta Mòsele, Luigi Ruggeri, Rosa Spinella, Maria Vadalà, Antonio Giannino ecc.

Molte delle sue liriche sono pubblicate su importanti Riviste Letterarie quali:

Peloro 2000, Il Convivio, Noialtri, Pomezia Notizie, Ermes, ecc.

E ancora inserite in Antologie e Rassegne Letterarie fra le quali:

-Pennellate di emozioni edita dalla MAGI (Patti- Me)

-Antologia AA.VV. Scuola Poetica di struttura Nuova sezione Sicilia “Una Poesia per l’Abruzzo” luglio 2009.

- Rassegne Antologiche di Autori Contemporanei: “Foglie di Cuore” (2007); “Foglie d’Amore” (2008); “Foglie di vita” (2008); “Foglie di felicità” (2008), “Gocce di primavera” (2009) edite dalla LER.

-Rassegne Antologiche: “I poeti dell’aurora”e “I Poeti delle Muse” (2009) Rav. In. Progress Editrice a cura di Gianni Ianuale.

Raccolta Antologica “Le stagioni del cuore” International Vesuvian Academy a cura di Gianni Ianuale - maggio 2010.

-Rassegna di Arte e cultura “Il potere dell’anima”(2010)International Vesuvian Academy a cura di Gianni Ianuale - Marigliano - Napoli.

-Rassegna Antologica “Nel silenzio delle anime” (2011) International Vesuvian Academy a cura di Gianni Ianuale - Marigliano - Napoli.

-Antologia di Poeti Contemporanei - forme e tendenze del XXI secolo a cura di Giuseppe e Angelo Manitta - Editrice Il Convivio - aprile 2014 con alcune sue liriche pubblicate alle pagg. 545-550.

Pubblicazioni:

-Ha pubblicato nel maggio 2008 la sua prima silloge di poesie: “Sulle onde della vita” a cura di Gianni Ianuale, edita dalla LER di Napoli ISBN 978-88-8264-480-8

-Ha pubblicato nel dicembre 2010 Una Sacra Rappresentazione in dialetto messinese, in endecasillabi a rima baciata dal titolo “‘A nascita ‘i Gesù’” casa Editrice SGB di Messina ISBN 978-88-96116-40-1,

-Ha pubblicato la nuova Silloge di Poesie “Nei sentieri dell’anima” Casa editrice Il Convivio a cura di Enza Conti ISBN 978-88-95503-49-3-

- è inserita nella Prima e nella Seconda Edizione del “Dizionario biobibliografico degli Autori Siciliani - tra Ottocento e Novecento” a cura dell’Accademia Internazionale il Convivio e diretto da Angelo e Giuseppe Manitta rispettivamente alle pagg. 457 - 458 e pagg. 959-960

- è Socio Benemerito della International Vesuvian Academy - Centro Ufficiale di Ricerca, Studi Umanistici e Sostegno Artistico e Poetico.

- è Socio Accademico, per meriti Artistici, dell’Accademia Internazionale “Il Convivio”.

- è stato Membro di Giuria dal 2010 al 2016, dalla seconda alla ottava edizione del Concorso di poesia “Maria Madre del Buon Cammino” indetto dalla Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in S. Venera - Trappitello - Taormina.

Teresa Vadalà è felicemente sposata con Ugo Fierro, che la segue e sostiene nella sua attività e ha un figlio Christian laureato presso la Facoltà di Fisica dell’Università di Messina e iscritto presso l’Università di Pisa per il conseguimento della laurea magistrale in Fisica Medica.

Partecipa a importanti Concorsi di Poesia Nazionali e Internazionali e le sue liriche frequentemente riscuotono consensi dalle Giurie e dalla Critica, ottenendo Premi, Segnalazioni, Menzioni.

Qui di seguito alcuni Concorsinei quali si è distinta per l’attribuzione di premi di rilievo:

- 3^ classificata con la poesia “Bambino non nato” III Edizione "Concorso Nazionale di poesia Al Qantara-Alcantara" (sez.lingua ital.) Taormina - sett. 2002 .

- 1^ classificata sez. “Poesia” con la lirica in vernacolo “A Patri Celona” “Concorso Artistico” 50° Anniv. Padre Celona - Messina 15/10/2002 (Tempio di S. Orsola).

- 1^ classificata con la poesia “A Nico, giovane d'oggi” IV Ediz. “Concorso Nazionale di poesia Al Qantara-Alcantara” (sez.lingua ital.) Taormina - sett. 2003.

- 2^ classificata con la poesia “Ti ho cercato” V Ediz. del “Concorso Nazionale di poesia Al Qantara-Alcantara” ( sez.lingua ital.) Taormina - sett. 2004.

- Premio della Giuria nella sez. “C” Poesia in lingua italiana a tema libero, con la poesia “E fu l’uomo” XXVI Ediz. Concorso Nazionale di poesia “Madonna di Montalto” – Messina, maggio 2005.

- Premio speciale del Santuario XXVII Ediz. Concorso Nazionale di poesia Madonna di Montalto 2006 - Messina, 22 ott. 2006 con la poesia “Con te”.

- 2^ classificata alla XV Ediz. Concorso Nazionale di poesia “Giordano Bruno” Messina, dic. 2006 con la poesia “Scogli”.

- 2^ classificata alla XXIV Ediz. “Premio Nazionale Poesia di Natale” con la poesia “Natali” in vernacolo siciliano ( Messina dic. 2006).

- Gran Premio Speciale poesia della luce” XVIII Ediz. Premio Nazionale di poesia “Rosario Piccolo” - Patti - anno 2007 con la poesia “Cristo”.

- “Premio Speciale” a Montagnareale - Patti (ME) con l’Ass. B. Joppolo alla Manifestazione Culturale in memoria di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII” con lepoesieRicordo di Giovanni Paolo II” e “Papa del nostro tempo” 22/4/2007.

- Premio Speciale della Giuria al Premio Europeo Tindari Terzomillennio - Concorso “Gaetano Salvemini”con la poesia “ProfessoreMessina, 21 /10/2007

- 1^ classificata alla XVIII Ediz. Premio Naz. di Poesia “Rosario Piccolo” - Patti- anno 2007 sez. Sacra – Religiosa con la Poesia “Cristo”.

- Premio della Critica alla III Ediz. del Premio “Magnolia” Roma 19/01/2008 con la poesia “Gabbiani” ottenendo la medaglia e la recensione del critico Salvatore Bassotto.

- Premio della Presidenza IX Ediz. Premio “Ischia Isola dei Sogni” Oscar della Cultura Italiana - Accademia Universale “Giosuè Carducci” Ischia - Napoli - sez. A - Poesia a tema libero - Biennio Accademico 2007/2008 con la silloge: “Bambini, Barbone, Crocifisso” (26/04/2008).

- 1^ classificata alla XIII Ediz. Concorso Nazionale di Poesia S. Maria di Porto Salvo 2008 con la poesia “Sulle rive del Kinnèret”.

- 3^ classificata al Premio Internazionale Poesia Religiosa S. Ambrogio 2008 Terza Ediz. (su S. Francesco) Accademia Intern. Vesuviana di Napoli con la lirica: “Dalla bisaccia del cuore”.

- 2^ classificata al Premio Europeo Tindari Terzo Millennio Ed. 2008: Premio di Poesia Gaetano Salvemini con la lirica: “Carezza di creato”.

- 2^ classificata alla 19 ^ Ediz. Premio Nazionale di Poesia Rosario Piccolo Sez. Sacra - Religiosa (Montagnareale nov. 2008) con la lirica “Sul Golgota”.

- Segnalazione di Merito “Premio Fra’ Urbano della Motta 2008” - Sez. 1 - Poesia Italiana con la lirica: “Sarà ancora Natale” (Motta Camastra, 4/01/2009)

- 3^ classificata Conc. Naz. di Poesia “Ugo Foscolo” IV Ediz. 2009 - Accademia Naz. Ruggero II – Palermo 28 febbr. 2009 con la lirica “Le strade della vita”.

- 3^ classificata Conc. di poesia Assoc. Cult. Niccolò IommelliCittà di Aversa.

- 3^ classificata Concorso Nazionale di Poesia “Sotto l’egida dell’amore” II Ediz. Messina, 23 ott. 2009 con la lirica “E non finì novembre…”

- Premio speciale Giuria Concorso “Poesia d’amore - Le ragioni del cuore” Assoc. Atelier delle Culture – Calatabiano (Ct) 14/02/2010 con la lettera “A Ugo, mio marito”.

- 1^ classifcata alla XII Ediz. Concorso Emozioni in armonia maggio 2010 in abbinamento con la pittrice G. Pisagatti con la poesia “Clochard dal cuore blu”.                                                          

- 3^ classificata Concorso Nazionale di Poesia XXV Ediz. Premio Internaz. Colapesce sez. Lingua (Me,12 nov. 2010) con la lirica “Oltre la Croce”.

- 2^ classificata Concorso Internazionale di Poesia “Le Due Sicilie” con la poesia in vernacolo “Pascalinu ‘u gilataru” Palermo, 26/03/2011.

- 1^ classificata XIII Ediz. Concorso di Poesia e Pittura “Emozioni in Armonia” - Messina, 3 aprile 2011, in abbinamento con l’Artista Lidia Simone con la lirica “Eterna sfida”.

- 1° Premio assoluto XIII Ediz. Premio Regionale di Poesia “Nino Ferraù” - Sez. seniores - Messina, 31 maggio 2011 - con la lirica “Pennellate di luce”.

- Premio della critica alla III Ediz. Premio di Poesia “Sebastiano Mafodda” Sez. A luglio 2011 con la lirica “Palpitare di stelle”.

- 2^ classificata al Premio “poesia, prosa e arti figurative” - Premio Teatrale “Angelo Musco”- Il Convivio 23/10/2011 nella sezione “Teatro edito” con l’opera “‘A nascita ‘i Gesù” in vernacolo siciliano.

- 1^ classificata alla IV Ediz. Premio nazionale di Poesia “Sotto l’egida dell’amore” 23/10/2011 con la lirica “Profumo di lavanda”.

- 2^ classificata al 13° Premio di poesia “Elios” 04/02/2012 con la lirica “Onde inquiete”.

- 1^ classificata alla “6^ Ediz. Concorso Artistico ARTEINCENTRO 2012 Sez. poesia in vernacolo con la lirica “Don Sarinu ‘u lattaru” - Messina 06/10/2012.

- 1^ classificata alla 1^ Ediz. Manifestazione d’Arte figurativa e Letteraria “Insieme per l’Arte” “Sensazioni, suoni e colori dell’Arte Mediterranea” Messina, 13/10/2012 con la lirica “Terra mia”.

- Premio “Il Convivio 2012” sez. Libro Edito per l’Opera dal titolo “Nei sentieri dell’anima” Ediz. Il Convivio 2011 ISBN 978-88-05503-49-3 - Giardini Naxos 28/10/2012.

- 1^classificataal Concorso provinciale di Poesia, Racconto breve, Arte figurativa, Disegno “Artisti per Nassirya” - Seconda Ediz. 2012 - organizzato dall’ANC sezione di Messina nel Comune di S. Agata di Militello con la poesia “Nuova Primavera” 17-11-2012.

- 2^ classificata al Concorso Provinciale di Poesia “Artisti per Nassirya 2013” S. Agata di Militello 17 novembre 2013 con la lirica “Semplicemente eroe” dedicata a Salvo D’Acquisto.

- 1^ classificata alla Manifestazione d’Arte Figurativa e Letteraria II Ediz. “Insieme per l’arte 2014” sul tema: Il fascino dello Stretto di Messina con la lirica “Magico Prodigio” Messina, 16-02-2014.

- 3^ classificata al Concorso di poesia “Pensieri in versi 2014” Sez. 1: Poesia inedita in lingua italiana del Convivio - Verzella 22/06/2014 con la lirica “Sapore di sale”.

- 2^ classificata alla IV Ediz. Concorso nazionale di Poesia “Città di S. Antonio Abate” Barcellona P.G. 02/08/2014 sez. D Poesia religiosa a tema “La carità non avrà mai fine” con la lirica “Lungo la strada”.

- Menzione d’onore al Premio di poesia “Il Convivio” 2014 per la sezione “Libro edito di poesia” con la silloge “Sulle onde della vita”- Giardini Naxosottobre2014.

- 1^ classificata al Concorso di poesia “Artisti per Nassirya” - 2014 - Sezione “A” Poesia inedita in lingua italiana con la lirica “Cuore di Carabiniere” ANC S. Agata di Militello - (ME) - 30 nov. 2014.

- Finalista al Primo Premio Letterario “Pietro Carrera” di Giuseppe Manitta de Il Convivio - Verzella (Catania) con la silloge “Lungo la strada” - Catania, 26 maggio 2015.

- Premio Speciale per la tematica al Premio di Poesia, Prosa e Arti figurative “Il Convivio” 2015 per la poesia inedita “Oltre i cancelli del cuore” - Giardini Naxos, 25 ottobre 2015.

- 2^ classificata alla XX Ediz. del Premio di Poesia “Colapesce 2015” Sez. A italiano con la lirica “E guardai nel profondo” - Messina, 12 novembre 2015.

- 1^ classificata al Concorso provinciale di poesia “Artisti per Nassirya” - 2015 - Sezione “A” Poesia inedita in lingua italiana con la lirica “Quella notte sul Podgora” ANC S. Agata di Militello - Messina - 29 nov. 2015.

Recensioni:

Enza Conti - Dalla Recensione pubblicata sull’Antologia di Poeti Contemporanei-Il Convivio 2014.

I versi di Teresa Vadalà presentano una vena intimistica e descrittiva del mondo che la circonda. La Poetessa si emoziona alla vista della bellezza della natura, la cui magnificenza esplode attraverso il linguaggio dei colori,... dei suoni, dei profumi.... Il mare poi, elemento naturale e simbolo di infinito, ha una valenza importante nella poesia della Vadalà infatti come le onde del mare seguono la corrente ora forte ora calma, così i suoi versi seguono le vicende personali nel rapporto serenità-ansia, manifestando nei versi un iter personale, sintesi di un’introspezione che si affida a un dialogo intimo. ...

Stefano Ruopoli - Dall’Introduzione alla Silloge” Sulle onde della vita”

Il suo mondo poetico proietta un linguaggio moderno in tutte le tematiche trattate con la purezza di un cuore che sente la necessità di spaziare lungo l’arco della sua vita dimostrando di eccellere soprattutto in alcune fasi delle sue stagioni....

Biagio Di Meglio - Dalla Prefazione alla silloge “Sulle onde della vita”.

Le poesie di Teresa Vadalà Fierro descrivono limpidamente il suo caloroso e piccolo mondo interiore con un linguaggio semplice e moderno. Non è difficile interpretare i vari temi trattati dalla poetessa siciliana, in quanto richiama gli affetti a lei più cari in una notevole atmosfera idilliaca.... Il lirismo ermetico della Teresa Vadalà Fierro si avvicina ... a quei memora­bili temi affettivi trattati con meticolosa cura da Ungaretti, Quasimodo e Montale.

Salvatore Bassotto - Dalla Recensione alla lirica “Gabbiani” Premio della critica III Ediz. Premio Nazionale Magnolia Roma 2007.

Riesce a descrivere tutti gli elementi tipici della poetica contemporanea, in accordo mediato dal significato letterario, con la tradizione classica Italiana. Se ne determinano diverse e poliedriche sfaccettature, di un unico contesto descrittivo, accogliendo la solitudine ed il silenzio, quali elementi armonici di congiunzione di tutto il significato della poesia,per lasciare, senza ostacoli di chiusura finale, librare la parola nel volo pindarico dell’arte del descriversi”. Roma 19.01.2008

Alfonso Saya - Dalla Recensione pubblicata sulla Rivista “Peloro 2000” marzo/aprile 2007

La sua poesia è libera da orpelli, da preconcetti di stile, di moda e di correnti. è come polla d’acqua pura che scaturisce dalla sua anima con una immediatezza meravigliosa. Appunto, per questo suo carattere, coinvolge, affascina e tocca il cuore.... versi bellissimi, in cui la poetessa sente la cocente nostalgia dell’infanzia... e che inneggiano alla poesia vera.

...è dotata la poetessa di potenza descrittiva, di un solido possesso dell’arte dello scrivere. Sentiamo... l’onda degli affetti, delle rimembranze, la struggente nostalgia, il rimpianto, la malinconia... Il tema, insomma, della rievocazione nostalgica che ricorre, spesso, nelle liriche della nostra poetessa, che commuove e tocca le più intime fibre dell’anima.

Gianni Ianuale - Dalla Presentazione della Manifestazione “I valori creativi uniscono il mondo”.Indagare sui valori interiori di Teresa Vadalà Fierro è come scavare nella memoria e addentrarsi nel tempio delle sue emozioni dove palpiti e ricordi esaltano il suo animo fino a raggiungere l’apice dello spirito e far sì che le parole diventino poesia!....

Nella versificazione strutturata di Teresa Vadalà Fierro si rispecchiano i temi di uno status vivendi che si disseta con linfa interiore.... e le parole della poetessa, come i pensieri e le metafore, ci fanno entrare nel mistero della vita e ci inducono a riflettere... Un lirismo intimo, nutrito di valori, che involontariamente pone nel diario delle intimità, indelebili testimonianze di vita...

Luigi Ruggeri- Dalla Recensione sull’Antologia “Pennellate di emozioni”.

.... La poesia di Teresa Vadalà si erge al di sopra di tutto, rivendicando un’intima sottile ma forte apertura alla speranza, alla riflessione del dire e del vivere, proclamate attraverso un grido di libertà..... La ricerca di Teresa Vadalà si svolge nel tempo ma soprattut­to nell’ attimo presente, nell’istante in cui Ella si pone di fron­te alla maestosa bellezza del Creato..... Appare così evidente come le sue emozioni e i suoi sen­timenti.... provengano dai più reconditi anfratti della sua anima ed emergano alla luce di una coscienza vigile e sensibile a cogliere la forza dell’amore di Dio .

Maria Vadalà - Dalla Presentazione della Silloge“Sulle onde della vita”.

....Assistiamo al colloquio di un’anima con se stessa mentre osserva il mondo che la circonda: nei suoi versi non c’è mai un momento di gioia piena, al contrario essi sono pervasi da un profondo rammarico. Un sentimento che scaturisce dalla consapevolezza della finitezza dell’essere costretto, a vivere in una realtà tormentata dall’egoismo degli uomini e sovrastata dalla caducità di tutte le cose terrene..... Le molteplici tematiche su cui spazia si presentano al lettore come un arazzo intessuto con arabeschi ricchi di sfumature iridate. L’autrice ci invita a riflettere su tante tristezze che soffocano la nostra esistenza: l’aborto, la droga, la povertà,la senilità, l’indifferenza, i disagi dei giovani..., appaiono come istantanee di vita che scorrono davanti agli occhi e, come possenti folgori, squarciano il nostro cuore, una denuncia voluta per scuotere le coscienze silenti;...

Rocco Tano -Dalla Recensione alla Silloge “Sulle onde della vita” - Rivista Noialtri.

.... Lo stile dell’autrice Teresa Vadalà è libero e immediato nel significato; sono poesie le sue che sanno di diario, di annotazioni scritte ogni qualvolta un particolare fa scaturire nella sua mente la riflessione. C’è tanta nostalgia per il tempo andato, periodo che racchiude l’età dell’infanzia, dell’ingenuità, quando si era gioiosi del poco che si aveva. Ma quello che più tiene ad evidenziare l’autrice, è la voglia di stare assieme, soprattutto in famiglia, là dove vigeva un’atmosfera “calda e intima d’affetti”. E da qui scaturisce il confronto, un po’ crudo, con i tempi odierni, tempi tecnologici che generano egoismo e isolamento. ....

Emilia Cavallaro - Dalla Prefazione alla Sacra rappresentazione ‘A nascita ‘i Gesù’.

....Opera antica e moderna insieme, convivono in essa una serie di elementi che la inseriscono con perfetta coerenza nell’al­veolo della tradizione italiana. Risulta evidente l’aderenza al genere della Sacra rappresentazione tanto nella forma, che ne rispecchia lo schema tipico e la struttura dialogica già della lauda drammatica di Jacopone da Todi, quanto nei contenuti i quali, insistendo sulle tematiche della solidarietà e della pace, rappresentano la risposta odierna a quella funzione cateche­tica di annuncio già tipica dei Sacri Misteri medievali. ......

La scelta del vernacolo,... risulta molto attuale se rapportata alle moderne polemiche di matrice politica e sociale.....Un dialetto, quello della Vadalà Fierro,... che torna a parlare al pubblico con intento edificante, memore dell’importanza dell’antenato volgare degli Oratori secenteschi.

Il testo, reso pregevole per la capacità di mescolanza tra termini di varia natura, è frutto di un grande lavoro di accostamenti tra forme già dialettali ed altre dialettizzate per l’occasione, poste in risalto da accostamenti rimari arditi anche con espressioni cristallizzate di provenienza variegata, un esempio tra tutti, la rima maternu-ab aeternu.

L’endecasillabo a rima baciata, con la sua cadenza regolare, conferisce ai versi una discreta musicalità e conferisce alla poesia una nobilitazione perfettamente in linea con i più moderni esperimenti poetici della letteratura contemporanea.

A livello contenutistico, l’opera è ulteriormente arricchita dalla perizia quasi erudita nel riportare atmosfere e immagini tratte da letture inusitate, come i difficili Vangeli Apocrifi e la controversa Opera della Valtorta: un tesaurismo della fonte senz’altro frutto della ricerca di un’appassionata, che guida il lettore in un percorso quasi catartico attraverso le Sacre Scritture, alla scoperta di un mondo di evocazioni sempre nuove ....

Sabato Laudato - Dalla Recensione alla Sacra Rappresentazioni, Convivio - - Giugno 2011.

Questo impegnativo lavoro di Teresa Vadala Fierro è un’originale rappresentazione teatrale in dialetto messinese, dedicata alla nascita di Gesù. Il lavoro è composto da 10 scene racchiuse in un suggestivo e singolare formato editoriale di 51 pagine....

Tutta la narrazione è in versi poetici dialettali messinesi, in endecasillabi e a rima baciata, dove si narra con passionalità,... della nascita di Nostro Signore Gesù, il tutto sapientemente narrato e rappresentato dall’estro veramente straordinario della nostra Autrice....

Teresa Vadala Fierro non si ferma solo ed esclusivamente alla rappresentazione in sé e per sé, ma va oltre ogni canone rappresentativo, in quanto si fa portavoce di sentimenti e di momenti unici nella storia dell’uomo....

Enza Conti - Dalla Presentazione alla Silloge “Nei sentieri dell’anima” Casa ed. Il Convivio.

.... Il linguaggio poetico della Vadalà ha come elemento fondamentale la parola nel suo più alto valore semantico, che mira a far percepire nel verso una misura musicale, ritmica e cromatica. Infatti nelle sue liriche appare evidente l’unione tra legame morfologico ed elaborazione personale, elementi che si completano per far luce sui moti dell’animo. Leggendo la silloge si scopre un carisma personale che emerge dall’utilizzo di un linguaggio dagli ampi risvolti lessicali e dai significati polivalenti, attraverso parole chiave come luce, colori, mare, ali, volo, croce, indifferenza e infinito, che vengono incastonate in un modello poetico che si fa cantore di una lirica profondamente umana..... L’amore, nella raccolta, è il sentimento primario. Esso può essere definito quale essenzialità universale che tutto muove, trasforma e arricchisce.... Nei Sentieri dell’anima si sente un intimismo che ha come fondamento tre nuclei: la famiglia, la fede e la speranza, guidati dalla luce della sapienza, che affonda le radici nel suo essere cristiano.... Le poesie della Vadalà vanno oltre il visibile, vivono di sentimento puro, uno status lirico che diviene “diario di un animo sensibile”.

Maria Vadalà - Dalla Prefazione alla silloge “Nei sentieri dell’anima”.

.... Nel fluire caldo e armonico dei versi,... si coglie il tentativo dell’artista di conquistare la libertà interiore.... Nelle liriche si evolvono le varie tematiche che spaziano dal personale al sociale. I versi allora si accendono, le parole assumono dei toni drammatici, la tensione prodotta da un effetto ritmico martellante crea una climax ascendente, simile al crescendo musicale, che si impone al lettore.... Nella silloge l’elemento naturalistico prorompe con tutta la sua freschezza ed un piacevole brivido raggiunge il cuore.... Per le sue origini mediterranee l’autrice porta impressa nel cuore l’immagine del mare, elemento caratterizzante nella poetica del paesaggio, che trionfa in tutta la sua molteplicità di aspetti, come dimensione fisica e spirituale:... Si realizza anche una “teoria del suono” con una serie di suggestioni uditive: lo stormire del vento, la voce delle campane, il sussurro delle onde, voci di bimbi,.... La sensibilità dell’autrice pervade tutto il suo essere e potremmo elaborare anche “una teoria olfattiva” ... il profumo fresco di lavanda… “…il dolce, inconfondibile profumo di mamma…” e l’acre profumo della salsedine....

...Così il ricordo diventa un punto cardine del suo sentimento poetico, per rivivere, sulle ali dorate della memoria, i momenti più teneri di un tempo felice e spensierato... ma, come nubi nere all’orizzonte, campeggiano anche i tristi ricordi che attanagliano l’animo con “un’angoscia senza conforto” dove la perdita delle persone care lascia un dolore imperituro.... Il gelido vento del dolore diventa allora una chiave di volta per denunciare le piaghe delle problematiche sociali:.. la violenza, l’aborto, la droga..... I versi allora diventano duri e sferzanti, acquistano una penetrante forza espressiva,.... Dalle maglie roride di sangue di questa tragedia umana però l’animo sente viva l’esigenza di spaziare poi nell’Infinito e prende vita la poesia dell’estasi:... Così dalle rarefatte atmosfere eteree è breve il cammino per contemplare il divino.... Una profonda fede sostiene e vivifica l’esistenza della poetessa.... e l’immagine del Cristo crocifisso, specchio dell’umanità dolente, si staglia netta e superba nei suoi versi come la luce della speranza che squarcia le tenebre di un mondo nuovo che dovrà risplendere....

UGO FIERRO

Nov 27, 2024

 

E' nato a Salerno, ma da diversi anni vive a Messina. Compiuti gli studi si è arruolato nell’Esercito Italiano espletando il suo servizio prima a Pisa, poi, in qualità di Maresciallo, presso l’Aeroporto Fontanarossa di Catania e infine, quale Primo Maresciallo, presso il Comando Brigata Aosta di Messina ove ha concluso la sua carriera nel 2006, quando è stato collocato in quiescenza.

Felicemente coniugato con Teresa Vadalà, anch’essa poetessa, ha un figlio venticinquenne, Christian, laureato in Fisica presso l’Università di Messina e iscritto presso l’Università di Pisa per il conseguimento della laurea magistrale in Fisica Medica.

La serenità della pensione gli ha permesso di dedicarsi con più fervore alla famiglia e alla Parrocchia, presso la quale offre il suo servizio anche come Ministro Straordinario della Comunione. Ama leggere, coltivarsi e discutere di vari argomenti sociali, culturali, sportivi e di attualità. Nel tempo libero si dedica anche alla poesia che ha sempre amato, ma alla quale si è pienamente accostato solo recentemente, grazie anche alle amorevoli sollecitazioni della moglie.Ha così cominciato ad esprimere i moti più segreti del suo cuore nelle sue delicate liriche facendole conoscere negli ambienti culturali.

Il suo animo sensibile, i suoi sani e saldi principi morali e la sua fede religiosa lo portano a scrivere versi intensi e profondi, dai quali traspare l’amore per la famiglia, per le piccole cose della natura e per tutto il creato, ma soprattutto la sua fede religiosa che lo sostiene e lo guida nel cammino della vita.

Le sue liriche, che come lui stesso è solito affermare nascono quasi da un misterioso “dettato dell’angelo custode”, sono caratterizzate da un linguaggio lineare, quotidiano e proprio per questo toccano le corde del cuore e ci fanno entrare in punta di piedi nel suo mondo, ci fanno scandagliare il suo animo facendoci cogliere i pensieri più reconditi che ha sempre gelosamente custodito.

Nei suoi versi, talvolta sofferti, si racconta il faticoso cammino di un’anima che passa dalle tenebre alla luce; si coglie il difficile errare di chi ha smarrito la strada e, infine, riesce a “riveder le stelle”; trapela l’esperienza dolorosa e lo sgomento di chi non è sostenuto da alcuna certezza ma, grazie allaMisericordia Divina, riesce infine a conquistare la fede e ritrovare quella Luce che illuminerà tutta la sua vita. Ad un’amara visione della vita si sostituisce così una visione serena che gli permette di stare finalmente bene con sé stesso e con gli altri.

Egli non ama definirsi un poeta, infatti ritiene che le sue siano semplici emozioni, riflessioni, impressioni, storie di vita che nascono immediate e spontanee nel suo cuore e così come le sente le scrive. Talvolta sono ricordi d’infanzia, memorie di luoghi e persone che non ci sono più, desideri, sogni, fantasie, versi che suscitano un forte sentimento di solidarietà verso il prossimo e ci fanno cogliere il messaggio universale dell’amore.

Ugo Fierro partecipa a Concorsi di poesia riscuotendo favorevoli consensi dalle diverse giurie e ottenendo premi, menzioni e segnalazioni.

Sue poesie sono pubblicate:

- nell’Antologia di poeti contemporanei Premio Nazionale di poesia Melina Freno -“Sotto l’egida dell’amore - anno 2012”;

- nella Silloge di Teresa Vadalà “Nei sentieri dell’anima”;

- nell’Antologia di Poeti Contemporanei - forme e tendenze del XXI secolo a cura di Giuseppe e Angelo Manitta - Editrice Il Convivio - aprile 2014.

Riconoscimenti:

- Menzione d’onore Premio di Poesia, prosa e arti figurative “Il Convivio 2012” con la poesia “Tu donna” 28/10/2012.

- Menzione d’onore al Premio Internazionale Poesia “Filoteo Omodei 2013” con la poesia a tema religioso “Tutto parla di Te” - Verzella (Castiglione di Sicilia) 23/06/2013.

- Menzione d’onore Premio di Poesia, prosa e arti figurative “Il Convivio 2013” - Giardini Naxos (ME) 27/10/2013 con la lirica è sera”.

- Segnalazione al Premio Letterario “La Lode” 2013 -Roma - con le liriche: è sera; Tutto parla di Te; Sei tu mio Dio.

- Riconoscimento di Merito al Premio Letterario Filoteo Omodei dell’Accademia Internazionale “Il Convivio” Sezione Poesia Italiana con la lirica “Resurrezione” - Verzella, 22 giugno 2014.

- Premio Speciale Michele Felsina al Premio Antonio Filoteo Omodei nella sezione Racconto inedito con l’Opera: “Si io fuss Dio” - Verzella 14 giugno2015.

Recensioni:

- Premio Letterario “La lode” 2013Roma, 29/10/2013 a cura di Armando Romano.

Le poesie: è sera, Tutto parla di Te, Sei Tu mio Dio, si sono imposte all’attenzione e sono state “SEGNALATE” per genuine doti d’arte, pur non avendo raggiunto sempre livelli che consentono il conseguimento del massimo riconoscimento.

La segnalazione è stata conferita con la seguente motivazione:

“Versi semplici e sinceri, vere e proprie preghiere senza grandi voli, ma scritte col cuore. Le poesie sono in parte religiose e cariche anche di una autentica gioia di vivere. Nella poesia “è sera” il poeta tende a dare l’atmosfera generale. Si respira un senso di pace e di grazia.”

- Antologia di Poeti Contemporanei - Casa Editrice Il Convivio - aprile 2014

Breve nota critica a cura di Emilia Cavallaro.

Immediata, emozionale, immaginifica, eppure sfuggente nell’essenziale: unione di opposti è la poetica di Ugo Fierro, a tratti acerba ed a tratti già alta e svettante di felici intuizioni. Come già molta poesia contemporanea, la produzione dell’Autore è caratterizzata da un periodare più prosastico che lirico e, senza sotterfugi, comunica con il lettore in maniera diretta, attraverso argomenti quotidiani, quasi fosse la condivisione di un amico. Così appaiono i componimenti più intimistici, legati spesso al racconto di un travaglio passato di conversione, un passaggio dal dolore del buio alla luce della fede, vero caposaldo della sua riflessione. In “E per me iniziò la luce”, ad esempio, palpabile è il coinvolgimento emotivo al ricordo del contatto con la dimensione trascendente, in un movimento verticale che va dalla profondità degli “inferi”, collocate in basso, al ritratto di Maria, appeso al muro, per “posare lo sguardo” sul quale il Poeta deve risollevare la testa da quel “giù” di disperazione. A questo scopo risulta anche suggestiva l’immagine dei “Tre tunnel”, in fondo ai quali c’è sempre una “luce” che man mano si carica di significati nuovi, dalla semplice vita, alla gioia del perdono fino alla beatitudine eterna. “È sera” rappresenta un primo splendido esempio delle felici descrizioni naturalistiche del Poeta, che si rivela sempre affascinato dai piccoli miracoli della natura come un tramonto o lo stormire delle fronde. In “Tutto parla di Te”, Fierro tocca le più alte cime del suo lirismo, proponendo una cascata di immagini che inondano il lettore in un tumulto di gioia contemplativa. La stessa forza evocatrice si affaccia tra i versi di “Sei tu mio Dio”, arricchiti da quadri anche familiari e quotidiani, che hanno più ampio respiro nella dedica alla moglie: “Tu donna” ma che sostanzialmente esprimono lo stesso senso di gratitudine per la vita e i suoi doni. Una poetica, dunque, caratterizzata da immagini concrete, che comunicano emozioni semplici e immediate. Eppure emerge misterioso quel segreto del cuore sempre nominato, evocato e mai svelato: il moto dell’animo, di cui si vedono gli effetti nella conversione, nella gioia di lodare il creato, nella gratitudine per il dono della famiglia, resta sempre implicito, nascosto, custodito non dai versi, copiosi di parole, ma piuttosto dal non detto, da quell’essenziale per sempre taciuto ma vivo motore di tutti gli altri sentimenti.

- Antologia di Poeti Contemporanei - Casa Editrice Il Convivio - aprile 2014 a cura di Enza Conti.

Colpisce nella lettura delle liriche l'apertura con cui il Poeta parla dei momenti di smarrimento e del suo superamento, quindi grande coraggio nel dare voce a percorsi inesplorati del proprio io. tanto da riuscire a trascinare il lettore dentro le propone emozioni e far rivivere le stesse sofferenze e le stesse vittorie. Dal messaggio poetico di Ugo Fierro è possibile riflettere sul rapporto dolore-amore, un rapporto che ingloba i due aspetti dell'esistenza. Dall'amore al dolore, alla sofferenza, alla verità, alla speranza, all'afflato del donarsi, alla religiosità e alla famiglia. Sono questi i dettami dei suoi versi, una peculiarità che solo chi sa leggere dentro di sé riesce a trasmettere agli altri, infatti “solo nel sapersi liberare dalle cose materiali consiste la vera ricchezza dell'uomo” (Benedetto Croce), ed è ciò che emerge nel Poeta, un autore dalla forte capacità comunicativa e dalla profonda ricchezza umana. Da tale impegno scaturisce la catarsi della poesia, concetto aristotelico della rigenerazione dell’animo umano.

- Antologia di Poeti Contemporanei - Casa Editrice Il Convivio - aprile 2014 a cura di Maria Vadalà.

Ugo Fierro è un uomo riservato e schietto, che ha avuto la fortuna di poter comprendere pienamente quali siano i veri valori della vita e, con profonda saggezza, li custodisce gelosamente nel cuore. Da poco tempo ha iniziato a comporre delle poesie perché ha sentito l’esigenza di esternare le proprie emozioni e renderci partecipi dei suoi più intimi sentimenti. Si esprime in modo semplice e lineare, il suo messaggio è immediato e, proprio per questa peculiarità, riesce a sintonizzarsi con l’animo del lettore portandolo a meditare sulla disarmante verità delle sue riflessioni. Nella spontaneità dei suoi versi traspare anche una ricercatezza espressiva impreziosita dall’impiego degli enjambement, che conferiscono fluidità al ritmo delle parole. I cardini della sua poetica sono la fede e l’amore che illuminano il nitido candore di un’anima che è sostenuta da una incrollabile fede. Nella lirica “E per me iniziò la luce” è manifestata la tenerezza di un figlio che si affida pienamente alla Madre celeste: “… il bel volto di Maria, teneva acceso/un lumicino di speranza…”. Come in una preghiera di chiara ispirazione francescana il poeta esprime tutta la sua gioiosa riconoscenza per il nostro Creatore nella lirica “Sei Tu, mio Dio … che mi hai amato … che hai creato tutto per me/ dall’umile fiorellino, al cielo, al mare, al sole” e ancora in “Tutto parla di Te” il lieto vociare dei bimbi intenti ai loro giochi, infatti, suscita questa considerazione. “… mi svela il miracolo d’amore/ della vita che ci è stata donata/ Tu, mio Dio, non parli/ ma tutto parla di Te”. E’ dominante il tema dell’amore coniugale nei versi dedicati alla moglie “Tu donna” una meravigliosa dichiarazione in cui, con una sintesi mirabile ed essenziale, l’autore riesce a delineare la piena armonia del loro rapporto: “…Sposa dolce e fedele/ mia amica e confidente…”. Non mancano nei versi gli spunti descrittivi che colgono con immagini suggestive la bellezza della natura: “E’ sera…un falcetto di luna nel suo primo quarto/ fa capolino dall’alto del monte…le prime stelle si illuminano/ per contrastare il buio della notte.” Arguta appare la riflessione del poeta nella lirica “Tre tunnel”, in pochi versi vengono focalizzate le fasi principali della vita: la nascita, la giovinezza e l’età della maturità, che inevitabilmente volge verso quella che, con fede, viene definita la “ Grande Vita”: “ Vivo la vita, ringrazio l’Eterno/ … l’ultimo tratto ho da percorrere…/sto attraversando il terzo tunnel.”  

- Antologia di Poeti Contemporanei - Casa Editrice Il Convivio 2014 a cura di Stefano Cavallaro.

Leggendo le delicate e profonde liriche di Ugo Fierro si ha la sensazione di intraprendere assieme a lui un cammino allegorico di redenzione che, quasi alla maniera di Dante, dallo smarrimento della via della virtù, ci porta infine, attraverso sofferenze, prove e cadute, alla rinascita. Il suo è in fondo il cammino difficile e tormentato che ogni uomo, attraverso un percorso di purificazione morale e religiosa, può e deve compiere in questa vita per ottenere poi la salvezza eterna. Il tutto guidato da una ritrovata fede che lo porta ad abbandonarsi fiducioso nelle braccia benevole della Provvidenza Divina e affidarsi a quel Dio che è Amore, che è Padre tenero di tutti gli uomini.

Nei suoi versi trasparenti e limpidi si coglie dunque la serenità di un uomo ormai appagato non solo nella vita lavorativa e materiale, ma soprattutto negli affetti e nella vita spirituale: “Quando le amarezze della vita/mi assalgono prepotenti/come è inebriante e dolce per me/riposar sul tuo seno”. (Tu donna). Certo c’è nei suoi versi ancora vivo e pressante il ricordo di momenti bui vissuti in passato: “Neri pensieri nella mia mente,/il cuore spezzato da tanto dolore..” (E per me iniziò la luce)

Così come è vivo il ricordo di momenti passati in cui si è lasciato andare e si è ritrovato solo con la sua solitudine, una solitudine che lo ha schiacciato fino quasi a soffocarlo. Quando però si tocca il fondo, si ritorna sempre a galla, così è stato anche per il nostro Poeta che guardando a Maria, ha sentito il caldo abbraccio della Mamma Celeste e da allora non è stato più solo: “Non so per quale mistero.../il mio sguardo si posò/su quel bel volto di mamma”. E da quel momento afferma: “... per me iniziò la luce”. Da quel momento ha cominciato a guardare tutto e tutti con occhi nuovi, a sorridere al mondo e godere di: “Una splendida giornata di sole,/l’aria tiepida di primavera...” (Tutto parla di Te). A osservare la natura: “Cantano ora gli usignoli,/le acque arpeggiano nel torrente, le fronde frusciano al vento...” (è sera). A fare suo il messaggio di fraternità di S. Francesco: “Penso allora alla bellezza della natura.../ il sole, le stelle, il mare...”. Ed è allora che coglie il miracolo d’amore della rinascita e della resurrezione: mi svela finalmente il miracolo d’amore/della vita che ci è stata donata. Tu, mio Dio, non parli / ma tutto parla di Te....” (Tutto parla di Te). Ma il vero miracolo è accaduto nella sua vita, perché qualcosa, anzi Qualcuno è intervenuto a dare senso alla sua vita e a orientarla verso una meta certa e sicura. E allora, anche quando osserva la sera che viene: “un altro giorno è giunto alla sua fine la mente e il corpo cercano riposo... /è sera!”(è sera). La fede ritrovata lo porta a guardare tutto con pacatezza e serenità, perché la sera che scende benefica non è la notte tempestosa e buia dei tempi passati, ma è una sera quieta che da’ pace all’anima ormai rappacificata con se stessa e col mondo. E proprio la sera che viene lo porta a meditare sulla sua vita e a fare un bilancio: “Errori su errori, in un vortice /che mi portava sempre più giù... Poi venne la Grazia...” (Tre tunnel). Ed è qui che nasce spontanea e immediata la sua professione di fede: Sei tu, mio Dio, /che mi hai creato e mi hai amato... che non desideri altro che .../... avermi con Te, un giorno, per sempre in Paradiso” (Sei tu, mio Dio).

è da questa testimonianza, che altro non è se non la storia di un’anima che ha ritrovato se stessa grazie alle fede, che prende avvio la poesia di Ugo Fierro. Una poesia semplice che lascia liberamente cantare il suo cuore, ma che soprattutto tocca il cuore dei lettori, poesia nello stesso tempo forte, intensa e dall’alto valore educativo, che ci insegna a sperare e che è per tutti un monito a non scoraggiarci davanti ai momenti di tenebra, ma a guardare oltre verso cieli puliti e oltre questi cieli dove splende una Luce che non ha tramonto.

- Antologia di Poeti Contemporanei -Casa Editrice Il Convivio 2014 a cura di Salvatore Bellinghiere.

La cosa che più colpisce leggendo le poesie di Ugo è la semplicità. Semplicità che non è affatto semplicismo, ma al contrario proprio perché sfocia nella dimensione poetica mostra tutto il suo valore spirituale. Si rimane stupiti come le sue liriche riescono a rendere speciale l’ordinario e a dare un senso a ciò che appare insignificante. Semplicità poi che non è nemmeno semplificazione. Infatti il poeta Ugo esprime chiaramente nell’immagine dei “tre tunnel” la fatica e le difficoltà della vita. Proprio il “secondo tunnel” è la chiave di volta per comprendere i moti dell’anima che lo hanno indotto a scrivere in versi: avere sperimentato quel passare da un “un vortice che mi portava sempre più giù” al “poi venne la Grazia … una vita nuova davanti a me bella …”. Ecco dunque da dove sorgono, in Ugo poeta, gli occhi nuovi capaci di leggere in modo diverso il mondo in cui tutti siamo, viviamo e ci muoviamo. Naturalmente cambia anche la prospettiva per interpretare gli accadimenti dell’ “ultimo tratto … da percorrere ... il terzo tunnel”. Anzitutto la “bellezza della natura” che si dispiega in tutta la sua molteplicità e varietà svelando “finalmente il miracolo d’amore” di un Dio, al quale ci si può rivolgere dicendo “Tu, mio Dio, non parli ma tutto parla di Te....”. L’irruzione del divino, poi, “mentre avanzo nel corso della vita” fa nascere “una sensazione nuova … forte dal profondo del cuore … Sarà forse l’amore per la mia sposa … O forse la gioia del figlio …”. Sono gli affetti familiari, visti come segno e dono del Cielo, soprattutto la moglie “sposa dolce e fedele mia amica e confidente quale faro che orienta la nave …porto amico nelle tempeste “ sul cui seno ” è inebriante e dolce per me riposar”. L’ispirazione poetica, infine, sostanziata di fede, spinge Ugo, quasi inconsapevolmente, verso una conclusione teologica altissima: “Sei tu, mio Dio, Uno e Trino che a immagine e somiglianza Tua mi hai creato, che figlio e fratello Tuo mi hai reso”.

- Motivazione a cura di Carmela Tuccari Premio Antonio Filoteo Omodei 2015 - Premio speciale “Michele Felsina”, sez. Racconto ineditoAccademia Internazionale II Convivio conSi io fuss Dio”:

Divertente e allegro il racconto di Ugo Fierro che, reso ancor più interessante dalla musicalità del dialetto salernitano, mette in evidenza un pensiero molto comune fra gli uomini: sostituirsi a Dio nel giudizio verso gli altri. Sottolineato, quasi fosse un ritornello, da "Pcchè avita sapè ca io sì ca so giust", il protagonista elenca tutte le volte in cui Dio ha perdonato, mentre egli avrebbe potuto farlo al massimo tre volte. E arriva a consigliare che sarebbe stato meglio se non avesse creato questi esseri ingrati... e qui si ferma. Perché salta alla mente la grande verità che in questo caso nessun uomo avrebbe potuto godere dell'affetto delle persone a lui vicine, né egli stesso sarebbe stato in vita. Così l'autore conclude la riflessione con un simpatico "Meno male ca "io" nu song Dio". Sottolineando quanto sia grande la distanza tra la mentalità divina e quella umana.

SILVANA FOTI

Nov 27, 2024

NASCE A MESSINA DOVE COMPIE GLI STUDI UMANISTICI E SI LAUREA IN MATERIE LETTERARIE. PER 35 ANNI FUNZIONARIA PRESSO L’ENTE FIERA DI MESSINA CAMPIONARIA INTERNAZIONALE FACENTE PARTE NELLA ORGANIZZAZIONE DI MOSTRE,PREMI,MANIFESTAZIONI ANCHE SETTORIALI DI RILEVANTI CONTENUTI.

GIOVANISSIMA SVILUPPA L’AMORE PER L’ARTE POETICA CHE SENTE PARTE DELLA PROPRIA ANIMA. INIZIA NEGLI ANNI UN LAVORO METICOLOSO E DI PROPRIA PRODUZIONE CHE VA DALLA POESIA IN ITALIANO A QUELLA IN VERNACOLO. PARTECIPA A VARI PREMI DI POESIA RICEVENDO MENZIONI SPECIALI E RICONOSCIMENTI. DIVERSI SONO I TEMI DA ESSA TRATTATI MA L’AMORE E’ QUELLO CHE PREDOMINA IN TUTTE LE SUE FORME, ANCHE QUELLO SACRO RELIGIOSO. PER LA POESIA DEDICATA AL S. PADRE ANNIBALE MARIA DI FRANCIA RICEVE UN RICONOSCIMENTO DI MERITO. DEDICA INOLTRE UNA POESIA ALLA S.BEATA EUSTOCHIA, DELLA QUALE HA RIVISSUTO LA PROPRIA VITA IN SCENA TEATRALE QUALE SORELLA DI MONTEVERGINE, ED ANCHE A S. RITA DA CASCIA,PROPOSTA TEATRALE DI MERITEVOLE SUCCESSO.

HA PARTECIPATO CON SUCCESSO CLASSIFICANDOSI AI PRIMI POSTI AL PREMIO NAZIONALE COLAPESCE. RICEVE ANCHE IL “PREMIO SPECIALE ALLA SICILIANITA’” ED IL PREMIO “BRAVO CITTA’ DI MESSINA”. SI CLASSIFICA AL TERZO POSTO AL PREMIO NAZIONALE “BENIAMINO JOPPOLO”.

“PITTURA E POESIA EMOZIONI IN ARMONIA”, “ARTE PER TELETHON”,”ARTE MARE”, “POETI SOTTO LE STELLE”, “IL SABATO DEL VILLAGGIO” “PREMIO NAZIONALE ROSARIO PICCOLO” “I SENTIERI DELLO SPIRITO””PREMIO NAZIONALE “SOTTO L’EGIDA DELL’AMORE” DOVE LE VIENE CONFERITO IL TERZO POSTO, “ARTEINCENTRO” ED ALTRE MANIFESTAZIONI LA HANNO VISTA SEMPRE PARTECIPE E MENZIONATA.

NEL 2005 HA PUBBLICATO UNA SILLOGE DI POESIE RICEVENDO LODEVOLI CONSENSI DAL TITOLO “PENSIERI IN FUGA” EDITRICE IL GABBIANO.

DI PROSSIMA STAMPA LA SILLOGE SUL MARE “MERAVIGLIOSO IMMENSO MARE” DOVE RIVOLGE PENSIERI AFFETTUOSI AL MARE DELLA SUA CITTA’. INOLTRE HA IN CANTIERE UN ROMANZO AUTOBIOGRAFICO “DOUBLE FACE GEMELLI SI NASCE PATCHWORK DI UNA FAMIGLIA NUMEROSA” SUL SUO STATO DI GEMELLA MONOVULARE E SULLA SUA MERAVIGLIOSA FAMIGLIA DI ORIGINE.

AMA ANCHE IL TEATRO A CUI DEDICA PARTE DEL SUO TEMPO LIBERO CIMENTANDOSI IN SPETTACOLI DI LODEVOLE IMPEGNO SIA IN LINGUA CHE IN DIALETTO SICILIANO IN VARI TEATRI DELLA CITTA’ E DELLA PROVINCIA DI MESSINA. VICINA AL MONDO DELL’ARTIGIANATO ORGANIZZA MOSTRE NELLA SUA CITTA’ METTENDO IN EVIDENZA L’ARTIGIANATO HOBBISTICO CHE RACCOGLIE CENTINAIA DI APPASSIONATI. SENTENDOLO COME COMPLETAMENTO DEL PROPRIO ANIMO HA SEGUITO CORSI DI DECOUPAGE E PITTURA CHE HA RIPRESO DOPO ANNI DI STASI.

HA ORGANIZZATO CON SUCCESSO CAFFE’ LETTERARI CON LA FORMULA “INSIEME SI VA LONTANO” CON LA PARTECIPAZIONE DI UN FOLTO NUMERO DI ARTISTI MESSINESI SIA POETI, PITTORI, SCULTORI,ARTIGIANI E RICEVENDO LODEVOLI CONSENSI.

HA ORGANIZZATO INOLTRE PREMI INTERNAZIONALI (PREMIO INTERNAZIONALE FIERA DI MESSINA) E SPESSO HA FATTO PARTE DI GIURIE DI PREMI NAZIONALI (IL PILONE D’ORO-PREMIO LETTERARIO ELIO VITTORINI).

HA ORGANIZZATO NOTTE DELLA CULTURA PRESSO LA FIERA DI MESSINA.

HA ORGANIZZATO CON SUCCESSO ESTEMPORANEE DI PITTURA CON PREMIAZIONE.

HA ORGANIZZATO COLLETTIVE DI PITTURA.

RICEVENDO CONSENSI SIA DI ARTISTI CHE DI PUBBLICO.

IN ATTO PRESIDENTE DELLA ASSOCIAZIONE ARTISTICO-SOCIO-CULTURALE “ACCADEMIA CITTA’ DI MESSINA” RINNOVATA DOPO ALCUNI ANNI DI PAUSA.

ALL’ASSOCIAZIONISMO DEDICA MOLTO DEL PROPRIO TEMPO LIBERO CREDENDOLO UN MODO PER APPROCCIARSI CON GLI ALTRI E SOPRATTUTTO PER DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO SOCIALE VOLONTARIO.

SI DEDICA INOLTRE A RECENSIRE POETI, PITTORI E SCRITTORI A CUI ELLA E’ PARTICOLARMENTE VICINA.

HANNO SCRITTO DI LEI:

MARIA FRONCILLO NICOSIA EDITRICE “IL GABBIANO”, “GAZZETTA DEL SUD”, “EDITORIALE CENTONOVE”, IL GIORNALISTA GAETANO RIZZONERVO, ILGIORNALISTA GAETANO CATALANO, IL POETA VITTORIO MORELLO, IL POETA DEMETRIO ZUMBO, EDITRICE “PELORO 2000”.

UNA SUA POESIA “MARE IN FESTA” E’ STATA ANCHE MUSICATA E CANTATA DA UN GRUPPO FOLKLORICO FAMOSO DI MESSINA.

ALCUNE SUE POESIE SONO STATE PUBBLICATE IN ANTOLOGIE POETICHE:

PREMIO INTERNAZIONALE COLAPESCE, PREMIO NAZIONALE ”SOTTO L’EGIDA DELL’AMORE”,PREMIO NAZIONALE “BENIAMINO JOPPOLO”, SCUOLA POETICA SEZIONE SICILIA ”UNA POESIA PER L’ABBRUZZO”,”A MADRE TERESA DI CALCUTTA”.

LUltim Sopar Dali

- di Rachele Gerace -

Per il percorso mensile di riflessione spirituale attraverso l’arte che Monsignor Letterio Gulletta ha presentato giovedì 5 maggio nella Chiesa di S. Francesco di Paola, l’opera scelta è stata Il sacramento dell’ultima cena di Salvador Dalì, un artista inusuale, apparentemente scomposto e ritenuto da molti blasfemo. Il pittore surrealista nelle sue opere sceglie di lavorare sulle emersioni dell’inconscio, grazie anche all’influenza di due grandi conosciuti personalmente: Sigmund Freud e il gesuita Teilhard De Chardin. Artista complesso, ossessionato dalla geometria dei numeri che nelle sue opere diventano cifra di ricerca delle proporzioni, secondo la regola aurea. Parlando di fede, afferma chiaramente di non credere all’esistenza di Dio e i toni in dissolvenza, il dire e non dire contenuto nelle sue opere sono il segno, più che di un blasfemismo ostentato, di una finitezza tipica dell’umano che solo nella dissolvenza dell’inconscio può vedere realizzate in un unicum le categorie degli opposti.

Il sacramento dell’ultima cena, nome dato al dipinto dal direttore della National Gallery of Art di Washington, nasce nel 1955 come tentativo di Dalì, di destrutturare L’ultima cena di Leonardo, proponendone una versione prodotta dall’impatto dell’inconscio con la realtà.

Il paesaggio che fa da sfondo alla scena è quello che egli vede dalla finestra di casa sua, la baia di Port Lligat, in Spagna: non si riconosce un cenacolo, ma una mensa immensa e curatissima che ospita però solo un bicchiere di vino i cui riflessi si estendono per tutta la lunghezza della tavola e una pagnotta spezzata, a disposizione di tutti e di nessuno, che diventa prossimità dell’osservatore. Tutt’intorno i dodici apostoli, immersi nel mistero e al centro Cristo, che emerge dal mare con sembianze particolari: i tratti del volto, infatti, sono quelli di Gala, la donna amata dal pittore presente in diverse sue opere. Tra Cristo e il cielo vi è il riferimento di un altro corpo glorioso con braccia allargate e tese, un Cristo senza volto che trasfigura se stesso per salvare l’umanità rigenerata a vita nuova.

L’intera esperienza, irradiata dalla luce dell’alba, premessa di un giorno nuovo, si compie in una struttura solida, rigorosa e perfetta, un dodecaedro inscrivibile in una sfera, che rappresenta la perfezione cosmica, l’armonia dei cieli.

Il ricco simbolismo che emerge da questo dipinto può essere percepito solamente da uno spirito orante, con la capacità di trasfigurarlo in una teologia della salvezza.

 

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