Senso dell’Itinerario/Assaporarne i colori, i profumi nella citta’ perla del cioccolato e del Barocco e patrimonio dell’Umanita’………scoprire piante ornamentali rare e apprezzare l’importanza del vivere immersi nel verde….comprendere come la natura sia essenza e non parte di noi….
I migliori espositori del panorama florovivaistico italiano ed internazionale vi aspettano al Flower Show di Modica.
Modica dal giugno del 2002 è stata dichiarata, assieme agli altri comuni del Val di Noto, dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, per il suo tardo barocco, frutto della ricostruzione post-terremoto del 1693, ma anche per la sua diffusa stratificazione storica e culturale.
Un riconoscimento, quello del Val di Noto e di Modica, unico al mondo: si tratta infatti del sito più ampio e diffuso sul territorio mondiale mai riconosciuto dall’Unesco; un primato nel quale spiccano i due grandi monumenti barocchi della città: la Chiesa Madre di San Giorgio e la Cattedrale di San Pietro.
Ma Modica è anche la città delle “cento chiese”, dei tesori artistici nascosti, dell’”Ercole di Cafeo”, famosa statuetta greca in bronzo risalente al VII° secolo A.C. e custodita nel Museo cittadino, dell’antico tempio bizantino e dell’area archeologica di Cava d’Ispica, la seconda più estesa d’Europa dopo quella ateniese.
Un mix irresistibile di cultura, storia e tradizione che, attraverso le dominazioni fenicie, greche, romane, arabe e poi lungo la straordinaria storia della Contea di Modica, e le cui vestigia sono conservate nell’imponente Castello che sovrasta la città, ha fatto di quest’angolo di Sicilia la sintesi della storia del mondo occidentale.
L’ Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito…W. Goethe.. Viaggio in Italia
Se Modica è un simbolo internazionale di eccellenza, lo deve, oltre al barocco ed all’Unesco, anche ad un prodotto della sua tradizione dolciaria famoso in tutto il mondo: il cioccolato modicano. Qui nell’estremo sud est siciliano viene lavorato ancora oggi il cioccolato alla maniera degli Aztechi, utilizzando solo zucchero e pasta di cacao, e procedendo con una fusione a freddo identica alla tecnica che gli indigeni messicani, in epoca precolombiana, utilizzavano per quello che veniva definito “il cibo degli dei”. Al naturale o al peperoncino, aromatizzata o mista agli agrumi, il cioccolato modicano è un “must” dell’eccellenza gastronomica italiana ed il migliore ambasciatore della città nel mondo.
Ecomuseo….. In passato le cucine dei numerosi monasteri delle citta’ sono stati i preziosi luoghi dove si sono tramandate le ricette di una ricchissima tradizione gastronomica che ha trovato nell’arte del cioccolato mischiato a tutti prodotti made in sicily la sua punta di diamante..Ecco che da questa raccolta di memorie storiche nasce L’ECOMUSEO, che non è solo oggetti e pezzi di storia, ma è testimonianza di partecipazione della collettivita’ al recupero storico di pezzi di vita, paesaggi racchiusi in progetti didattici, esperimenti collettivi di attivita’ del passato attraverso la rievocazione orale e manuale.. ogni oggetto luogo e arte racconta un bene che vuol essere messo al servizio della collettivita’ locale e dei visitatori .. l’ecomuseo è un territorio dai confini incerti e appartiene alla comunita’ che ci vive. Un patto tra il territorio e la comunita’ che si prende cura della sua memoria, dei suoi spazi e del suo vissuto. Arti, mestieri, cibo e poesia, Modica racchiudeva nella sua natura l’essenza della storia e della cultura e cosi’ è nata l’idea di costituire un viaggio nei tempi in "Mùrika,racconti di pietra”…
Tipici di Modica sono questi deliziosi dolcetti siciliani che a prima vista sembrano farciti di cioccolato , in realta’ nessuno si immaginerebbe che l’ingrediente nascosto all’interno e sapientemente mischiato sia macinato di carne !
Le ‘ mpanatigghie introdotte in Sicilia durante la dominazione spagnola, utilizzate dagli eserciti del medioevo come scorte durevoli durante le lunghe battaglie, derivano dal termine empanadas che denota come l’uso della combinazione carne macinata/cioccolato non sia raro nella gastronomia spagnola. All’inizio venivano usate carni di selvaggina ma col passare del tempo furono sostituite dal controfiletto di manzo o vitello.. dietro a questa ricetta c’ è una storia singolare….Si racconta che in tempo di quaresima , quando i preti non potevano mangiare la carne le suore le nascondevano all’interno di questi biscotti..ne racconta anche il grande scrittore Leonardo Sciascia che per la loro capacita’ di lunga conservazione, li chiama “ Biscotti da viaggio”….
“Nella barocchissima Modica, un anno fa nasceva il Museo del Cioccolato, per comprenderlo prima di gustarlo…al suo interno, pannelli, arnesi e utensili vari usati nella preziosissima lavorazione del cioccolato, secondo l’antica ricetta Azteca , lavorando a freddo zucchero e pasta di Cacao….Raccontare di un luogo attraverso le sue tradizioni e far rivivere l’evoluzione tecnica nei secoli della lavorazione del prezioso alimento, ci spinge a comprendere come il Museo sia stato allestito nel Palazzo della Cultura in cui sono custoditi tesori come l’Ercole di Modica o la mostra sul Nobel Salvatore Quasimodo . un itinerario che ci mostra come archeologia, poesia e cultura del palato possano convivere e amalgamarsi..
Visite: Corso Umberto I, 149 | Palazzo della Cultura – Modica orario continuato 10/20
Tour Sabato 19 Marzo 2016... Partenza ore 8 e ripartenza ore 20…circa..
Partenza da Messina con sosta presso area attrezzata per colazione offerta dall’organizzazione con prodotti tipici messinesi.
Arrivo A Modica e visita del centro storico con i laboratori artigianali del cioccolato e Museo della Cioccolata…
Sosta per pranzo libero…. E nel pomeriggio visita alla Mostra Florovivaistica “ FLower Show”.
In tarda serata rientro per Messina.
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