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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania.  Sant'Agata alle 11, 19, come precisa il cronista, fa ritorno in Cattedrale, dopo giornate di intensa devozione....tonnellate di cera e oro e oboli  e fiori a mai finire....una processione dei politici che contano e ci tengono ad essere presenti in un'occasione come questa, in visita presso il vescovo...

Preghiere e fanatismi....palloncini a forma di delfino o raffiguranti personaggi di Walt Disney, mostre d arte sul tema Sant'Agata, calia e crespelle al miele, balconi prenotati da mesi da amici e parenti o da turisti stranieri, per affacciarsi sulla folla dei devoti e per pregare Sant Agata. "Anch io sono catanese e voglio stare vicino a Sant Agata!"Esclama Giusy Giacone, imprenditrice trentenne...

Catania non sarebbe Catania senza questa festa che in Italia e' senza dubbio la piu spettacolare e la piu sentita dal popolo dei fedeli.Se gli italiani fossero così uniti, come alla festa di questa Santa Bambina patrona di Catania, recitava un pensiero di un catanese su facebook, oggi, se fossero tutti  così compostamente raccolti, così compatti, così attenti, così solerti, così impegnati, così organizzati , come i devoti della Santa, sicuramente avremmo un' Italia migliore.

Oggi, dai brillanti giornalisti Di Stefano e Valente  Lucio di Mauro, per Telecolor e Antenna Sicilia e da Universal Radio, la diretta TV, della festa religiosa più importante e seguita in Sicilia e nel cuore antico del Mediterraneo, continua con la professionalità  di sempre ma con vera ed  intensa  commozione e devozione.

Servo per due Filippo Manzini

 

SERVO PER DUE - Favino D0B3830Fabio Lovino

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Carnevale con Carlo Goldoni, alla grande, al Teatro Vittorio con registi di elevato spessore, tra ilo classico ed il moderno. Una riflessione diversa su un classico del teatro. “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, diventa “Servo per due” (One Man, Two Guvnors) nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean, riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder. Al Vittorio Emanuele da martedì 9 febbraio sino a giovedì 11 febbraio, con repliche martedì e mercoledì alle 21 e giovedì alle 17.30, in scena “Servo per due”, regia di  Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Una commedia comica con attori che cadono dalle scale, sbattono le porte, fanno battute a doppio senso e interagiscono col pubblico, la musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”, composta da 4 elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo che sino ad ora ha riscosso grande successo ad ogni replica.

Uno spettacolo frutto dell’incontro tra l’attore Pierfrancesco Favino e Marco Balsamo, desiderio comune era quello di realizzare un classico rivisitato in chiave moderna cui partecipassero gli attori del Gruppo Danny Rose. Le sinergie aumentarono perché nel progetto fu coinvolta anche la Compagnia Gli Ipocriti che, partendo dallo stesso intento aveva preventivato di realizzare una nuova produzione. Si decise di mettere in scena “One Man, Two Guvnors” di Richard Bean tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni allestito al National Theatre di Londra con considerevole successo. Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli avrebbero curato la regia nonché la traduzione e l’adattamento del testo insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder.

La storia di Pippo, moderno Arlecchino che, depresso, senza soldi e affamato, vaga per la Rimini degli anni ’30 in cerca di una soluzione ai suoi problemi. La trova in Rocco, ambiguo personaggio giunto in città per concludere un affare con Bartolo, padre della sua promessa sposa, la dolce e un poco svampita Clarice. Pippo diventa così il servitore di Rocco, ma ben presto comincia a dispensare i suoi servigi anche ad un secondo padrone, Ludovico. I due padroni ignorano l’esistenza l’uno dell’altro ma, in realtà, si conoscono molto bene e Pippo, servo ingordo e pasticcione, inizia a confondersi e a combinar guai. La vicenda si complica perché la dolce Clarice, in verità, ama ricambiata l’estroso Amerigo e anche al buon Pippo l’amore inizia a far girare la testa, incarnato dalla seducente Zaira. Missive scambiate, ricevute mangiate, bottiglie di vino consegnate per sbaglio: essere il servitore di due padroni è davvero difficile. Ci si mettono anche i camerieri Alfredo e Gennaro a combinarne delle belle e confondere il povero Pippo ancor di più. Quando il sogno d’amore di Clarice e Amerigo sembra definitivamente infranto, nonostante l’impegno dell’avvocato Altero e dell’amico Livio, e anche le vite di Rocco e Ludovico appaiono giunte all’inevitabile bivio, si svelano gli inganni e pure i malintesi.

Personaggi in o.    e             interpreti

Altero - Bartolo                      Diego Ribon

Zaira                                       Anna Ferzetti

Livio                                       Pierluigi Cicchetti

Bartolo - Altero                      BrunoArmando

Clarice                                    Eleonora Russo

Amerigo                                  Luciano Scarpa

Pippo                                      Pierfrancesco Favino

Rocco/Rachele                       Fabrizia Sacchi

Tassista – Barista - Guardia    GianlucaBazzoli

Ludovico                                Thomas Trabacchi

Gennaro                                 Totò Onnis

Alfredo                                   Paolo Sassanelli

La Iolanda                              MaritNissen

Il gruppo Musica da Ripostiglio esegue le musiche dal vivo ed è composto da:

Luca Pirozzi - chitarra, voce e banjo              Luca Giacomelli – chitarra e voce

Raffaele Toninelli – contrabbasso e voce      Emanuele Pellegrini – percussioni e voce

Lo spettacolo è in due atti e ha una durata complessiva di 2 h e 45 minuti compreso intervallo. 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. La festa di sant'Agata  è  al suo terzo giorno di festeggiamenti dei devoti. Fedeli da tutto il mondo accorrono per pregare la Santa  dei miracoli. Vip e supervip e campioni internazionali come Andrea Lo Cicero, rugbista già a Parigi, saranno presenti, come tutti gli anni, per pregare la Santa protettrice della città  di Catania. Una festa corale, partecipata da tutte le persone di ogni fascia d età. Una festa tra il sacro ed il profano, certamente,  come tutte le feste popolari  ma che nei catanesi ha radici profonde.

Una coralità  accesa e una forte compenetrazione  nella vita della Santa.

 

Ogni anno sono centinaua le manifestazioni, gli eventi d arte, i libri , la letteratura che sposano questo evento religioso che coinvolge tutta la città  ed i paesi etnei, con una devozione  profonda che non ha uguali, in Sicilia, fatta eccezione per la Madonna della Lettera a Messina.

Oggi, la Santa va a passeggio in via San Giuliano. La seguiremo ogni giorno, passo passo, tra chili di cera sparsa  per l'asfalto di una metropoli, la Milano del Sud che, oltre ad essere una brillante città  dalla spiccata capacità  imprenditoriale, crede nei valori della fede e trae esempio dalla vita  della  santa per  credere ancora in un percorso di vita eticamente sostenibile.

 

 

 

 

 

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amleto ph Elisabetta Saija

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

In Italia da Messina.Una lettura fedele dell’opera shakespeariana l’Amleto proposto da Ninni Bruschetta, «fedele – puntualizza il regista – nella misura in cui la fedeltà prevede un margine, sia pur impercettibile, di tradimento. Del resto tradire un testo significa anche tramandarlo, cioè, nel caso del teatro, renderlo leggibile ad un pubblico moderno». Produzione del Teatro di Messina, dopo aver debuttato lo scorso anno, lo spettacolo si prepara ora ad affrontare una tournèe che prenderà il via dal Teatro Manzoni di Monza il 2 febbraio e proseguirà al Teatro Comunale Carlo Rossi di Casal Pusterlengo il 5 febbraio, al Teatro Sociale di Brescia l’8 e il 9 febbraio, al Teatro Menotti di Milano dall’11 al 20 Febbraio. Al Vittorio Emanuele dal 26 al 28 febbraio lo spettacolo concluderà allo Stabile di Catania (Teatro Verga), la tournée, con repliche il 12 e il 13 marzo.

Amleto di William Shakespeare

Regia di Ninni Bruschetta

produzione Teatro di Messina

con

Angelo Campolo (Amleto)

Antonio Alveario (Polonio)

Celeste Gugliandolo (Ofelia)

Maria Sole Mansutti (Gertrude)

Emmanuele Aita (Claudio)

Giovanni Boncoddo (il fantasma)

Maurizio Puglisi (il becchino)

Lelio Naccari (Valtemand – Fortebraccio), Simone Corso (Marcello), Francesco Natoli (Orazio), Dario Delfino (Rosencranzt), Diego Delfino (Guildestern), Fabrizia Salibra (attrice regina), Luca D’Arrigo (1° attore prete), StefanoCutrupi (Bernardo), Ivan Bertolami (Laerte), Michele Falica (Francisco – Osric) e con Riccardo Morganti

Scene Mariella Bellantone

Costumi Cinzia Preitano

Luci Renzo Di Chio

Musiche di Tony Canto, eseguite dal vivo da Tony Canto e Gianluca Scorziello

 

La ripresa dello spettacolo, frutto di un profondo studio condotto da Ninni Bruschetta sull'opera Shakespeariana, si inserisce nella cornice del 400° anniversario della morte del drammaturgo inglese (1616 – 2016). Una figura archetipica l’Amleto proposto dal regista, direttore artistico della Prosa del teatro di Messina, ma al contempo un uomo delineato nella sua modernità, rappresentante di una crisi, consapevole di una caduta spirituale che gli fa scegliere di abbandonare quel Paradiso Terrestre nel quale aveva trovato rifugio, per diventare semplicemente un uomo. Amleto, nella trascrizione scenica di Bruschetta, che sceglie di costruire la sua drammaturgia sulla traduzione di Alessandro Serpieri, è l’uomo, nella sua complessa e imperfetta natura. Non dai tratti cupi e torbidi, ma uomo vivo, vitale, attivo, che sceglie e per cui il dubbio rappresenta solo un passaggio obbligato con cui confrontarsi, perfettamente incarnato nella sua sete di conoscenza e verità, dall’attore Angelo Campolo. «Probabilmente sceglie la cosa sbagliata – precisa Bruschetta – ma sceglie e si rifugia nella purezza dell’azione». La lettura, suggestiva, offre un’ulteriore occasione per continuare a riflettere su grandi temi dal valore universale: vita e morte, verità e menzogna, desiderio di giustizia e vendetta, sul ruolo del caso, sul potere reale o illusorio della volontà. A sottolineare l’atemporalità dei temi messi in campo i costumi di Cinzia Preitano che si caratterizzano per la cura dei dettagli e l’essenzialità delle silhouette, ad enfatizzare movimenti ed intenzioni dei personaggi che si muovono nello spazio scenico immaginato da Mariella Bellantone. Le musiche originali di Toni Canto sono eseguite dal vivo dallo stesso autore e da Gianluca Sanzariello.

croce

Rosario Fodale e i soci tutti dell'Associazione Culturale MessinaWeb.e si uniscono al dolore del Presidente dell’Assemblea Regionale dell’on.le Giovanni Ardizzone , dei familiari tutti, per la perdita del padre Giuseppe.

I funerali saranno celebrati alle 15.30 domani 3 febbraio nella chiesa di San Giovanni Battista a Larderia inferiore.

Messina 2/02/2016

 

 Carmelo Maimone

- La Redazione -

 

Il Museo Etnostorico di Barcellona Pozzo di Gotto, dedicato al Poeta Nello Cassata, gestito dall’Istituto Europeo di Etnologia “Oikros” con l sue interessanti botteghe di arte e mestieri, con reperti, veri documenti “con valori di civiltà” ospita adesso al suo interno la Pro Loco “Nomos di Manno”, su concessione del dottor Franco Cassata.

La cerimonia di presentazione della nuova “Istituzione” della città di Barcellona Pozzo di Gotto, aveva luogo nel Villino Liberty su iniziativa del designato Presidente Carmelo Maimone, docente del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace, che salutava gli ospiti ed esprimeva la più alta considerazione nei confronti della Pro Loco Manganaro, cui si pregiava averne fatto parte e si dichiarava pronto a superare le eventuali difficoltà operative, grazie alla certa e significativa collaborazione del consiglio direttivo, al fine di realizzare quanto espresso nello statuto e cioè la valorizzazione delle risorse naturali, culturali, storiche, con iniziative di valore turistico, sportivo del Comprensorio di Barcellona con Pozzo di Gotto. Non sono mancati nell’occasione gli auspici da parte del Rettore Onorario del suddetto Centro e Presidente dei Co.B-GE Professor Domenico Venuti e del Rettore Emerito Professor Don Biagio Amata già Preside dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.

Tra le personalità presenti  ufficialmente il delegato per Barcellona Pozzo di Gotto dell’Associazione Nazionale d’Arma riconosciuta dal Ministero della Difesa “Il Fante” conte Angelo Molino della Torre, nominato in questi giorni Presidente della Consulta Reale Siciliana. Il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto dottor Roberto Materia esprimeva il suo compiacimento per la brillante iniziativa dei suoi concittadini pronti a dare importanti apporti per lo sviluppo socio culturale della città, con la nuova istituzione “Nomos di Manno”, che si aggiunge alla precedente. Dichiarava che l’amministrazione sarà lieta di contribuire al relativo apporto logistico verso tutte le associazioni presenti nel territorio, per un incisivo impegno nella cultura e nella relativa valorizzazione, tutela e fruizione del patrimonio culturale, anche considerato l’ultimo apporto di reperti di valore ritrovati nel Comprensorio. Aggiungeva che così operando si darà possibilità concrete di crescita culturale alle nuove generazioni, mentre si contribuirà a sviluppare sempre più e sempre meglio il turismo necessario per il progresso economico e sociale della città del Lungano.

Messinaweb.eu si congratula con il docente Carmelo Maimone e augura ogni successo all’iniziativa mentre ricorda che la valorizzazione del territorio di Barcellona con l’antica Pozzo di Gotto ricca di particolari vie legate ai valori risorgimentali e patriottici, potrà determinare considerata la presenza dell’Associazione Nazionale del Fante in via Risorgimento, elementi importanti che sicuramente saranno considerati dalla nuova Pro Loco.

 

(nella foto - Presidente Carmelo Maimone)

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preparazione del FORNELLO per la distruzione dell ordigno che viene interrato per limitare le schegge

 

Concluse con successo alle 17.13 le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico di fabbricazione americana, rinvenuto nel centro storico di Palermo e fatto brillare in un luogo sicuro. Le operazioni di evacuazione della popolazione erano cominciate alle 06 di questa mattina. Grazie ad una speciale struttura di contenimento, costruita nei giorni scorsi dagli specialisti del 4° Reggimento Genio Guastatori, il numero di persone che questa mattina ha dovuto lasciare la propria abitazione si è limitato a 3200. L’ordigno, progettato per distruggere installazioni e sistemi viari, pesava 600 libbre, ovvero 272 kg, ed al suo interno era caricato con esplosivo ad alto potenziale.

Le fasi di neutralizzazione della bomba sul luogo in cui è stata rinvenuta sono durate circa 2 ore; successivamente l'ordigno inertizzato è stato trasportato nella cava di Pian dell'Occhio, dove gli artificieri dell'Esercito, nel pomeriggio, l’hanno fatta brillare distruggendola in sicurezza.

Sono oltre 2.100 gli interventi di bonifica di residuati bellici che i militari dell’Esercito italiano hanno portato a termine nel 2015 in tutto il territorio nazionale. 

Magg. Francesco Diati

Ufficiale addetto alla Pubblica Informazione (PIO)

4° Reggimento Genio Guastatori

Corso Calatafimi 1000/A

90129 PALERMO

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