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20150926 121241-La redazione -

Nella mistica chiesetta dedicata a San Giorgio di Castell’Umberto, benedetta dai Pontefici e visitata da S.E. il  Cardinale Mario Francesco Pondedda dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e Presidente del Tribunale Ecclesiastico della Sacra Ruota , i volontari dei CO.B-GE hanno pregato con fervore, perché in essa hanno trovato nella massima semplicità un gran senso di pace.20150926 121301

A Celebrare la funzione Eucaristica era Mons Antonio Cipriani Maggiore e Consigliere spirituale dei CO.B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale che ricordava i significativi momenti vissuti dall’associazione nel volontariato. Il Prof Domenico Venuti Presidente Generale dei CO.B-GE e Presidente del relativo Centro Europeo di Studi Universitari di Pace porgeva il saluto del proprio Rettore Emerito Prof Don Biagio Amata, già Preside Decanus dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e si soffermava sui principi condivisi della Conferenza Mondiale dei Premi Nobel per la Pace e alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, considerando i valori di libertà espressi prima da Papa Benedetto XVI ed oggi nel suo viaggio negli Stati Uniti d’America da Papa Francesco. Il Prof Venuti si soffermava sui gravi problemi dell’Immigrazione chiedendo a gran voce l’apporto dell’Unione Europea, sul problema del clima, sui necessari interventi per il turismo considerando la Giornata mondiale del Turismo,, sul patrimonio culturale 20150926 121350considerato dall’UNESCO, vera riccvhezza dell’uomo, fondamentale per il superamento del problema disoccupazione sia in Sicilia che nel territorio nazionale. A conclusione esprimeva vivo apprezzamento nei confronti della Benemerita Arma dei Carabinieri sempre pronta al sacrificio per il rispetto della legalità. Rivolgendo una preghiera a San Giorgio così, come ripetuto nel pellegrinaggio all’altare alle tre verginelle che è seguito subito dopo , chiedeva con la partecipazione dei fedeli presenti la fine di ogni guerra. A prendere la parola erano subito dopo il Prof Salvatore Mangione Consigliere generale dei CO.B-GE che ricordava il sostegno morale dato dai Corpi Sanitari Internazionali n in particolari momenti di necessità sociale, il Prof Giuseppe Mobilia teneva a considerare l’apporto dei CO.B-GE espresso a livello culturale con ill proprio Centro Europeo di20150926 121417 Studi Universitari Human Reghts of Peace.. Il Comandante Salvatore Garozzo, in considerazione della sua elevata e meritevole operatività nei lavori di polizia svoltii con alta competenza professionale veniva chiamato all’incarico di Ispettore generale volontario dei CO.B-GE. Il Dott. Cuttone da medico e membro dei CO,B-GE concludeva l’incontro con la recita di poesie ricche di profondi significati di fratellanza e pace nel mondo.

Ardizzone1r

 

In riferimento alla richiesta del Movimento 5stelle, si precisa che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, lo scorso 21 gennaio ha ricevuto, nella sede istituzionale di palazzo dei Normanni, il sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Nino Di Matteo, esprimendogli la solidarietà personale e di tutto il Parlamento, a seguito delle minacce ricevute. Nello stesso giorno, il pm Di Matteo è stato audito in Commissione Antimafia, su iniziativa del suo presidente Nello Musumeci.

Il Parlamento siciliano ha quindi già manifestato, nelle forme istituzionali opportune e doverose, la piena solidarietà al magistrato. In questa sede la rinnova, incondizionatamente, mettendo di lato manifestazioni estemporanee, a lui e a tutti coloro che sono in prima linea nel combattere la criminalità organizzata.

Lo scrive in una nota la presidenza dell'Assemblea regionale siciliana.

 

 

PATRICIA DEL MONACO PARIS

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

PRESTIGIACOMO: QUAL è IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SCATURISCONO QUESTE PRODUZIONI PITTORICHE DI PATRICIA DEL MONACO

 

DEL MONACO: Essendo figlia d'arte,  la mia passione ha origine fin dall'infanzia, determinando in me un grande desiderio di scoprire, sperimentare e approfondire le varie tecniche di diverse culture, spingendomi a viaggiare in diverse parti del mondo.  Un insieme di contaminazioni che a poco a poco hanno invaso la mia anima scatenando in me la voglia di esprimermi libera da schemi con un linguaggio istintivo, primordiale che racchiude il codice della mia anima.

 

PRESTIGIACOMO: Di recente, lei è stata con le sue opere all'Expo Universale di Milano 2015, non una semplice mostra ma una vetrina eccellente sul Mondo, una vetrina anche molto difficile da raggiungere anche per gli italiani;

Che sensazioni ha provato nell'essere protagonista di un momento storico epocale che resterà per sempre nella memoria storica negli annali degli Expo Universali del Mondo?

  

DEL MONACO: Per un' artista, poter condividere la propria arte, il proprio pensiero in un contesto multiculturale, è sicuramente un arricchimento interiore.  Essere invitata ad esporre con un ciclo di opere, che tratta di natura, sentimenti, spiritualità, con un titolo significativo come "TABLES OF LIFE", all'interno del Padiglione Cina, in compagnia di artisti provenienti da tutto il Mondo, è una grande opportunità di confronto, di crescita personale e professionale, considerando questa meravigliosa vetrina Internazionale, un punto di partenza dal quale attingere nuovi spunti e nuove idee per migliorarsi.

 

PRESTIGIACOMO: Ora lei si presenta a Parigi , dopo Milano, e dopo la sua straordinaria mostra nel tempio sacro dell'arte, fondato da Renoir, il noto Grand Palais, e scala ancora una volta le difficili vette del panorama dell'arte di Parigi che è internazionale, con una galleria del Sol Levante, direi, o quasi... che sensazioni prova e che aspettative avverte da questa seconda esperienza parigina che intraprenderà nel periodo pre-natalizio a Parigi, con una mostra in permanenza.

 

DEL MONACO: Tornare ad esporre a Parigi è sempre una grande emozione. "PARIS MON AMOUR" è il titolo di questa meravigliosa avventura Parigina, in  uno stile retrò, come in una vecchia cartolina, sono raffigurate le mie "Femmes fatal" che ricordano quella bellezza e quel fascino intramontabile dei mitici anni 30'. Un ciclo di opere dedicato alle donne, con una chiave di lettura ironica e divertente,  "autoironica" , come dire: non prendiamoci troppo seriamente!

Le opere rimarranno in permanenza a Parigi, presso una galleria Internazionale, e successivamente  esposte a Londra.

 

PRESTIGIACOMO: i suoi quadri di Parigi sono diversi da quelli dell'Expo; come ha inteso avvicinarsi al gusto orientale, considerato che la gallerista  è una coreana, ed all 'esigente gusto francese?

 

DEL MONACO: Da sempre il mio stile  fa riferimento alle diverse culture, fra queste anche a quella orientale, come nel ciclo di opere  intitolato "TABLES OF LIFE" esposto all'Expo Universale, nel ciclo di opere intitolato "IL GIARDINO DELLA RINASCITA", esposto nel 2014 presso il Complesso Museale del Vittoriano di Roma, così come nel ciclo dedicato alle Donne iniziato nel 2011, esposto alla Biennale di Venezia, nella città di New York e dal 25 Novembre 2015, nella splendida Capitale Europea dell'Arte Contemporanea.

PRESTIGIACOMO: Quali sono i suoi desideri e le sue aspirazioni?

Ci sarà inoltre un cambiamento di rotta nel suo stile nel suo genere o continuerà a percorrere questa stessa fortunata strada che le ha fatto conquistare successi di pubblico e di critica?

 

DEL MONACO: Sicuramente nella mia arte, è iniziato un processo evolutivo che trova spazio ed espressione in una sintesi, quasi fisiologica del tratto, rafforzando e consolidando il mio stile e la mia libertà di espressione. Il mio desiderio più grande, è quello di continuare a far conoscere la mia arte, riuscendo ad esporre le mie opere nel resto del Mondo, mantenendo la mia identità, con il mio stile  riconoscibile, come un codice di appartenenza, il mio.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Per quaranta minuti ha occupato la scena parlando direttamente ai giovani che hanno riempito la piazza IX Aprile. Alessandro D’Avenia autore di “Ciò che inferno non è” (Mondadori, 2014) si è soffermato sulla bellezza e sulla forza dell’essere adolescente partendo da una riflessione sui muri. “Pensando ai muri che hanno caratterizzato la mia vita ne ho segnati due: i muri della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, caratteristica perché non ha il tetto. Unione tra cielo e terra simbolo di una bellezza ferita che può essere però il simbolo di un rilancio. Il secondo muro è molto più sottile ed è quello che si forma nelle nostre teste”.

Lo Bello DArrigo XX Faraone Ferrara- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Che cosa possono fare le istituzioni sull’occupazione giovanile? Si apre con questo interrogativo, in una gremita terrazza dell’hotel Metropole, l’incontro con Davide Faraone, sottosegretario alla Pubblica istruzione, Ivan Lo Bello, presidente Unioncamere, per presentare il libro di Giacomo D’Arrigo “Città e nuove generazioni. Il futuro dell’Europa” (Carroccio, 2015). L’appuntamento è stato moderato dal giornalista Stefano Cappellini. Un libro che racconta in chiave ottimista e realista come sono stati usati tanti fondi europei per cercare di creare lavoro. È un racconto di esperienze, che dimostra quanta voglia ci sia nei giovani di tornare ad essere imprenditori. Oggi si apre un nuovo modello di azienda con le startup. Sono 3578 quelle sorte in Italia, con una differenza tra il Nord e il Sud del paese. Si pensi che la sola Lombardia ne assorbe quanto tutto il Sud messo insieme. Ci sono due punti sui quali secondo l’autore bisogna puntare, il capitale umano da un lato e la formazione dall’altro.  

Marco Missiroli- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 Si è aperto con Marco Missiroli il secondo appuntamento del contest Taoyouth, nato dalla sinergia tra Taobuk e la Scuola Superiore di Catania, l’Associazione Alumni Scuola Superiore di Catania con la collaborazione della Rete Italiana degli allievi delle scuole e degli istituti di studi superiori universitari e CriticaLetteraria. Il libro al centro dell’incontro è “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli, 2015) introdotto da Francesco Musolino. Il quinto romanzo di Missiroli è un percorso di educazione letteraria in cui il protagonista, Libero Marsell stana la propria educazione sentimentale. Entra adolescente ed esce uomo in un percorso segnato dall’incontro con tante donne che non vengono mai viste come meri oggetti sessuali, ma come donne forti, intriganti e misteriose. Atti osceni è un libro che resiste alla tentazione e questa è la vera oscenità.  

Di Matteo

- di Maria Teresa  Prestigiacomo -

Nino Di Matteo e Salvo Palazzolo con il libro, “Collusi” (Rizzoli, 2015), hanno dato vita a un racconto asciutto per nulla retorico sul rapporto che esiste tra mafiosi e politici, imprenditori e uomini di Stato. Il libro è nato per parlare di quello che di solito non si racconta perché si ha paura. “I mafiosi, racconta Di Matteo che da 20 anni è in prima fila nella lotta alla mafia, hanno sempre operato nel silenzio e nell’indifferenza. L’indifferenza ha ucciso più della mafia. Ha ucciso sacerdoti, prefetti, ufficiali dei carabinieri. Il nostro paese purtroppo non conserva la memoria, basti pensare che quello che è successo in Sicilia non è successo nel resto del mondo. In Italia sta diventando rivoluzionario i fatti. Il silenzio copre tanti sospetti di inquinamento della nostra democrazia che invece devono essere denunciati. Si tratta di sottolineare e dire pubblicamente quello che è stato accertato e che nessuno vuole dire”.

Tahar Ben Jelloun

- di Maria Teresa Prstigiacomo - 

“L’eco di parole che non si perdono nel tempo”, una motivazione che da sola fa capire perché Taobuk ha voluto assegnare a Tahar Ben Jelloun il premio per l’eccellenza letteraria, a lui consegnato dall’assessore alla Cultura Mario D’Agostino, in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Eligio Giardina, principale sostenitore del Festival insieme all’associazione albergatori di Taormina. A Tahar Ben Jelloun è stato conferito dal presidente del Rotary Club di Taormina, Dott. Salvatore Ramella, anche il premio per la pace. L’incontro con l’autore di “E’ questo l’Islam che ci fa paura” (Bompiani, 2015) è stato particolarmente interessante e ricco di spunti, grazie anche alla conduzione del giornalista Andrea Nicastro, raffinato intellettuale ed esperto di politica internazionale. La prima riflessione è stata dedicata ai muri con riferimento al tema scelto dal festival per la quinta edizione: “il muro più terribile non è quello fatto di filo spinato ma è il muro del silenzio, dell’odio e della paura. Un muro invisibile che esiste e che vieta alle persone di vivere in pace”. L’altro punto sul quale ci si è soffermati è stato l’Islam. “L’Islam sta conoscendo adesso il suo medioevo. Il problema dipende dalle sette che leggono il Corano come se fossimo nel VII secolo e non lo rapportato al XXI secolo. Anche io ho paura di questo Islam perché non lo riconosco”.

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