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DSCN1744 rid - di Silvana Paratore -  

Si è svolto sabato 10 gennaio nell’incantevole cornice dell’ex Chiesa SS. Salvatore di Mandanici, un interessante convegno sul tema: “L’olio di oliva e la salute”. L’evento promosso nell’ambito della quinta edizione della tradizionale festa dell’olio, ha registrato la presenza di insigni studiosi e di illustri relatori. Tra essi il dott. Giuseppe Turiano endocrinologi, il dott. Gianluca Di Bella cardiologo, il dott. Giuseppe Mento neurologo ed il critico letterario Sebastiano Mangiameli moderati da Mario Carpo.

Ospite d’eccezione il dott. Antonio Sena delegato Olio Sicilia Orientale

Interessante l’intervento del dott. Mangiameli che dopo una brevissima introduzione storico archeologica dell’ovicoltura con riferimento iniziale ai reperti risalenti al 5000 a.c., si è soffermato sulle tecniche di propaganda e pubblicità sottolineando le costruzioni di natura psicolinguistica, semiotica e iconica negli ultimi 50 anni dell’olio di oliva presentato nelle Reti TV Nazionali. Dopo aver illustrato le tecniche che la pubblicità ha adottato ed adotta per poter affermare e vendere il prodotto “olio di oliva” ha concluso affermando come si sia passati dalla vendita di un prodotto alla vendita di una emozione. Ha suscitato un vivace dibattito il contributo del dott. Antonio Sena che si è soffermato sulla qualità dell’olio di oliva e sui suoi parametri chimici ed organolettici. Incisivo e costante il richiamo al Reg. U.E. 432/2012 il cui obiettivo è quello, ha detto il dott. Sena, di garantire che le indicazioni sulla salute risultino veritiere, chiare, affidabili ed utili ai consumatori. Con riferimento all’olio di oliva, il delegato OSA, ha affermato che le quantità che occorrono all’olio extravergine di oliva per fregiarsi dei Claim “Fonte di Vitamina E (80 mg/kg. di olio) e di “Polifenoli nell’olio extravergine di oliva (5 mg di idrossitirosolo su 20 g. di olio) devono essere evidenziate in etichetta e servono a delineare un olio di alta qualità. Ben si comprende, ha aggiunto come non possono esistere ottimi oli extravergini con prezzo basso in quanto il costo reale per produrre un olio ottimo extravergine di oliva, quest’anno, ha detto, ha superato i 10€ /l. Ha concluso affermando come il consumo di un ottimo extravergine per potersi assicurare la dose giornaliera di polifenoli e di vitamina E , è di 20 ml pari a 4 cucchiai di olio.

Singolare e piacevole la prova pratica per assaggiatori e degustatori esperti olio di oliva, coordinata dall’avv. Silvana Paratore con la guida del dott. Antonio Sena della Scuola Internazionale di Analisi sensoriale e cultura degli alimenti che ha visto 10 volontari tra i presenti nel pubblico, adottare la peculiare tecnica dello “strippaggio” dell’olio volta ad individuare tra quattro campioni in esame, gli oli extravergini di ottima qualità e fattura. Significativi per i riflessi sulla salute, gli interventi dei dott. Giuseppe Turiano, Gianluca Di Bella , Giuseppe Mento che hanno dichiarato come la sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue laddove i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativi con effetti benefici sul sistema cardiovascolare, endocrino , ormonale , neurologico dell’organismo umano.

 

venut  - La Redazione -

 Il Palazzo dei Leoni è stata meta di visitatori entusiasti, provenienti da ogni parte della Sicilia e di numerosi giovani di vari Istituti scolastici cittadini che hanno potuto ammirare la  ricca esposizione di copertine di giornali, anche a colori, del periodo della 1^ Grande Guerra, oltre a reperti d’epoca, tra i quali una significativa Bandiera “ Sabauda”. Questi oggetti, veri beni culturali di richiamo etnoantropologico, venivano concessi per l’occasione dal collezionista “Gaetano Saitta”. La rilevante iniziativa che si apriva alla  presenza di autorità civili e militari,  con un Convegno su “ La Grande Guerra attraverso le copertine dei giornali e negli archivi storici della Provincia”, vedeva gli interventi del Generale Salvatore Rampulla per l’Esercito e del Comandante Distaccamento Marina Militare di Messina C.V.G. Santo Le Grottaglie, del Ch.mo Prof Rosario Battaglia, del Dott. Andrea Nucita della Comunità di Sant’Egidio, del Prof Vincenzo Caruso; che riuscivano a presentare una immagine dell’Italia di quei tempi ponendone in rilievo i rapporti  tra Esercito e Società e la sempre necessaria pace nel mondo.  Il Convegno conclusivo si apriva la mattina dell’8 Gennaio nel Salone degli Specchi con il saluto del Commissario Straordinario Dott. Filippo Romano, del Segretario Generale Avv.Angela Maria Caponetti, della Dirigente Coordinatrice dell’U.d.p. Avv.Anna Maria Tripodo, della Dirigente  Dott.ssa Silvana Sechacheter, del Dott. Giuseppe Previti, apprezzato operatore culturale e sociale della città di Messina, noto per essere stato attento amministratore del Comune la cui etica ha trasparso per il corso del suo mandato di Presidente del Consiglio, ma anche per la particolare sensibilità volta alla riscoperta del patrimonio culturale peloritano, con prestigiose iniziative. Il Dott. Giuseppe Previti nel suo intervento teneva a sottolineare le finalità propositive, formative ed educative porte dalla Mostra figurativa, sulla “ 1^ Guerra Mondiale”, in corso.    Ospite nell’occasione era il Prof Domenico Venuti che interveniva nella qualità di Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale del Fante portando in primis  il saluto del Presidente Nazionale M.d.L. Antonio Beretta  e del “Centro Europeo di Studi Universitari di Pace”, mentre ricordava “La Mobilitazione” Istituto che contribuì a chiamare alle armi oltre 5 milioni di uomini, il 97% degli italiani abili, così come si legge nel diario del Sergente Angelo Roncalli, già fante presso il 73” Reggimento fanteria “ Lombardia e futuro Pontefice Giovanni XXIII. Il Prof Venuti nel ricordare, ai centinaia di  studenti intervenuti con i loro docenti l’importanza di onorare i caduti per amore alla  Patria, concetto necessario in questo periodo di crisi economica, morale  e sociale per i valori che esso esprime, teneva a rilevare  che  le  iniziative come quella odierna sono da porgere in particolare ai giovani anche per i messaggi di Pace che l’Italia può proporre, in linea con l’ONU.  Il Prof Rosario Battaglia docente di Storia contemporanea dell’ Università di Messina e il docente del Liceo Scientifico “ G.Seguenza” Prof Vincenzo Caruso storico e direttore del Museo Storico di Forte  Cavalli nel corso dei loro significativi interventi storico, culturali, visivi , riuscivano a coinvolgere i presenti a considerare “quel periodo di tempo” in una disamina dello sforzo bellico dell’intera Nazione, dando spunti di profonda riflessione sull’Esercito italiano, che proprio in un continuo scambio tra giovani e meno giovani di ogni regione e luogo e di culture diverse, vissuti in momenti tristi e dolorosi nelle trincee riuscivano a creare la comune base di valori nazionali, che oggi possono  e devono volgere sempre più a sentimenti di dialogo tra i popoli e la Pace. A conclusione dell’importante incontro il noto artista Pippo Crea, apprezzato per le sue impeccabili capacità coloristiche, da critici di chiara fama, quali Vittorio Sgarbi, e approfondito cultore delle pitture antonelliane, interveniva presentando la Poetessa Maria Costa, “Tesoro vivente Patrimonio dell’UNESCO”, che declamava delle liriche su tema, tra l’entusiasmo ed il plauso dei presenti  che la invitavano a recitare anche  “ le  Bandiere”.

 

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- di N. Titti Crisafulli -

 

Venerdì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano la Galleria Vittorio Emanuele, di Messina, come per incanto si trasformata in una oasi di bella musica, Per la quarta volta, negli ultimi tre mesi del 2014, Santi Daniele Zuccarello, collaborato questa volta dall’associazione di  Volontariato

“ Stai Con Noi” rappresentata dai Sigg.: Fabio Puglisi, Cristina Rossitto e Marco Bellantone è riuscito a far vivere un pomeriggio incantato nella Galleria anzidetta, purtroppo ancora oggi abbandonata al degrado più assoluto e priva della necessaria illuminazione per valorizzarla. Potremmo definirla un gioiello della città mutilato per incuria. Eppure, nonostante tutto, il pomeriggio del 26, come per magia, in mezzo ad una coreografia semplice fatta da piantine di stelle di Natale di varie sfumature dal bianco al rosso, collocate in modo da delimitare un palco (inesistente) un albero di Natale dai palloncini variopinti, si è esibito un gruppo di quattro giovani musicisti messinesi, tutti bravissimi che nel 2014 si sono riuniti formando il quartetto ”ARYA Quartett”: costituito dal violino di GIOVANNA MORABITO; dall’arpa di ALESSIA PITALÌ; dal corno di EMANUELE GIUNTA e dal fagotto di MAURO LEONARDO.

I primi tre diplomati al conservatorio Corelli di Messina mentre il quarto al conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, i quattro dopo varie esperienze ed esibizioni in cui sono stati molto apprezzati, hanno deciso di unirsi in quartetto e mai decisione fu più indovinata. Presentati dalla giornalista ROSARIA BRANCATO , nel freddo gelido di quel pomeriggio, con grande professionalità (che potrei definire eroica per il grande freddo) ed affiatamento, che è stato molto apprezzato, dal folto pubblico presente, ”l’ARYA Quartett si è esibito suonando brani sia operistici che di musica leggera tutti molto conosciuti e molto applauditi. Hanno spaziato dal Vissi D’arte al Nessun Dorma dal E Lucean Le Stelle di Puccini  all’Habbanera ed Entr’Act dalla Carmen di Bizet,  da Una Furtiva Lacrima dall’Elir D’amore di Donizzetti, a La Donna è Mobile dal Rigoletto e Va pensiero dal Nabucco Donosor di Verdi. E tanti altri brani che venivano canticchiati dal pubblico che seguiva entusiasta l’esibizione. Dopo breve intervallo hanno ripreso le loro esibizioni, trascinando il pubblico tra le colonne sonore di film di grandi successi: La vita è bella, La califfa, Colazione da Tiffany, Romeo e Giulietta, il Padrino, Via col vento, C’era una volta il West, Cinema paradiso e The mission. Per circa due ore hanno deliziato il pubblico con le loro esibizioni ed hanno fatto sognare ai presenti un futuro migliore per la galleria.

- di Rosario Fodale -

Quando Sua Santità Papa Francesco  ha letto l’elenco,  al termine dell’Angelus, la commozione e la gioia ha investito sicuramente tutti i messinesi, ed in particolare tutti quelli come me (Villaggio Unrra) che non lo hanno mai dimenticato.

Congratulazione Eminenza,( per noi sarai sempre padre Franco, così come Vuoi da Noi essere chiamato).

-  di Giovanni ALVARO – Cosimo INFERRERA – Bruno SERGI -

La visita dei Presidenti del Consiglio a Paesi esteri è sempre un’occasione per tentare di far bella figura ben sapendo quale incredibile megafono siano le testate dei media nazionali. E fu così che Monti, quando andò in Cina, si trasformò in ‘piazzista tradito’ perché i cinesi non avevano seguito il suo consiglio di comprare titoli italiani, e non seppe far altro che sentenziare: “avreste fatto un buon affare a comprare i nostri titoli e di certo ci avreste guadagnato”, denunciando la sua indole speculativa lontana dall’economia reale. Renzi invece, in Turchia, ha colto giustamente l’occasione per esaltare il terzo Ponte sul Bosforo ponendo l’accento sul collegamento tra due continenti (“opera di altissimo valore tecnologico per tenere unite Asia ed Europa”) ma, anche lui, con l’occhio rivolto verso le corazzate mediatiche del nostro Paese.

Tutte e due, quindi, dimostrando che il problema Ponte sullo Stretto di Messina non era nelle loro agende. Il primo (il bocconiano Monti), utilizzato per cancellare il corridoio 1 con ‘i compiti a casa’, ha realizzato i voleri della Frau Merkel spaventata che il più famoso dei corridoi europei (quello Berlino-Palermo) potesse creare problemi al sistema portuale della Mitteleuropa, non si pose il problema di verificare se veramente la Cina era interessata al finanziamento dell’opera. Il secondo, per la sua natura un po’ istrionica, si è limitato ad esaltare la realizzazione del terzo Ponte turco, con una frase di circostanza, e ha volutamente ignorato il progetto del Ponte di Messina che sancirebbe ‘l’unità’ dell’Italia e la cui mancata realizzazione costerà all’erario fior di quattrini sotto forma di penali.

Ci si trovasse in una situazione di avvio di superamento della crisi che sta distruggendo il Paese (che solo Renzi non vede perché continua a sparare la bugia di un’Italia ormai avviata a nuove glorie) sarebbe comprensibile una pausa di riflessione, ma dopo anni e anni di segni meno in tutti gli indicatori socio-economici è semplicemente assurdo continuare a ignorare la gallina dalle uova d’oro rappresentata dal corridoio italiano per l’Alta Velocità dei container nell’interscambio Europa-Estremo Oriente. Eppure l’Egitto ha provveduto a raddoppiare il Canale di Suez per far fronte al flusso mercantile nel Mediterraneo, e Spagna e Francia stanno realizzando il famoso sistema ad alta velocità FerrMed che punta proprio sui porti mediterranei dei due Paesi.

Perdere tempo non solo ci costa soldoni in penali per la liquidazione della gara d’appalto regolarmente vinta dalla cordata internazionale guidata dall’Eurolink, ma ci fa arrivare all’appuntamento totalmente nudi e senza alcuna competitività. Non c’è, infatti, da realizzare solo l’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria, ma superare la convinzione che l’alta velocità serva solo ai passeggeri mentre invece è prioritaria per le merci che sono il fiume d’oro del commercio globale. Ciò comporterà che le gallerie, nel tratto appenninico tra Firenze e Bologna e nei trafori delle Alpi, siano adeguate alle superiori dimensioni dei container.

Se poi si pensa al rilancio dell’industria dell’acciaio in Italia, a partire dalle zone in crisi (Taranto e Terni), si comprende bene che l’attività indotta con la realizzazione del Ponte di Messina non è una speranza ma una indiscutibile certezza col trionfo delle rinnovate teorie di John MaynardKeynes. E questo solo per la costruzione dell’imponente infrastruttura e senza valutare gli indiscutibili vantaggi del dopo a partire dall’imponente sistema logistico integrato che ne deriva. Molta gente, soprattutto quella residente nel Nord del Paese, è convinta che il Ponte serva soltanto per facilitare il pendolarismo tra Reggio e Messina o, tutt’al più, per essere sfruttato come attrattiva turistica. E partendo da queste false convinzioni esprime un sotterraneo rifiuto alla sua costruzione.

Ma non è così, non è solo così. Se così fosse non ci sarebbero stati ‘compiti a casa’, non ci sarebbe stata la imposizione tedesca a cancellare il Corridoio 1, non ci sarebbe stato il prolungamento della crisi economica che continua a dilaniare l’Italia. Purtroppo sulla vecchia ma lungimirante classe dirigenti europea, ha avuto il sopravvento una classe dirigente, a trazione teutonica, che pensa soprattutto, ma sbagliando, agli interessi della propria bottega. Con questa classe dirigente l’Europa, purtroppo, non sarà mai una entità politica vera.

                                  

- La Redazione -

 L’A.M.I  Azione Monarchica Italiana presieduta dal Barone Franco Sausa di San Nicola  si è resa promotrice di una iniziativa d’altissimo valore morale e civile con  una Celebrazione Eucaristica in onore del RE VITTORIO EMANUELE III  nel 67mo della dolorosa scomparsa in terra d’esilio ad Alessandria d’Egitto.  A officiare il solenne rito era il Rev.mo Mons Gaetano Tulipano Consigliere Spirituale dell’A.M.I  assieme ad altri prelati Le Laudi erano accompagnate dal soprano Francesca Ferreri, dal tenore Fabrizio Corona  con al pianoforte  Rosa  Scordato. Mons. Tulipano interveniva ponendo in rilievo i significati profondi della “ Sacra Famiglia” e l’importanza della fede facendo riferimento  a Papa Francesco ed al Suo motus di pensiero sulla centralità dell’esperienza familiare. Nell’avviarsi alla conclusione si soffermava sulla regale figura di Vittorio Emanuele III. Al termine dellaCelebrazione Il Barone Franco Sausa dava la parola al Prof Domenico Venuti che porgeva subito il saluto del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace dei CO.B-GE, nella qualità di Rettore ed esprimeva ai Dirigenti dell’A.M.I.  intervenuti da ogni parte della Sicilia  la più viva gratitudine per la fiducia ricevuta per averlo  chiamato alla Vice Presidenza Nazionale dell’Azione Monarchica Italiana. Il Prof Venuti nel corso del suo intervento rilevava che:- “ nel rispetto massimo delle Istituzioni,  occorre nel periodo complesso che l’Italia sta attraversando un concreto e serio apporto agli amministratori locali, regionali e nazionali per contribuire ad uscire dalla crisi economica, la più pesante dal dopoguerra  sia per intensità che per durata con un gravissimo tasso di disoccupazione e che è evidente che occorre che i monarchici con tutti gli altri bravi italiani concorrano a dare il giusto aiuto alla nazione. Il Prof Venuti invitava tutti i Dirigenti dell’A.M.I della Sicilia a dare apporti operativi costruttivi per evitare che il grande patrimonio di civiltà rischi per i linguaggi eversivi  la vera disgregazione morale e il terrorismo. Ricordava inoltre la figura di Vittorio Emanuele III, Sovrano che nel suo lungo regno vide  due Guerre mondiali, volle il suffragio universale maschile, forme di protezione sociale e tra queste: “ l’ assistenza a favore dei colpiti da disoccupazione involontaria, l’Opera Nazionale per la Protezione della Maternità e Infanzia per l’assistenza alle Gestanti e fanciulli lattanti e di prima età e assistenza antitubercolare” . Il Prof Venuti concludeva il suo discorso lanciando da quel luogo sacro un messaggio agli uomini di Governo :-“ I monarchici di tutte le organizzazioni monarchiche  e la maggioranza degli italiani desiderano, come in Russia con gli Zar, il rientro dei nostri Sovrani in Italia, fate si che questo avvenga!- Gli italiani li vogliono al Pantheon !! ”-  Seguiva il brillante intervento di Don Biagio Amata ( latinista di fama internazionale)  che ricordava i rapporti ottimali delle comunità salesiane le cui importanti opere scolastiche ricevevano il plauso e il sostegno di Re Vittorio Emanuele III e in particolari occasioni anche “ la prima pietra” . Così come è riportato dalla cronaca di quei tempi per una “grande scuola professionale, un ampio Oratorio con pubblica chiesa per la cristiana educazione dei figli delle maestranze della Fiat, ed un modernissimo Istituto Internazionale di Elettromeccanica per la formazione dei tecnici salesiani di tutte le parti del mondo. Don Amata nel porre nella giusta luce la personalità del Re accennava alla grande Regina Elena e il loro concreto aiuto ai messinesi nel momento del disastro del terremoto. L‘alto prelato Don Amata sollecitava il processo di beatificazione della grande Regina Elena di Savoia e il rientro delle salme dei Sovrani al Pantheon. Il Prof Giuseppe Mobilia Presidente Provinciale dell’U.M.I  chiedeva in modo deciso  tra l’applauso dei presenti l’unione tra tutte le associazioni monarchiche della Sicilia e d’Italia.


 

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Si è tenuto il 28 dicembre alle ore 18:30 presso il Teatro Annibale Maria di Francia lo Spettacolo di Natale : “Danza e musica oltre le Barriere. L’evento ideato dallo scrittore non vedente Andrea La Fauci e dedicato alla nonna materna Rosa Angela Cutugno ha previsto la partecipazione di artisti diversamente abili e non. Lo spettacolo è stato presentato dall’avv. Silvana Paratore che ha sostenuto, richiamando l’art. 3 della Convenzione ONU, come agire per la tutela dei diritti umani delle persone con disabilità significa considerare la disabilità non come una malattia ma come un rapporto sociale tra le caratteristiche delle persone e l’ambiente. Da qui la necessità di una effettiva integrazione dei diversamente abili attraverso occasioni partecipative, condivisione di progetti. Scopo della manifestazione è stata la raccolta fondi a favore di coloro che soffrono di malattie gravi ed invalidanti. Il ricavato è stato devoluto all’AssociazioneOnlus“Fabrizio Ripa” per la ricerca contro il Sarcoma di Ewing ed altri tumori infantili; al “Comitato Montinari, per i bambini con sindrome autistica danneggiati dai vaccini ed alleAssociazioni BAOBAB, Walking Together, Anymoreper i bambini orfani e sieropositivi. Ad aprire la serata il brano rock strumentale Apache eseguito dal maestro Josè Ortega che nel corso dell’evento ha dato dimostrazione delle sue abilità di chitarrista con Goodnight moon, Historia di un amor, Black Magic Woman. Significativo l’intervento di Andrea La FAUCI non vedente che ha sottolineato l’importanza dell’ integrazione sociale dei diversamente abili in modo che essi possano sentirsi parte di comunità e vedersi riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità. A seguire sono saliti sul palco alcuni Presidenti e Rappresentanti delle associazioni benefiche cioè Giovanni Ripa e Andrea Cardile. Tra gli artisti che si sono esibiti: Martina Valveri che ha cantato When I was your man d Bruno Mars, Move delle Little Mix; la scuola di Ballo “Le sirene dei due mari” coreografati da Giusy Pitale; la band di Orazio Visalli non vedente con Mimmo Cappello, Nino Maganza che hanno eseguito i brani May Way, Te lo leggo negli occhi ed un middle di chachacha e amor amor; Daniela Rando reduce del successo del Musical Madre Teresa che ha cantato Meraviglioso di D. Modugno e Se bruciasse la città di M. Ranieri; Valeria Di Brisco con il brano Alleluia di Noa; l’artista ballerina disabile Roberta Macrì che ha danzato con Alessandro Coco sulle note di “Com’è straordinaria la vita”; i Giocolieri mangia fuoco Giuseppe Capilli e Valeria che a conclusione dell’evento hanno incantato il pubblico presente con la Magia del Fuoco. Hanno fatto sognare i presenti le parole dei brani scritti dall’ideatore dell’evento Andrea La Fauci dal titolo: “Signora Mia “ e “ Solo adesso”sulle cui note hanno danzato le piccole sirene della scuola di Ballo diretta da Pitale. Soddisfatto a chiusura della serata, Andrea La Fauci che ha concluso ringraziando i presenti, la Misericordia nelle persone di Nino Fileti e Piera Lo Presti, Benito Corrao, Roberto Travia, Irene Antonuccio, i colleghi ed amici e tutti i presenti all’evento .

 

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Successo di pubblico (circa 800 presenti) al Teatro Vittorio Emanuele per il Musical Madre Teresa portato in scena dalla Compagnia Teatrale Amatoriale della Parrocchia S.Paolino Vescovo di Mili Marina con la regia del medico Giovanni Rizzo. L’evento benefico promosso da Terra di Gesù Onlus presieduta dal dott. Francesco Certo è stato presentato dal giornalista Fortunato Marino e dall’avv. Silvana Paratore. Presente alla serata il Direttore della Caritas di Messina Padre Gaetano Tripodo e la Comunità di Camaro Superiore diretta da Padre Antonino Cento. Quest’ultima insieme al Circolo Ignazio Silone presieduto dalla dott.ssa Isabella Picciotto Morichetti hanno supportato e sostenuto nel tempo l’attività di Terra di Gesù , associazione onlus impegnata nella raccolta fondi grazie ai quali è stata già costruita una Casa Sanità nel Kpangi (Repubblica del Congo) . Occorre, ha sostenuto la Paratore nella presentazione della serata, che si sprigioni un profondo cambiamento di cultura, ossia di mentalità fatta di gesti concreti per sostenere con maggiore forza i progetti di carità intesa quest’ultima, ha aggiunto, come uno strumento più che uno scopo, un veicolo più che un traguardo. Il ricavato della serata (circa € 8000,00 ) è stato interamente devoluto al Fondo Pro-farmaceutico dello Studio Medico Help Center di Messina che con il contributo di tanti medici, presta assistenza medica, farmaceutica gratuita a centinaia di persone in difficoltà tra cui i senza fissa dimora della Stazione Centrale. Comprato un ecocolordoppler . Ha suscitato forti emozioni il Musical di Madre Teresa che ripercorrendo la vita della Santa di Calcutta, ha mescolato danza, canto e recitazione da parte dei protagonisti sul palco che, con umiltà, usano definirsi non professionisti del palcoscenico.Perfetta, senza sbavature, la rappresentazione teatrale da parte della Compagnia S. Paolino nata nel 2010 con l’idea di voler arricchire il proprio vissuto organizzando iniziative per fare comunità e stare insieme crescendo nella fede e nella vita spirituale. Diffondere la preghiera religiosa con il linguaggio della musica è l’obiettivo del gruppo teatro oratorio della Parrocchia diretta da Padre Nunzio Triglia. La scenografia del musical è stata a cura di Pietro Bitto medico; riprese e video di Gaetano Bonfiglio e di Giovanni Micali; assistente di scena Giuseppe D’Angelo; coordinatrice di scena Maria Grazia Biaggi; tecnici audio e video Carlo Guappi, Nicola Broccio, i fratelli Ciccio e Giuseppe Micali; le costumiste Valeria Scolaro medico chirurgo; Teresa Leonardo, Agnese Vitale. Madre Teresa è stata intepretata da Daniela Rando; Michael da Massimiliano Rizzo; Suor Bettina da Erminia Lenza; Mr. Adams il Giornalista da Giovanni Macrì; donna indiana da Sofia De Grazia; la peccatrice da Carmen Morabito;capo bramino Francesco D’Angelo; giornalista Pietro Bruschetta;il malato Peppe Caruso;il venditore Antonio Rizzo;Teresa bambina da Costantino Vittoria; madre di M. Teresa da Cetty Caruso;nel ruolo di frati Manuel D’Angelo, Giovanni Visalli,Carmelo Gulletta. Incantevoli i presepi realizzati da Franco Bucca, i quadri con le immagini di Madre Teresa dell’artista Paolo Grasselli in esposizione al Teatro Vittorio Emanuele.

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