Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

Dopo il successo della puntata del 13 giugno alla trasmissione televisiva “Messina c’è”, l’Ass. Messinaweb.eu  è stata nuovamente invitata per la diretta del 20 giugno, ore 21.00. In trasmissione altri 15 artigiani  animeranno la puntata con le loro meravigliose realizzazioni. V’è di piu’! Nel corso della Trasmissione, il conduttore avv. Mino Licordari sarà insignito del titolo di Socio Onorario dell’Associazione Nazionale Carabinieri. A breve sul sito, i filmati e le foto delle puntate di Rtp .


 
Il Cavaliere del Regno,avvocato Paolo Spadaro,in quell’ottobre piovoso del 1892 ,seduto all’ampia scrivania che severa campeggiava nella stanza del Sindaco,fu distolto dal suo lavoro dalla seguenza di tocchi della grande pendola fissata alla parete di fronte,guardò le carte che aveva consultato,decine,quella mattina,dopo aver ricevuto i soliti due o tre costruttori edili di prima mattina,noiosa consuetudine d’inizio giornata,lui che Commissario Regio al Comune di Messina,aveva trascorso i primi due anni di mandato,inseguendo e costruendo tassello dopo tassello,un sogno di tutta una città e di parte della Provincia,cioè quella della costruzione del Tram che unisse Messina a Giampilieri da un lato,e Barcellona nel versante tirrenico,opera moderna,di civiltà e di avveduto sviluppo,per una città che lentamente,dopo aver perso buona parte della sua potenza economica,da quel 1861 con l’Unità Nazionale imposta dalla Storia e dalla politica internazionale,riavviava in quegli anni ’80 i commerci e le attività industriali e portuali,in gran parte legate all’agricoltura dell’hinterland peloritano e reggino,nell’altra sponda dello Stretto,mentre investitori,anche di altre nazioni,insediavano a Messina nuove attività.

Quella mattina,sotto gli sguardi di un baffutissimo re Umberto I° e di una bellissima e giovane Regina Margherita,si erano firmati i preliminari dei contratti,le concessioni e quant’altro fosse servito per avviare l’inizio della grande opera: Il Tram a vapore Giampilieri - Messina –Barcellona,con il classico brindisi di fine iter burocratico,si erano stappate due bottiglie di ottimo Champagne francese di Gran Marca,e brindato con tutti i dirigenti e funzionari comunali impegnati nella definizione dell’importante pratica,primo fra tutti il responsabile al bilancio comunale,dottor Giovanni Moschella,sempre vicino al Commissario con la sua diligente opera precisa e puntuale. Erano le 12 e 10,e continuava a piovere,i torrenti portavano nuova acqua nello Stretto,attraversando la città da monte al mare,gorgogliando e raspando ghiaie e terricci dalle colline,i cui “Vadduni”riempivano le Fiumare,impietose ed irriverenti dei Casali che incontravano nel loro scendere a valle,Casali che spesso inondavano,sommergendo strade e case,con grave danno per i loro abitanti…

L’avvocato Paolo Spadaro si affacciò con fare svogliato al balcone che dava sul porto,non tanto…però,per non bagnarsi di pioggia,che continuava a scendere,ricamando fitte linee argentate,che davano,quel caratteristico riverbero,che contrastava col grigiore della giornata,scurusa,per le gonfie nuvole basse,grigio scuro,tanto per non cambiare…e lì sull’ampia banchina del porto,fermo per la pioggia e per l’ora di pausa degli operai,e degli scaricatori,scorse sotto una tettoia di tavolati,un gruppo di uomini che si riparavano dalla pioggia e facevano colazione,e riconobbe Domenico,dalla giubba militare piemontese,un po’ sdrucita e sbiadita, ma sempre con la farfalla repubblicana, ed i suoi operai,ed allora,come se la sua mente fosse stato attraversata da un lampo,si ricordò di una vecchia storia,di quando si parlò a Messina,di un progetto,datato 1861,dello Stato Maggiore del Generale Cialdini,allora a capo del Corpo di Spedizione piemontese,che venne a Messina con l’ordine di conquistare la Real Cittadella Borbonica di San Raineri ed il Forte di Sant’Alessio,vicino Giardini. Di questo progetto,ne aveva parlato a lungo con l’ex geniere piemontese Domenico,oggi capomastro,un giorno che capitò nel suo studio di avvocato per una noia legale legata alla sua attività di artigiano edile… “Lo svuotamento dello Stretto di Messina”,si proprio così,avete capito bene,eliminare l’acqua che riempie lo Stretto…

2° capitolo...Una storia questa,a cui l’avvocato Paolo Spadaro,non aveva dato tanta importanza,pensando ad un prodotto di pura follia del suo interlocutore,ad un suo stato stuporoso di esaltazione magniloquente,ad una povera grande millanteria,ma un fascicolo,intestato “Stato Maggiore del Genio del Regio Esercito di Sardegna e Piemonte” “Atti Riservati” datato 10 novembre 1861 a titolo “Studio idrogeologico e sismologico delle terre emerse e sommerse della regione dello Stretto di Messina”, “Dati e risultati degli studi e dei sopralluoghi”,ritrovato in uno scaffale dell’anticamera sindacale,incidentalmente,durante un riordino di carte e documenti,gli aveva fatto ritornare alla mente quell’assurda discussione,col suo interlocutore piemontese,è vero,non si parlava specificatamente del progetto ipotizzato,ma in termini generali ,con un lessico molto criptato,si concludeva,senza menzionare alcun intervento,rilevando, la funzione dello Stretto di Messina quale “cassa di risonanza ed amplificazione dei fenomeni sismici,scaturiti nel diametro di almeno 50 Miglia terrestri,dal centro geografico dello Stretto di Messina,tanto da essere fonte di distruttivi maremoti…”

L’ex geniere Domenico in quegli anni era rimasto a Messina,mettendo a frutto le sue conoscenze del mestiere edile,tirando su una piccola azienda artigianale,di costruzioni e riparazioni,dopo aver fatto famiglia,convivendo “more uxorio”,così si diceva allora,con una bella e giovane nobildonna di Castroreale,che per essersi invaghita di lui ed averne corrisposto la passione amorosa,fu scacciata dalla famiglia e diseredata secondo il diritto nobiliare borbonico,non scritto,che proibiva ad una nobildonna di intrattenere rapporti affettivi e convivenza con un elemento di una classe inferiore,e mai in ogni caso,con un elemento delle classi salariate ed operaie,specie poi se cittadino di altro Stato,e mai in assoluto,se di fede repubblicana.

Ella però visse con lui per tutta la vita a Messina dandogli anche dei figli. L’avvocato Spadaro,ritornando da questi pensieri,chiamò un messo e gli ordinò,prestandogli però il suo ombrello,di raggiungere Domenico al porto,indicandoglielo dalla porta finestra,e di condurlo al suo cospetto nella stanza sindacale. Don Miciu lo chiamò l’usciere, informandolo in maniera concitata,sotto il battere dell’acqua piovana sui tavoloni della tettoia del piccolo cantiere,Domenico annuì,un po’ contrariato per l’appellativo “Miciu” che ogni tanto doveva subire,e gli disse nervosamente che sarebbe venuto con lui,ma gli disse,non chiamarmi più Don Miciu,che mi sembra di gatto,ma chiamami Meneco,e se vuoi signor Domenico,che mi sembra più appropriato,così si aggiustò la giacca,alzadosi il collo alla coreana con le stellette un po’ossidate nel ricamo e si avviò insieme al messo verso il portone monumentale del Municipio,mentre una gioiosa comitiva di giovani francesi,approfittando di una pausa della pioggia,e di un timido sole che squarciava le nubi,usciva dal Grand Hotel Trinacria,proprio accanto al Municipio alla Palazzata.

Passarono quindi per lo scalone a due rampe,con alla base,al centro,in una nicchia, la statua di Messina del Prinzi che mostra il cartiglio del porto franco, Il messo bussò alla porta del Sindaco e ne seguì uno stentoreo “avanti !”del commissario regio Paolo Spadaro,che accolse Domenico con affabilità ed una certa confidenza,per essere stato suo cliente di studio,e per una simpatia reciproca che era nata fra i due,i quali si incontravano nelle passeggiate domenicali sul Corso Garibaldi,o allo Chalet a mare nelle giornate estive,ed anche, certe volte,al Teatro Vittorio Emanuele II,nelle pause degli spettacoli operistici e teatrali,una volta addirittura,l’avvocato Spadaro invitò Domenico al lussuoso ristorante dello stesso Teatro,ove la cravatta repubblicana,quella buona,campeggiava sulla candida camicia di Domenico,sottola giacca di velluto nero rasato,destando un certo scalpore fra commensali ed avventori,tutti di fede monarchica ,in gran parte d’ispirazione savojarda.

Esauriti i convenevoli,l’avvocato Paolo Spadaro,dopo aver informato Domenico dei progressi della questione del Tram,ricevendone i complimenti e le felicitazioni,andò dritto al problema,”Domenico sapete voi,disse,che la Massoneria messinese mi ha fatto il funerale in vita?Pubblicando da un lato la notizia della mia dipartita,sulla Gazzetta di Messina e delle Calabrie,e poi ha organizzato una vera e propria cerimonia funebre,all’interno della Loggia con tanto di cappucci e grembiuli,con un vero catafalco,incenso e torcia capovolta,spenta sul pavimento…con preghiere funebri ed orazione,non proprio benigna nei miei confronti, no,non lo sapevate,ebbene è proprio così,loro,i massoni,mi vogliono intimidire perché sto realizzando il Tram,no non lo sapevo,rispose Domenico,con tutta la sorpresa e l’incredulità che poteva dimostrare in quel momento,anzi disse, la ringrazio infinitamente per codesta confidenza,ma per questo mi avete chiamato?

Proseguì Domenico,no rispose l’avvocato ,vi ho disturbato per quel progetto di cui una volta mi avete parlato,di cui custodisco la relazione preliminare sismologica e idrogeologica dell’area dello Stretto di Messina,cosa veramente interessante,per quello che in essa si rileva e si prevede di catastrofico nello Stretto di Messina e per i suoi centri abitati rivieraschi,compresa la città di Messina,ma io vorrei sapere,proseguì il Commissario,se lo Stato maggiore del Generale Cialdini,ordinò un progetto di massima,sullo svuotamento dello Stretto,se esiste un faldone,un incartamento,qualcosa che lo descrivesse dal punto di vista tecnico,anche in maniera teorica,insomma se c’è nero su bianco di questa questione;dico ciò proseguì il Commissario perché i Massoni mi hanno dato quel sinistro avvertimento,loro mi vedono come fumo negli occhi,poiché con la mia presenza nel Municipio,si sentono relegati ai margini della vita politica messinese,e poi,dopo che ho chiuso positivamente la questione del Tram,sono inviperiti e buttano fiele,ed io proseguì l’avvocato Spadaro,li voglio fare annegare nella loro stessa rabbia mettendo in pratica,se sarà possibile,il progetto dello svuotamento dello Stretto,e poi andrò via… lo svuotamento dello Stretto,caro mio Domenico,come metafora della liberazione di questa città dalle logge segrete e dei potentati parassitari,si…rispose Domenico,vado subito al Regio Colleggio Militare dove nel ’62 riposi negli scantinati due faldoni con gli studi preliminari ed i dati di quell’opera,lì ancora ho dei buoni amici ,e dopo che il Commissario ebbe consegnato a Domenico una richiesta di presa in visione atti,lo salutò affabilmente,Domenico uscì,riponendo nella tasca della giubba il foglio di richiesta del Commissario… Antonio Cattino © 2 ottobre 2012 – tutti i diritti riservati.

aaa1

RTP

 

 

 

Ospiti della trasmissione condotta dall'avv. Mino Licordari saranno gli artigiani coinvolti nell'evento che illustreranno le tecniche della loro arte artigiana contribuendo così alla conoscenza di una realtà spesso dimenticata, quella dell'artigianato artistico che va adeguatamente riscoperta e valorizzata.

Un particolare ringraziamento al conduttore di "Messina c'è" Licordari che ha creduto nella nostra Iniziativa e soprattutto intende contribuire con la sua trasmissione alla riscoperta di un saper fare quale importante risorsa su cui investire per promuovere anche l'occupazione giovanile. Il suo è un giornalismo civico mirante al miglioramento della vita pubblica in città.

 di Roberto Pilot -

Noi siamo quello che mangiamoFeuerbach

........ma quello che mangiamo modifica nostri denti. 

In genere facciamo poca attenzione a quello che viene ingerito, alcune abitudini alimentari possono però contribuire a  rovinare i nostri denti; anche le mucose della bocca non restano insensibili alle aggressioni esterne.

Nella nostra bocca ci sono 32 denti:

8 incisivi

4 canini 

8 premolari 

12 molari

Tutta questa bella dentatura ci permette di mangiare qualsiasi tipo di cibo: gli incisivi ci servono per tagliare il cibo, come una forbice; i canini avendo delle radici importanti ci fanno strappare il cibo;i premolari ed i molari permettono la triturazione. Con l’aiuto della saliva comincia così la prima digestione, il cibo viene triturato ed inizia la sua degradazione, lavoro in meno per il nostro stomaco!

Una buona digestione inizia con una dentatura sana.

Con l’evoluzione l’uomo ha modificato le proprie abitudini alimentari, i cibi  sono diventati più morbidi, la cottura ha migliorato la facilita alla masticazione, abbiamo creato i cibi zuccherati, gli alcolici , le bevande gassate.......

La nostra bocca purtroppo ha dei tempi di adattamento più lunghi rispetto alla nostra evoluzione alimentare, modificatasi in maniera velocissima dopo la rivoluzione industriale.

Col tempo pertanto la mandibola si è ristretta , il dente del giudizio , l’ultimo molare, non ha più trovato posto e rimane molto spesso incluso; molti problemi ortodontici, gli affollamenti dentari sono spesso dovuti ad un rimpicciolimento dei mascellari, le ossa che sorreggono i denti.

Cibi morbidi e cibi duri

La nostra bocca si è evoluta mangiando semi, noci, tuberi, frutta, farine non raffinate  e poi carne; la mancata corrispondenza tra i nostri adattamenti nel tempo e la dieta che assimiliamo oggi fatta essenzialmente di cibi morbidi fa sì che patologie del cavo orale come carie e disfunzioni strutturali si presentino in misura maggiore.

Anche i cibi estremamente duri però possono danneggiare i nostri denti: ad esempio sgranocchiare cibi croccanti e duri come,frutta secca, torrone,ghiaccio l’utilizzo di dentifrici troppo abrasivi e spazzolini con setole rigide o quant'altro può provocare fratture dentarie ed abrasioni.

Zuccheri

Per mantenere denti sani una dieta ideale non dovrebbe essere ricca di zuccheri; sono infatti un importante fattore eziologico per la formazione delle carie dentali. ormai è scientificamente provato il nesso tra carie e zuccheri.

Infatti questi vengono trasformati in acidi dai batteri presenti normalmente nel cavo orale  abbassando notevolmente e repentinamente il ph della bocca.

Come conseguenza si ha che i denti in ambiente acido arrivano a sciogliersi; la carie è una conseguenza della demineralizzazione dello smalto.

Miele, marmellata, caramelle, specialmente le gommose, cioccolato sono cibi particolarmente viscosi e zuccherini, aderiscono perciò ai denti e potenziano i loro effetti negativi.

La frequenza con cui si mangia ed il tempo di permanenza in bocca di tali cibi ha un’influenza importante. Una corretta igiene orale domiciliare e delle abitudini alimentari che evitino l’utilizzo di questi prodotti dolci fuori dai pasti potranno garantire una lunga vita ai nostri denti.

Una corretta alimentazione richiede l’utilizzo di alimenti integrali, come cereali e derivati e ricchi di fibre come legumi, frutta, verdure; questi cibi non si attaccano ai denti ed esercitano invece un’azione di pulizia che li libera dai residui di cibo.Questi prodotti ,preziosi per la nostra alimentazione, inducono ad una maggiore masticazione e dunque ad una maggiore produzione di saliva. Essa infatti oltre ad essere importante per la nostra corretta digestione, ha una funzione protettiva sui denti in quanto neutralizza gli acidi prodotti dai nostri batteri e li irrobustisce fornendo calcio e fluoro. 

Prossimamente parleremo di bevande gassate, alcool, fumo, tabacco ed altro ancora per comprendere come mantenere in salute il nostro sorriso.

                        - di  Giuseppe Ruggeri -

Non è mai sterile un confronto sull’identità, o almeno così ritiene uno che di “febbre identitaria” – parafrasando Claudio Magris – comunque non vorrebbe mai vivere né, tanto meno, morire. In questo particolare momento della vita cittadina, approssimandosi il rinnovo degli organi amministrativi locali, mi sembra tuttavia opportuno fare il bilancio su quello che è ormai diventato un vero e proprio “tormentone”. E il tormentone è questo: possiede ancora Messina, se mai ce l’ha avuto, un suo “genius loci”? Un elemento caratterizzante, in altre parole, che consenta di distinguerla da tutte le altre città non solo dell’isola, s’intende, ma anche del resto d’Italia e infine del mondo?

Il recupero dell’identità messinese è stato il tema di un confronto-dibattito con i candidati a sindaco svoltosi nel pomeriggio del 4 giugno nei locali del “Gabinetto di Lettura”. Istituzione prestigiosa, quest’ultima, la cui fondazione risale addirittura al 1839, quando alcuni uomini di nobiltà e ingegno – una volta usava così – sull’esempio del “Viesseux” di Firenze crearono un sodalizio in uno stabile di Piazza Duomo dove si riunivano per discutere d’arte, cultura e politica. Scelta non casuale quella della “location”, dunque, per il suo elevato valore simbolico. Perché simbolica, a tutti gli effetti, è la proposta di un insieme di punti programmatici (dodici in tutto) che i candidati alla massima carica istituzionale della città si impegnano ad attuare in caso di elezione. Nove associazioni culturali (Antonello da Messina, Legambiente Messina, il Centauro, Comunità Ellenica dello Stretto, Cineforum Don Orione, Messinaweb.eu, Centro Italiano Reinserimento Sociale, Occhio e, appunto, il Gabinetto di Lettura) redigono e approvano un “Manifesto dell’identità messinese” (Marx ed Engels non c’entrano affatto, credete) il quale, al di là dei singoli punti trattati, auspica una collaborazione sempre più orizzontale con le forze politiche chiamate ad amministrare la città. Democrazia partecipata, se volete, ma con un “plus-valore” incontrovertibile: la speranza, anzi la necessità, che i cittadini si riapproprino della propria casa. Che non può più essere soltanto lo spazio domestico, ma deve ampliarsi fino a comprendere tutto quanto è situato all’interno del perimetro urbano. Una città bella e vivibile, fatta di piazze che divengono luoghi d’incontro e di scambi umani, aperta al resto del mondo, dove la forte propulsione data dal crocierismo ai flussi turistici può e deve rappresentare importante volano economico per il rilancio locale.

Ma, si potrà obiettare a questo punto, che ci azzecca l’identità in un discorso del genere? Ecco, la scommessa sta proprio qui: riappropriandosi finalmente della sua città, cominciando ad amarla e ad apprezzarne le bellezze naturali oltre che architettoniche, cimentandosi nella “catalogazione” dei cosiddetti “luoghi-simbolo” (tutto l’opposto dei “non-luoghi” di Marc Augé), il messinese potrebbe spiccare un salto di qualità decisivo. Originale, tra tutte, l’idea di un censimento degli spazi culturali con fissazione di tariffe agevolate per le relative associazioni e la redazione di progetti di partenariato tra pubblico e privato che potrebbero dare impulso all’occupazione giovanile. Il concetto di cultura quale mezzo di formazione, certo, ma anche di crescita socio-economica non è peraltro nuovo e merita di essere approfondito in un contesto dominato da un terziario sempre meno tutelato in termini contrattuali e, soprattutto, previdenziali. Ma chi dovrà occuparsi del regolare funzionamento di tutto questo? Una consulta permanente - organo non solo propositivo ma anche di controllo sulla progettazione e l’esecuzione degli interventi - viene vista come una soluzione praticabile, a patto però che non si confonda con l’ennesimo organismo pletorico messo in piedi dal solito apparato politico clientelare impegnato a lucrare consensi con ogni mezzo possibile. Si volterà finalmente pagina?

I DODICI PUNTI:

$11)      La Piazza come Agorà e luogo di aggregazione e di cultura identitaria

$12)      Nuova toponomastica

$13)      Promozione del turismo crocieristico e non – Promozione del circuito dei forti collinari

$14)      Recupero e valorizzazione delle attività legate al mare

$15)      Realizzazione di un museo multimediale della città

$16)      Realizzazione di un museo della storia, del cinema e dello spettacolo a Messina

$17)      Recupero conservativo dell’area di Roccaguelfonia e dell’area del Tirone

$18)      Recupero, riqualificazione e valorizzazione di Massa S. Nicola come “borgo diffuso”

$19)      Ripristino delle fontane storiche, delle scalinate e di Badiazza

$110)  Allestimento di una mostra permanente su Antonello da Messina con circuito culturale

$111)  Realizzazione di un circuito dei siti archeologici urbani

$112)  Recupero delle Gallerie INA-INPS, S. Marta e Vittorio Emanuele e del Gabinetto di Lettura

“UN GIORNO SENZA UN SORRISO E’ UN GIORNO PERSO”

  1. Chaplin

- di Roberto Pilot -

L’intento di chi scrive  è quello di informare , attraverso questa nuova pagina dedicata alla Odontoiatria , su quanto di nuovo esiste in questa branca della medicina .

  1. assistiamo al completamento di un processo evolutivo che ci permette di affermare, senza tema di smentita che, l’Odontoiatria attuale poco ha in comune con l’Odontoiatria che si eseguiva trent’anni addietro . Alle antiestetiche otturazioni in amalgama si è sostituita l’implantologia,  sistema questo che permette la sostituzione dei denti mancanti senza l’utilizzo di  protesi mobili e senza l’utilizzo di  ponti.

Il paziente, dal canto proprio,  ha acquisito una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’estetica di un sorriso: sempre maggiori sono le richieste da parte di pazienti  che ricercano un bel sorriso , denti bianchi e curati.

In altre parole si va alla ricerca di ciò che possa farci sentire bene anche in rapporto con gli altri e non solo con sé stessi.

 Tuttavia il rischio di scelte sbagliate è sempre in agguato, pertanto navigando su internet è possibile imbattersi in siti che illustrano varie metodiche odontoiatriche; ma l’inesperto come può discernere tra le varie tecniche?

Ecco quindi l’utilità della nostra rubrica, tesa appunto a chiarire al profano quali tra le molteplici tecniche pubblicizzate, siano quelle scientificamente provate ed approvate da protocolli scientifici, e quali siano quelle ancora in fase di sperimentazione.

 Non dobbiamo dimenticare che  la medicina clinica si basa sulla ricerca e che  tutti i trattamenti che vengono proposti ad un paziente,  in un piano di trattamento, devono essere stati precedentemente approvarti e comprovati dalla comunità scientifica;

In caso contrario il paziente rischia di  diventare  parte e destinatario della sperimentazione  quasi alla stregua di una cavia. Ebbene si ! il rischio è proprio quello  di divenire delle cavie a  propria insaputa.

  1. considerazione di tutto ciò, spinge chi scrive a tenere aperto  costantemente un dialogo con chi ci legge, con la consequenziale necessità di un costante aggiornamento scientifico che possa permetterci di offrire quanto di meglio la branca dell’odontoiatria attuale  esprime in termini di tecniche , metodologie e prodotti.

Qui di seguito l’elenco delle branche dell’odontoiatria che approfondiremo in questa rubrica:

ESTETICA

Lo sbiancamento dentale è una tecnica sicura ed efficace per contrastare

l'invecchiamento estetico dei denti.

Le faccette in porcellana permettono in una sola settimana di modificare l'estetica dei propri denti ( chiudere gli spazi tra denti, cambiare il colore, ridare la forma naturale a denti che risultano usurati, allargare od allungare i denti ecc.).

ODONTOIATRIA INFANTILE

Odontoiatri specialisti si occupano della cura di questi piccoli pazienti.

Riuscire a far sì che i bambini si avvicinino al dentista senza alcuna paura è la ricompensa per questi medici.

Raccomandiamo visite periodiche ogni 6 mesi a partire dal terzo anno di età per il controllo delle carie e la revisione del ricambio dei denti.

ENDODONZIA

L'endodonzia o trattamento canalare è una tecnica che ci permette di conservare i denti con carie profonde o che hanno sofferto di una necrosi dentale. Consiste nell'eliminare il tessuto pulpare infetto ed otturarlo per permettere la ricostruzione definitiva.

PARODONTOLOGIA

Vi sono pazienti che hanno la predisposizione a soffrire di malattie parodontali ( infezione dell'osso con perdita di tessuto gengivale). Queste patologie si possono curare e contenere con le tecniche chirurgiche parodontali.

Con tecniche di chirurgia plastica gengivale è possibile correggere le recessioni gengivali, pertanto coprire le radici esposte. Altri tipi di intervento permettono di eliminare le asimmetrie gengivali e così ottenere il massimo dell'estetica dei settori anteriori prima di inserire corone o faccette.

Si può correggere con tecniche adeguate il così detto "sorriso gengivale".

ODONTOIATRIA RESTAURATIVA

La ricostruzione dei denti cariati verrà illustrata secondo le tecniche più recenti utilizzando solo materiali che hanno il colore dei denti ;

microconservativa, microabrasione, intarsi in ceramica o composito sono alcune delle tecniche che possono essere utilizzate.

ORTODONZIA

La moderna ortodonzia è in grado di utilizzare diverse metodiche: ortodonzia classica con brackets metallici, trasparenti, ortodonzia mobile, ortodonzia invisibile ed ortodonzia linguale.

PROTESI

I trattamenti protesici si possono realizzati con i materiali più moderni, corone in ceramica integrale, faccette in ceramica, ponti su metallo o zirconio.

CHIRURGIA ORALE

Questa branca  si occupa del trattamento ed estrazione di denti inclusi, estrusione di denti inclusi in corso di trattamento ortodontici, escissione di cisti, ecc.

IMPLANTOLOGIA

Gli impianti permettono la sostituzione di un singolo elemento o più elementi senza  coinvolgere i propri denti; è possibile ricostruire una intera bocca solo su impianti eliminando così la protesi mobile.

gli impianti possono essere inseriti a partire  dai 18-20 anni e  fino all'età avanzata.

USURA DENTALE

Il serramento dei denti, le bibite gasate, l'assunzione di cibi acidi possono produrre una degradazione della struttura dentaria che può condurre allo sgretolamento, all'accorciamento ed alla colorazione più scura degli elementi; l'effetto sarà un invecchiamento prematuro dei denti. E' molto importante una diagnosi precoce di queste patologie per poterle contenere con le tecniche adeguate.

PROBLEMI DELL'ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE

Le articolazioni della bocca possono avere diversi tipi di patologia,dolore o click. Tali problematiche possono essere associate ad una malocclusione . Il bite è il trattamento iniziale per tali patologie.

PREVENZIONE

La prevenzione è una specialità molto importante. La diagnosi precoce e fondamentale.E’ consigliata sempre una visita periodica di controllo.

aw

La Redazione

La città di Messina ha vissuto,  con il Premio “ Dicearco” , giunto alla sua IV Edizione, un momento importante, volto alla sensibilizzazione  alla poesia e all’arte, cui si è aggiunto l’artigianato hobbistico, in una partecipazione esterna, con una splendida vetrina, che ha avuto  luogo con la Direzione artistica della Dott.ssa Silvana Foti, nel Loggione del Palazzo dei Leoni della Provincia Regionale di Messina. A tagliare il nastro inaugurale era il Prof Domenico Venuti L’interessante e prestigioso Premio Letterario Artistico, “ Dicearco ” filosofo messinese  del  IV Sec. A.C.,  discepolo preferito di Aristotele, che ha avuto luogo nel Salone di rappresentanza della Camera di Commercio di Messina, si è imposto, per l’alta qualità delle opere dei partecipanti e per il numeroso pubblico. Il Presidente del “Dicearco”  Per Ind. Antonio Scibilia, dopo avere ringraziato i poeti e gli artisti partecipanti, provenienti anche dalla Russia e dalla Romania ed avere espresso vivo apprezzamento nei confronti degli artigiani per il loro prezioso hobby, ha tenuto  a presentare il prof Domenico Venuti, nota personalità della cultura della città di Messina, che nell’occasione presiedeva  ad Honorem la Commissione giudicatrice. Questi nel ringraziare la presidenza del Premio per l’attenzione riservatigli porgeva gli alti auspici del Presidente internazionale dell’Universum Academy e dell’Università della Pace della Svizzera Italiana On.Valerio Giovanni Ruberto e del Consiglio Accademico, ricordava che proprio l’Italia ed in particolare la Sicilia sono ricche di un patrimonio culturale artistico di eccellenza nel contesto mondiale, considerato dall’UNESCO e che Messina gode di queste bellezze. Aggiungeva che si pone la necessità  della tutela dei suddetti beni e la relativa valorizzazione, per l’opportuno sviluppo del turismo. Il Prof Venuti nel congratularsi con i partecipanti al “Premio”  e con la Commissione giudicatrice presieduta in modo eccellente dalla Scrittrice e critica letteraria e artistica Dott.ssa Maria Froncillo Nicosia, Titolare della Galleria” il Gabbiano”, esprimeva il suo più vivo apprezzamento ad un quadro “Oltre la Croce” dell’artista di chiara fama  Maria Lidia Simone, definendolo “opera d’arte” e ne leggeva la lirica degna di nota “Oltre la Croce” soffermandosi dopo su una interessante “ icona”  del brillante pittore della scuola dei monaci del Monte Athos, Paolo Lanza. A presentare la Cerimonia era il noto scopritore di un inedito di Foscolo il Dott Giacomo Fiordaliso, che dava lettura dei Vincitori al “Dicearco”. Poesia: 1) Class.-Andaloro Giordano Tina ( L’ Animo Appresso ); 2) Class - Fresco Teresa (Essere il Vento); 3) Class.Russo Chiara ( In Questa Notte). Pittura: 1) Class. Mangano Cristian (Avessi Tempo); 2) Class. Lanza Paolo (San Michele Arcistratega); 3) class, Mancuso Giuseppe (Vento e Musica). Fotografia: 1) Class.Campo Ugo ( Il Bacio Alato); 2) Class. Muscolino Domenica (Gioia); 3) Class.Scibilia Letterio (Serate Primaverili Messinesi)- Tra l’entusiastico plauso del pubblico veniva premiata quale vincitrice assoluta la pittrice Maria Lidia Simone.

aaa1

Da sx le prof.sse Maria Portanone, Cetty D’Arrigo, Mimma Lucchesi, il dott. Giacomo Caudo e l’Avv. Silvana Paratore

 

Con la cerimonia di premiazione  svoltasi venerdi  31 maggio 2013 presso l’ Auditorium “ Gaetano Martino” dell’Ordine dei Medici di Messina, si è conclusa la fase Regionale dei  Giochi delle Scienze Sperimentali  e delle Olimpiadi  delle Scienze Naturali, giunti rispettivamente alla terza e alla undicesima edizione. I “Giochi delle Scienze Sperimentali” e le “Olimpiadi delle Scienze Naturali”, patrocinate dal Ministero della Pubblica Istruzione  e dall’Arpa Sicilia, sono indette e organizzate dall’A.N.I.S.N. (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) presieduta dalla prof.ssa Mimma Lucchesi. Obiettivo fondamentale è di fornire agli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio e la comprensione delle scienze, parallelamente ad un confronto tra le realtà scolastiche delle diverse regioni, valorizzando il merito e ancor più le competenze trasversali comuni a tutte le discipline.

Hanno partecipato alla fase regionale, per la Sicilia orientale le scuole secondarie provenienti dalle province di Messina, Catania, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa coordinate dalla Prof.ssa Cetty D’Arrigo; per la Sicilia Occidentale le province di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna. Alla competizione hanno preso parte i primi  27 alunni, selezionati su 275 nella prima fase  d’Istituto svoltasi, in contemporanea nazionale, il 12 marzo negli 11 Istituti di appartenenza delle province di Messina, Catania,  Agrigento e Trapani, coordinati dalla referente regionale Prof.ssa Maria Portanome.

I vincitori sono stati: per il Biennio al  primo posto si è classificata  Montaldo Marica del Liceo Scientifico Leonardo di Giarre con punti 82;  al secondo posto Occhipinti Edoardo del Liceo Scientifico E. Fermi di Ragusa con 73 punti ; per il Triennio il  primo classificato  è stato Capasso Gabriele dell’IIS A. Ruiz di Augusta  con 175 punti, il secondo classificato Galfo Valentina del Liceo Scientifico Galileo Galilei  di Modica con 163 punti ; per quanto riguarda la graduatoria regionale dei “Giochi delle Scienze Sperimentali”, gli alunni che si sono classificati tra le prime  posizioni sono stati : al primo posto Emeric Gulletta dell’I.C.” Boer – Verona Trento” di Messina, al secondo Giulia Summa dell’Istituto Comprensivo di Alì Terme/Nizza (ME), al terzo Giancarlo Longo del “ III  I. C. di Giarre” . Al quarto posto sono stati premiati anche i cinque pari merito :  GiovanniMarco Pettinato del “ III  I.C. di Giarre”, Alessandro Giliberti  del “XI I.C. Gravitelli Paino ” ME, Giulio Ruello “ III I.C. di Giarre”, Martina Irrera dell’ I.C. “ Verona Trento” ME, Elisabetta Gregorio dell’I.C. “ Alì Terme/Nizza ME. I premi per gli studenti sono stati forniti dal Sig. Nino Puleo, Responsabile Provinciale della casa editrice Zanichelli e della RCS Libri Education e dall’ARPA(Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) Sicilia ST Messina che ha donato gadget per gli  studenti e pubblicazioni scientifiche per i docenti. Presenti all’evento, il Presidente dell’Ordine dei Medici Dott Giacomo Caudo, la prof.ssa Luigia Puccio, il dirigente Scolastico prof.ssa Giuseppa Scolaro, il Presidente del Consiglio comunale Dott. Giuseppe Previti ,  l’avv. Francesca De Domenico, l’avv. Silvana Paratore dell’Associazione Messina Web.eu

Calendario

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30