La maestosa Porta centrale si apre, ed un'immagine, vecchia e nuova al tempo stesso, cattura gli sguardi: è il Mosaico Salvator Mundi, che l'artista liberty Giulio Aristide Sartorio nel 1930 aveva prodotto su bozzetto accantonato per decenni.
Quel bozzetto ha preso oggi forma e colori in un nuovo e grandioso mosaico sul grande arco della navata principale, sul cui fondo troneggia il mosaico dell'abside centrale con il Pantocratore. Alberto Sartorio, (Roma 1860-1932) grande esponente del Liberty italiano, fu fortemente ispirato da un certo gusto bizantineggiante e dalle tematiche dei pre-raffaelliti inglesi. Collaborò con D'Annunzio ad alcune riviste e per lui realizzò le quattro tavole per l'edizione illustrata dell'Isotta Guttadauro; ma Sartorio va soprattutto ricordato per aver realizzato, tra il 1900 ed il 1911, il fregio dell'aula della Camera dei Deputati a Montecitorio.
Nel 1929, anno della solenne riapertura al culto della cattedrale a seguito dei lavori di ricostruzione dopo il disastroso terremoto del 1908, fu nominato Accademico d'Italia; nel 1930 gli venne commissionata dall'Arcivescovo Angelo Paino la decorazione a mosaico dei seimila metri quadrati di superficie della Cattedrale. Sartorio eseguì subito bozzetti e cartoni, ma purtroppo riuscì a completare solo le tavole per i bozzetti ed una minima parte di tela per i cartoni prima che la morte arrestasse bruscamente la sua opera.
L'attuale mosaico, su bozzetto originale del Sartorio, è opera del pittore veneto Plinio Missina. Dopo un attento studio della geometria e delle proporzioni, che caratterizzano costantemente l'opera di Antonello da Messina, sono stati ripresi esattamente i toni forti e decisi dei colori adoperati dall'artista in altri mosaici. Qui è rappresentata la figura del Salvator Mundi dipinta da Antonello nel 1465 ed oggi conservata alla National Gallery di Londra.
Il volto di Cristo è iscritto in un cerchio di luce, un'iride o un sole: i suoi raggi si proiettano a sinistra fino ad incontrare la figura di S. Luca Evangelista, e a destra lo stesso Antonello da Messina. È stato realizzato dalle maestranze specializzate della Scuola del mosaico del Vaticano diretta dal Maestro Leonarduzzi.