Il nuovo Museo dell'Opera è il nuovo spazio pensato e realizzato per esporre il Tesoro del Duomo. Volumi sobri, contenitori diafani, nella loro solidità che garantisce protezione e sicurezza, mettono in primo piano i loro contenuti: gli oggetti esposti. Un habitat creato per proteggere e definire uno spazio e per catalizzare l'attenzione sugli oggetti esposti. Questo l'intento dei progettisti nel loro intervento di recupero e ristrutturazione dei locali di via San Giacomo. Il corpo annesso al Duomo, a ridosso della navata rivolta a sud, ospita infatti oggi il nuovo Museo dell'Opera.
Un impianto originario fu realizzato nella prima metà del XIV secolo e risulta caratterizzato da uno sviluppo longitudinale, in cui i rifasci orizzontali bicromi del rivestimento sono interrotti dalla successione delle finestre ogivali bifore; tra di esse una originale è tuttora presente sul lato corto del corpo. I locali erano inizialmente destinati a deposito,. una sequenza di vani a pianta quadrata, di cui alcuni attrezzati con scaffalature in legno che ospitavano il patrimonio librario, si succedevano aritmicamente. Nell'adattamento a Museo l'involucro esterno continua a mantenere la sua identità forte di architettura tardo-medievale armoniosamente contaminata da elementi dell'architettura arabonormanna.
Ogni caratterizzazione esterna trova una sapiente corrispondenza interna, interpretata e riletta secondo i dettami dell'architettura e della tecnologia contemporanea. Le fasce orizzontali bicrome del rivestimento esterno trovano rispondenza nel trattamento interno delle pareti, rivestite con pietra chiara. La scansione ritmica delle finestre ogivali, che definivano la sequenza di vani a pianta quadrata, proietta internamente ì. modulo quadrato nei pannelli in legno laccato a doppia anta contenenti ciascuno una teca centrale.
L'involucro interno configura lo spazio architettonico museale attraverso una precisa definizione dei piani e delle superfici, ciascuna con una propria connotazione sviluppata nel colore e nella struttura dai materiali. Si crea così un effetto di raffinata sobrietà e delicata eleganza.
Due ambienti a pianta rettangolare, si sviluppano su due livelli. Una scala autoportante in acciaio cromata li collega ancorandosi ulteriormente ai due setti murari e sembra annullare il suo peso sno dandosi leggerissima nella sua incontrastata solidità, in un gioco di lucentezza ed ingranaggi a vista Colori, struttura e consistenza dei materiali - la pietra, l'argilla, l'acciaio, il vetro - si alternano in un gioco di tenui riflessi ed opacità, e creano effetti di sottile contrasto. L'illuminazione puntiforme a fibre ottiche proveniente dall'alto del controsoffitto azzurro illumina di luce soffusa tutto l'ambiente, così come la luce naturale che filtra all'interno oltrepassando le fessure degli elementi oscuranti. Il pavimento in cotto siciliano colora di terra e dà calore allo spazio e attenua, smorza, con la sua rugosità, ogni eccesso di chiarore.