- di Marcello Crinò -
Lunedì 5 all’Arena Michele Stilo, già Arena Montecroci, è andato in scena Il gladiatore, un lavoro teatrale in due atti, liberamente tratto dall’omonimo film di Ridley Scott. Il riadattamento e la regia sono opera di Salvatore Cilona, alla sua prima esperienza di regia, e attore nella parte del protagonista, il generale Massimo Decimo, che dopo essere stato ridotto in schiavitù, ritorna a Roma a vendicare l’assassinio della sua famiglia e dell’imperatore a cui era fedele.
Gli altri attori del cast: Daniele Bisignani (Commodo), Rosemary Calderone (Augusta Lucilla), Vincenzo Cannistrà (Proximo), Giuseppe Messina (Marco Aurelio), Sergio Lupo (Senatore Gracco), AbdirahmanTanat (Juba), Salvatore Frazzetto (Quinto), Carmelo Bellinvia (Valeriano), Antonio E. Stifanelli (Lucio vero), Micaela Stifanelli (Ancella), Stefano Impallomeni (Cassio), Tonino Abbate (Cicero), Giorgio Torre (Mercante di schiavi).
La scenografia, curata dallo stesso Cilona (che si è occupato anche dei costumi assieme a Francesca Furnari), essenziale con pannelli drappeggiati in funzione di quinte, è stata caratterizzata nella parte centrale dalla proiezione di immagini indicanti di volta in volta i luoghi di svolgimento degli eventi. Interessante l’uso di tutti gli spazi dell’Arena per le azioni teatrali, con gli attori anche in mezzo al pubblico. Oltre al palcoscenico sono state interessate la cavea e la passerella sovrastante il palco. La colonna sonora, oltre alla musica, è stata arricchita da effetti sonori indicanti l’atmosfera dei luoghi.
Un plauso per questo spettacolo (organizzato dall’Associazione Teatrale “Testuggine”, inserito nella programmazione dell’Estate Barcellonese varata dall’Amministrazione Comunale), che possiamo a ben diritto annoverare tra le esperienze teatrali più qualificate della nostra città. Peraltro il testo si poteva leggere a più livelli, uno dei quali sembrava fare riferimento a vicende attuali.