- di Marcello Crinò -
Aperta all’interno della Biblioteca Comunale di Barcellona una sezione dedicata alla donne, intitolata ad Adelasia del Vasto, moglie di Ruggero il Normanno. La scelta è stata determinata da un’importante circostanza storica legata al territorio barcellonese. Infatti proprio col Diploma del 1105 Adelasia adempì alla volontà del marito, nel frattempo scomparso, di riedificare il Monastero Basiliano di Gala, la cui chiesa del VII secolo era in cattive condizioni e necessitava di un restauro o ricostruzione. Adempiendo a quella volontà la contessa Adelasia compì la costruzione-ricostruzione di uno dei più importanti e ricchi monasteri basiliani della Sicilia, oggi in stato di abbandono e di degrado.
La cerimonia di apertura si è svolta mercoledì 16 maggio, introdotta dalla musica dell’Ensemble di Ottoni del Liceo Musicale-Coreutico di Terme Vigliatore.
Sono seguiti i saluti della dottoressa Maria Rosa Naselli per conto della Biblioteca Comunale, del sindaco Roberto Materia e dell’assessore Ilenia Torre. Hanno sottolineato l’importanza di questo evento per la cultura barcellonese legato alla grande figura femminile di Adelasia per il collegamento con il nostro territorio, attuando la rifondazione del Monastero di Gala. Presente anche l’assessore Nino Munafò, che ha dato il suo contributo per la sistemazione degli spazi interni ed esterni della biblioteca. La piccola biblioteca è stata allestita in uno spazio da tempo chiuso al pubblico, cioè il vecchio atrio d’ingresso, nel quadro anche della valorizzazione e rilancio di questa struttura comunale, che da anni, con incontri periodici con i cittadini, offre notevoli momenti culturali sempre rivolti alla fruizione libraria. Assieme ai libri, nella biblioteca delle donne trova spazio anche una parte dell’emeroteca iniziata tantissimi anni fa da Alberto Torre. La Naselli con l’occasione ha voluto ricordare la figura di un collaboratore della biblioteca, il dottor Gino Recupero, appena scomparso.
E’ intervenuta Fulvia Toscano, di Naxos Legge, soffermandosi sulla Sicilia luogo della bellezza e sulla storia delle donne, che va custodita e raccontata. Adelasia ci parla dal medioevo, è stata una regina e una madre che viaggiò parecchio e dove la Sicilia assume un ruolo centrale.
Dario De Pasquale, docente di arte ed esperto di archivi, ha relazionato su Adelasia, partendo dai resti del Monastero basiliano di Gala, del quale ha mostrato le fotografie che denunciano lo stato di degrado e di abbandono della seicentesca torre campanaria, assieme all’antico disegno di Placido Lucà Trombetta che mostra una parete della chiesa con il motivo degli archetti intrecciati. Questi resti, ha ricordato, ci parlano di un passato illustre di Barcellona che deve essere recuperato. Ma per fare ciò è necessario, e qui ha lanciato una proposta, realizzare un Centro studi medievali per farci accettare la presenza di questi beni. Operazione propedeutica per il loro restauro e valorizzazione di questo grande momento della nostra storia.
Ha tratteggiato quindi la figura di Adelasia, nata in Piemonte nel 1074 e morta a Patti nel 1118. Si sposò a Mileto con Ruggero I conte di Sicilia nel 1089, e dopo la sua morte si risposò con Baldovino I di Gerusalemme, il quale prima utilizzò la sue ricchezze per pagare l’arretrato delle truppe e poi la ripudiò. Adelasia tornò in Sicilia, si ritirò in un convento di Patti dove morì e fu seppellita nella Cattedrale di Patti.
Ha parlato inoltre del famoso “Mandato” del 1109, il documento più antico su carta d’Europa, un’ordinanza ai vicecomitali di Castrogiovanni per proteggere il Monastero di San Filippo di Demenna. Documento restaurato a Roma nel 1995.