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La melagrana: un vaccino naturale

 

- a cura di Alessandra Garavini -

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Ottobre è il mese della melagrana: i suoi grani sono molto succosi, hanno un sapore asprigno e si possono trasformare in una gradevole bevanda dissetante.

 La melagrana è il frutto del melograno Punica granatum Punicaceae; un alberello probabilmente originario della Persia dove è coltivato da almeno 4.000 anni.

 

Il suo nome deriva dal latino granatum che significa pieno di grani.

In occidente fu largamente consumato fino alla fine del IXX secolo poi considerato sempre meno. La melagrana è citata nella Bibbia e compare in molti miti come simbolo di fertilità.

L’albero del melograno si adatta ai climi temperati adattandosi perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della nostra regione. La richiesta dei mercati europei nell’ultimo decennio è in aumento, ciò ha motivato l’attuazione di un progetto, nel Trapanese, che prevede la messa a dimora di piante per la coltivazione.

 

L’albero raggiunge i 6 metri di altezza, ha grandi fiori a trombetta che divengono succosi frutti dopo 5 o 6 mesi. Il frutto ha un diametro medio di 7-8 cm e una spessa scorza non commestibile di un color rosso brillante o aranciato. All’interno una membrana bianca amara e non commestibile delimita 6 sezioni contenenti tanti piccoli grani dalla polpa succosa, acidula e zuccherina molto rinfrescante di colore rosso rosato.

 

I maggiori produttori del mondo sono Cina, India e Iran dove viene consumata in abbondanza.

Valore nutrizionale per 100 g di parte edibile

Acqua

81%

proteine

 

grassi

0,3 g

zuccheri

 

fibre

0,2 g

calorie

68

Grazie al contenuto di vitamina C e antiossidanti la melagrana ha un’azione immunostimolante tonificando anche ghiandole, ossa, cuore e soprattutto i vasi sanguigni.

Ricca di vitamine (A, C e del gruppo B) e di minerali (potassio e fosforo), la melagrana rinforza il sistema immunitario: per questo è auspicabile gustarne anche un paio al giorno in questo periodo, (fra ottobre e novembre), i suoi principi attivi ci preparano ad affrontare i malanni da freddo.

 

Un regolatore ormonale per lui e per lei

Da poco tempo si è scoperto che la melagrana, grazie alla massiccia presenza di antiossidanti e fitoestrogeni, ha un’azione riequilibrante sul sistema ormonale con valenze specifiche nella donna e nell’uomo. Studi recenti hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi d’umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa. In caso di tumore della prostata, il succo di melagrana agirebbe addirittura da scudo contro le cellule cancerogene: lo rivela uno studio dell’Università del Wisconsin, negli Stati Uniti.

La melagrana depura il sangue

La principale proprietà della melagrana riguarda l’azione su cuore e arterie: grazie al consistente contenuto in flavonoidi è un alimento perfetto per preservare l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenire le malattie cardiovascolari. Per un’azione specifica sull’apparato cardiocircolatorio è consigliabile l’utilizzo del succo biologico già pronto, reperibile nei migliori negozi di alimentazione naturale e nelle erboristerie.

 

Come cura, se ne beve mezzo bicchiere alla mattina anche per 2 mesi, ripetendo sempre il ciclo a ogni cambio di stagione. Il succo di melagrana è una scorta di sali diuretici, ciò lo rende particolarmente adatto nelle diete disintossicanti e drenanti.

Aggiungiamo semi di melagrana nei piatti sia dolci che salati per aumentarne la digeribilità. Nelle macedonie di frutta e nello yogurt, per arricchire piatti a base di carne sia freddi, come il roastbeef, che caldi, come arrosti, brasati e cotture al forno.

 

Gelo di melagrana come dessert o da accompagnare a formaggi stagionati o alle torte.

       Ingredienti:

Prendete un recipiente capiente e sbucciate le melagrane, sgranatele avendo cura di eliminare completamente le parti gialle e le bucce in quanto amare. Passate i chicchi con un passaverdure. Dalle melagrane dovreste ottenere un succo del peso di 850 g circa. Filtrate il succo e mettetelo in una casseruola. Al succo aggiungete quello di mezzo limone, lozucchero, la bustina di Fruttapec e la buccia di limone intera, aiutatevi con un pela patate per ottenere solo la parte gialla. Lasciate bollire per 30 minuti. Eliminate la scorza di limone, poi versate il succo ottenuto in vasetti sterilizzati, tappateli e disponeteli capovolti su un piano. In questo modo si formerà il sottovuoto che permetterà di mantenerli a lungo. Rovesciate i vasetti solo quando si saranno raffreddati.

Ultima modifica il Sabato, 08 Ottobre 2016 18:51
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