- di Marcello Crinò -
Un Museo, nell’accezione moderna, non è solo un luogo dove si custodiscono opere o reperti, ma un’entità viva, in grado di promuovere attività culturali, di stimolare le persone a visitarlo, renderlo insomma un organismo attivo. In questa direzione la sera del 24 agosto il Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, assieme alla Pro Loco “Nomos di Manno”, con sede proprio nel Museo, ha promosso “Notte al Museo”, evento aperto ad altre realtà museali e culturali, che hanno fornito il proprio apporto per rendere piacevole la serata.
Hanno aderito il Museo Didattico delle incisioni “Ugo Foscolo”, l’Associazione Incisori Siciliani, il Museo delle mattonelle “Epicentro” di Gala, l’Eco Museo Cannistrà, di fresca denominazione, nato per salvaguardare e valorizzare il patrimonio naturale della frazione collinare omonima.
Il Museo Cassata possiede oltre venticinquemila reperti antichi delle attività agricole, artigianali e commerciali ed una Biblioteca che custodisce migliaia di manoscritti e libri dal 1400 al 1800. La vasta emeroteca è fornita di migliaia di riviste antiche e quotidiani originali del periodo 1890-1950 (Domenica del Corriere, Illustrazione Italiana, Riviste di moda e periodici per giovani, Giornale di Sicilia, l'Ora, oltre alle pubblicazioni locali di varia estrazione).
L’incontro è stato aperto dal presidente della Pro Loco Nomos, Nino Costa, il quale ha spiegato il senso dell’iniziativa, che intende valorizzare tutto il patrimonio per il piacere dei visitatori, per lo studio, per la conoscenza delle opinioni e per la costruzione delle reti reali che rispondano alle esigenze fondamentali degli uomini. Sono seguiti gli interventi della vice presidente Nunzia Giaimis, di Franco Cassata, fondatore e animatore del Museo, dell’assessore ai Beni culturali Ilenia Torre, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e di Enzo Napoli in rappresentanza del Museo Didattico Foscolo.
Proprio il Museo Didattico ha proposto una selezione di ottanta opere grafiche di piccolo formato realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo. Tra queste l’ultima opera del messinese Togo (Enzo Migneco), uno dei maggiori incisori italiani contemporanei, il quale ha firmato davanti al pubblico i multipli della sua incisione (tiratura trenta copie), donandone una al Museo Cassata nelle mani di Santino Lombardo, presidente dell’associazione Oikos che gestisce il Museo. Evento centrale è stata la replica della performance “Lo sciamano di Gala”, già realizzata all’Epicentro dall’artista Nino Abbate assieme alla moglie Salva Mostaccio e con la collaborazione di quattordici “maestri spirituali” che gli hanno conferito il titolo di sciamano! Un perfomance prettamente artistica, senza nessuna pretesa etnoantropologica legata al vero sciamanesimo.
Franco Cassata ha voluto ricordare inoltre un evento che lo lega a suo padre, l’avvocato Nello Cassata, a cui è intitolato il Museo, dando notizia del messaggio di solidarietà del sindaco Roberto Materia al Sindaco di Barcellona di Spagna. Barcellona Pozzo di Gotto si gemellò con la città catalana nel settembre del 1957, e della delegazione che si recò in quella città facevano parte il sindaco Carmelo Santalco, l’assessore provinciale Giovanni D’Amico e proprio suo padre, nella qualità di Assessore alla Cultura. Nel messaggio del sindaco Materia si legge: “Sento di dovere esprimere, a nome di questa Comunità, i sentimenti più vivi di partecipazione al lutto che ha colpito Barcellona, per nome di una ferocia barbara e vile che pensavamo relegata ai primordi dell’uomo”.
Ancora Franco Cassata ha presentato il commendatore Lucchesi, di ottantacinque anni, che fino allo scorso anno andava al Museo in bicicletta. Era stato - lo ha anche ricordato anche Melo Freni, ospite della serata -, un partecipante del Giro d’Italia, dove si qualificò intorno al quarantesimo posto. Cassata gli ha donato una copia della Domenica del Corriere con in copertina un’immagine del Giro d’Italia.
La serata è stata conclusa con la degustazione di pietanze siciliane, a cominciare dai maccheroni al sugo, cotti nella cucina del Museo, il cui nucleo iniziale è costituito da un’antica casa padronale.
Nel corso della serata è stato divulgato il volantino della Corda Fratres in merito alla vicenda dell’Ospedale. L’associazione manifesta lo sconcerto per i tagli orditi dall’attuale governo regionale, denunzia la violazione del precetto costituzionale di tutela della salute pubblica, deplora la mancata realizzazione di tutti i reparti ospedalieri previsti nell’Ospedale riunito Milazzo-Barcellona P.G. e l’abolizione di alcuni reparti, e invita i massimi responsabili regionali “a rivedere immediatamente le proprie inaudite determinazioni”.