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Barcellona Pozzo di Gotto: la mostra su Nino Pino Balotta e i convegni di approfondimento

- di  Marcello Crinò -

Al Villino Liberty di via Roma è in corso la mostra “Omaggio a Nino Pino Balotta nel trentennale della morte”, aperta dal 15 novembre al 15 dicembre 2017. Si tratta di una mostra di documenti provenienti dall’archivio di Nino Pino Balotta, importante personaggio della politica e della cultura cittadina, nato a Barcellona il 17 settembre 1909 e morto il 25 luglio 1987. La manifestazione è stata organizzata dalle due Pro Loco cittadine, quella storica, la Alessandro Manganaro, e quella più giovane, la Nomos di Manno, assieme all’Università della Terza Età, l’Accademia Musicale Balotta, la Città Metropolitana di Messina e il Comune di Barcellona P.G.

Nino Pino Balotta

In occasione dell’inaugurazione si è svolto un primo convegno su Nino Pino scienziato e poeta, con interventi di Luigi Chiofalo e Giuseppe Alibrandi. Ha introdotto Nino Costa, custode  dell’archivio di Nino Pino Balotta, e nel corso dei lavori è stato lanciato da più parti un appello per la salvaguardia, valorizzazione e digitalizzazione (in parte attuata) dell’archivio Balotta.

Venerdì 1 dicembre si è svolto il secondo convegno, incentrato su Nino Pino Balotta e l’Accademia della Scocca e su Nino Pino Balotta Umanista. I lavori sono stati introdotti e coordinati dalla dottoressa Angela Pipitò, responsabile del Servizio Cultura della Città Metropolitana. Hanno portato i saluti l’assessore alla cultura del comune di Barcellona, Ilenia Torre, il presidente della Pro Loco Manganaro Flaviana Gullì, il rettore dell’U.T.E. Tanina Caliri.

La Pipitò  ha svolto la relazione su Nino Pino e l’Accademia della Scocca. Ne ha spiegato la genesi, raccontando come questa particolare Accademia sia nata nel clima di fervore culturale della Messina del dopoguerra, che vide la presenza anche dei poeti Salvatore Quasimodo e Vannantò (Giovanni Antonio Di Giacomo), e del rettore Salvatore Pugliatti, all’interno della libreria OSPE di Antonino Saitta, che poi aprirà anche la galleria Il Fondaco. La Scocca prese il nome dai pomodori di “scocca”, metafora anche di una “scocca” di amici, di cui facevano parte anche Nino Pino e il pittore Nino Leotti (cuoco ufficiale dell’Accademia), che si riunivano in convivi culturali e gastronomici. Il gruppo si recò anche a Tindari in occasione della apposizione della lapide con la poesia di Quasimodo “Vento a Tindari”. E’ stato mostrato anche un reperto d’eccezione: un video d’epoca girato tra Messina, Castroreale e altri luoghi, dove appaiono i protagonisti dell’Accademia.

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Nino Sottile Zumbo, lontano cugino di Pino, si è soffermato sul suo temperamento leonardesco, fornendo alcune informazioni sulla sua vita combattuta, che lo ha anche visto in carcere, l’elezione a deputato, l’ostruzionismo delle istituzioni accademiche che non lo promossero mai a docente universitario ordinario, nonostante i suoi riconoscimenti anche internazionali. Ha analizzato con molta attenzione i rapporti giovanili col futurismo e le successive critiche, le posizioni anarchiche, l’analisi marxista con la sua via personale al comunismo. Si è soffermato su “Tifo sportivo e suoi effetti”, messo all’indice durante il fascismo, sulle sue poesie e i rapporti con la politica, sui testi in prosa e i testi scientifici, come “L’epopea di Gagarin”. Testi di Pino sono stati letti da Luigi Parisi e Gianni di Giacomo. E’ stato possibile anche ascoltare la voce registrata di Nino Pino che recita la poesia “Voga voga marinaru”.

In conclusione hanno portato delle testimonianze sul personaggio Walter Leotti, figlio di Nino, Mirella Genovese e Giovanni Pantano.

Un ultimo convegno su Nino Pino si svolgerà il prossimo 7 dicembre.

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