- di Marcello Crinò -
Giovedì 8 settembre 2018 si è rinnovata la festa della Madonna di Tindari che in origine si svolgeva nel quartiere Immacolata, nella chiesa dei Basiliani, dove era custodita la statua. La chiesa ormai si trova in abbandono, con il campanile danneggiato da un fulmine nella notte tra il 5 e il 6 gennaio del 2017, e in attesa di restauro. Per questo motivo la festa da diversi anni è stata spostata nella Basilica di San Sebastiano, dove è stata portata la statua della Madonna.
Per sollecitare il restauro sia della chiesa che dell’annesso convento (XVIII secolo) si sono mosse associazioni culturali che hanno anche raccolto un migliaio di firme e di recente anche amministratori comunali che hanno sollecitato l’accesso ai bandi regionali per il finanziamento dei lavori.
La festa nacque per devozione del signor Giuseppe Giunta fu Antonio, che fece realizzare il bellissimo simulacro sul modello della Madonna Nera venerata a Tindari. Il nome di Giunta si può leggere alla base della statua, così come il nome dell’autore, lo scultore barcellonese Matteo Trovato (1870-1949), che la realizzò in cartapesta con la collaborazione del figlio nel 1925. In precedenza sembra che si venerasse un quadro su tela raffigurante la medesima Madonna, di cui non abbiamo più notizie. Padre Carmelo Biondo, nel suo libro sulle chiese di Barcellona, segnala come scomparsi nella chiesa dei Basiliani alcuni quadri antichi in tela.
Le manifestazioni religiose erano iniziate il 25 agosto con l’esposizione del simulacro nella Basilica mentre il 2 settembre in serata si era svolto un concerto di canti alla Madonna Nera con la Corale Polifonica Dulcis Harmonia. Nella mattinata dell’8 settembre le sante Messe e nel pomeriggio la processione della Madonna, con il parroco Tindaro Iannello, altri sacerdoti, diaconi e l’assessore Angelo Paride Pino in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. La processione, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica del Longano, ha percorso le vie del centro, la via Immacolata, ed un tratto della salita Basiliani, proprio per mantenere simbolicamente questo legame con la chiesa di riferimento. Ha poi sostato alla Casa di Riposo, proseguendo il suo percorso nelle vie del centro, per ritornate nella Basilica. I fuochi d’artificio sono stati curati dalla ditta Vito Costa.
Lo spostamento della festa nella Basilica ne ha in parte snaturato il senso originario, lo stretto legame con il popolare quartiere, dove fino agli anni Sessanta venivano allestite tantissime bancarelle, frequentate da una quantità enorme di persone. A conclusione della festa religiosa, sullo spiazzo dei Basiliani, e in anni più recenti, nella diramazione tra la via Immacolata e la via Manganelli, si svolgeva la festa “laica” con i cantanti di musica leggera. In una delle ultime edizioni si è esibita Rita Pavone. Veniva anche effettuato il servizio di palco con la banda musicale accanto la chiesa dell’Immacolata.