- di Marcello Crinò -
Venerdì 17 maggio 2019, nella sede della Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni”, è stato ricordato il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci con una dotta conferenza organizzata dalle bibliotecarie Maria Rosa Naselli e Santina Salmeri e tenuta dall’architetto Mimmarosa Barresi. L’incontro è stato introdotto dalla Naselli la quale ha illustrato l’angolo espositivo con i libri su Leonardo da Vinci, alcuni dei quali, come i vari volumi del Codice Atlantico, sono stati donati alla Biblioteca da Gaetano Chillemi, titolare del Rio Bar, che come un novello mecenate d’altri tempi, sostiene l’istituzione cittadina fornendo libri e riviste (per esempio dona mensilmente una copia di “Gattopardo”, la bella rivista incentrata sulla Sicilia). Ha illustrato pure il “Buffet cinquecentesco”, degustato alla fine della conferenza, realizzato da Santina Salmeri con alcune ricette riprese dal Codice Atlantico.
L’assessore alla cultura Angelita Pino ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale, ricordando che è in corso in città, nella vecchia stazione, la mostra dei lavori su Leonardo realizzata dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Capuana. Infine l’attesa relazione di Mimmarosa Barresi, che con la sua consueta brillante esposizione, ha portato il pubblico dentro alcuni aspetti della multiforme attività del genio. “Celebrando Leonardo da Vinci, l’uomo ideale nella città ideale” il titolo del suo intervento, corredato dalla proiezione d’immagini, incentrato sul celebre disegno dell’uomo vitruviano e sui progetti di città ideali, proprio quelli che nel Rinascimento hanno avuto tanta fortuna e diffusione, come Palmanova, Sforzinda, Pienza. Nel manifesto dell’evento è riportata la pianta zenitale di Imola disegnata da Leonardo nel 1502, il primo esempio di mappa esatta di una città.
La Barresi ha proposto una sintetica biografia del personaggio, dalla nascita, con la madre forse di origine mediorientale, serva del padre di Leonardo, alla formazione nella bottega del Verrocchio e i sui lavori pittorici, i disegni e i quadri, senza tralasciare il riferimento al più grande studioso di Leonardo, il professor Carlo Pedretti, scomparso lo scorso anno. Il disegno dell’uomo vitruviano è stato messo in relazione con gli studi urbanistici di Leonardo per la città ideale, un sogno magnificamente regolato dalla prospettiva. Infatti, così come l’uomo vitruviano è inserito in un cerchio e un quadrato, la città ideale di Leonardo presenta una pianta circolare, composta da due cerchi concentrici, invece di una pianta con assi ortogonali. In uno schizzo prospettico si vedono alti edifici, quasi dei grattacieli, secondo una concezione moderna che presenta analogie con i disegni del futurista Sant’Elia ma anche con le ricerche di Le Corbusier. Per concludere ha sottolineato la dimensione ludica e fantastica di Leonardo, mostrando un parco giochi dove si trovano modelli di macchine leonardesche. Citando Carlo Pedretti, la Barresi ha sottolineato che anche Leonardo giocava, e questo appariva inquietante ai suoi contemporanei.
18 maggio 2019