- di Marcello Crinò -
Sabato 4 gennaio 2020 il Coro “Ouverture”, uno dei più prestigiosi cori a livello nazionale, come attestano le prestigiose realizzazioni musicali e le collaborazioni con importanti autori, e non ultima l’incisione dell’inno ufficiale dei Borghi più belli d’Italia, ha festeggiato il venticinquesimo anniversario di attività. Per l’occasione nell’Auditorium San Vito ha eseguito alcuni capolavori della musica barocca, con brani di Händel e Vivaldi. Il coro è diretto sin dalla sua fondazione dal Maestro Giovanni Mirabile, pianista e didatta, che da molti anni vive e opera a Roma, ma senza perdere il contatto con il suo coro. Nella capitale è stato maestro collaboratore presso i cori di voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia; attualmente dirige il coro lirico-sinfonico “International Opera Choir”, con il quale collabora con direttori di chiara fama, ed ha registrato diverse colonne sonore di film e sceneggiati come “La porta rossa”. Recentemente ha ricevuto il prestigioso premio “Antonello da Messina” sezione musica.
Il concerto, presentato dall’attore e regista teatrale Giuseppe Pollicina, si è avvalso dell’apporto dell’orchestra da camera “Ars Musica”, importante formazione guidata dal primo violino Fabio Lisanti e dal violoncellista Maurizio Salemi.
Ad aprire la serata è stato Zadok the Priest, un brano del grande compositore tedesco naturalizzato inglese Georg Friedrich Händel (1685-1759). Un inno per coro e orchestra composto nel 1727 ed eseguito ad ogni incoronazione dei sovrani britannici.
E’ seguito il concerto Alla rustica in sol maggiore per archi di Antonio Vivaldi (1678-1741). Poi tre brani ancora di Vivaldi, per per soli, coro e orchestra: Cur sagittas, cur tela, cur faces; estratti dal Gloria, e il Magnificat. Questi tre brani sono stati eseguiti con la partecipazione straordinaria del controtenore Enrico Torre, già componente del coro "Ouverture", ed oggi cantore pontificio presso il Coro della Cappella Sistina e solista a livello internazionale. E’ uno dei pochissimi contraltisti italiani, e svolge un’intensa attività concertistica che spazia dalla musica rinascimentale e quella contemporanea.
Per concludere è stato proposto, in prima assoluta, Inno all’amore, scritto appositamente dal compositore siciliano Giuseppe Mignemi, presente in sala. E’ un brano per controtenore, coro e orchestra, il cui testo è tratto dalla Prima Lettera di S. Paolo ai Corinzi.
Infine un momento più leggero, legato alle festività natalizie, con Happy days, cantato da tutto il coro, assieme a tutti gli ex componenti del coro presenti al concerto.
Per l’Amministrazione comunale era presente l’assessore Nino Munafò; grande la partecipazione del pubblico, peraltro abbastanza qualificato, che ha apprezzato i pur difficili brani con lunghi applausi.
5 gennaio 2020