E' stata collocata nei giorni scorsi a Sant'Antonio (lungo la statale 113 presso il civico n. 141), la lapide commemorativa realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario dell'incidente ferroviario nella galleria Sant'Antonio, avvenuto il 15 giugno 1969. A causa dell’emergenza Covid non si è svolta la manifestazione pubblica, ma solo visite private dei parenti.
La lapide fu presentata ufficialmente alla città nel corso di una cerimonia all'ex stazione ferroviaria il 18 ottobre del 2019, organizzata dall’esperto del Sindaco, il professore Gaetano Mercadante, il quale ha curò la rimozione della vecchia lapide commemorativa posta all’imbocco della galleria ferroviaria ora dismessa, realizzata nel 1969 dai cittadini di S. Antonio. In particolare la lapide fu voluta dal cantastorie Fortunato Sindoni, che assieme al fratello fu uno dei primi ad accorrere sul luogo della tragedia, abitando nei pressi della galleria. Questa vecchia lapide, danneggiata dai vandali, lo scorso anno fu restaurata ed incastonata nella nuova lapide che ricorda il tragico evento, riportando anche i nomi dei caduti. Altresì, alla vecchia stazione allestirono una bellissima mostra con le pagine dei quotidiani locali dell’epoca, la Gazzetta del Sud, la Tribuna del Mezzogiorno e il Giornale di Sicilia, che con i corrispondenti locali Gaglio, Fuduli e Cilona, e gli inviati speciali raccontarono il disastro per diversi giorni fino ai funerali delle vittime. Esposte anche delle foto inedite fornite da un cittadino, e proiettato a ciclo continuo l’unico filmato Rai rintracciato fin’ora, nell’edizione riproposta dal TG2 in occasione del disastro ferroviario di Rometta del 20 luglio 2002. In un angolo è stata allestita una mostra di oggetti ferroviari dell’epoca, provenienti dal Museo Cassata.
La manifestazione ha visto gli interventi di Gaetano Mercadante, del Vice Sindaco Filippo Sottile e dell’Assessore Antonio Raimondo, presenti anche gli Assessori Angelita Pino e Paride Pino. Nutrita la presenza di tanti superstiti e testimoni dell’epoca, soccorritori e forze dell’ordine.
Questa manifestazione si aggiunse alle altre due legate all’anniversario, svoltesi nel mese di giugno del 2019. La prima ad Acquedolci, dove la locale Pro Loco, presieduta da Ciro Artale, organizzò una cerimonia in ricordo della tragedia con la deposizione di una corona di fronte alla targa ricordo collocata alcuni anni fa nella stazione di Acquedolci. La seconda nella stazione di Messina dove scoprirono una targa commemorativa.
Adesso, con la collocazione della nuova lapide, si consegna definitivamente alla città il ricordo di questo triste avvenimento, che rammentiamo nella sintesi che abbiamo proposto tante altre volte nei nostri articoli.
Alle ore 3,05 del 15 giugno 1969 nella galleria ferroviaria S. Antonio della linea a binario unico, nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, si scontrarono due treni, un passeggeri proveniente da Palermo, con trenta viaggiatori, e un merci proveniente da Messina. Tutto a causa dell’errore di un capostazione che diede il via libera nonostante sul binario unico viaggiasse un altro treno. Nello scontro morirono otto persone e molte altre rimasero ferite. I soccorsi furono resi estremamente difficili dallo spazio ridotto rimasto tra le pareti della galleria e i treni. Per giorni operarono alacremente vigili del fuoco, forze dell’ordine, cittadini della zona accorsi dopo aver sentito il boato nella notte, medici ed infermieri che cercarono di salvare quante più vite possibile ed alleviare il dolore dei feriti. Qualche passeggero morì dopo una lunga agonia, rimasto incastrato tra i rottami, senza che fosse possibile tirarlo fuori. Dopo avere estratto tutti i corpi, durante la rimozione dei vagoni, a causa della fuoriuscita della nafta dalle due cisterne del merci, si verificò un’esplosione che ridusse i due treni in una ferraglia incandescente, trasformando la galleria in un rogo, ustionando e intossicando alcuni vigili del fuoco.
Come riporta lo storico Nello Cassata (Storia di Barcellona Pozzo di Gotto, vol. III, Ila-Palma, 1982, pp. 171-173), il 18 giugno del 1969 si svolse nel Duomo il rito funebre di Biagio Bonigacio, Pasquale Pugliatti e Filadelfio Di Leo. Il gonfalone municipale fu insignito di medaglia d’argento al valor civile. Al dottor La Rosa, uno dei medici soccorritori, fu conferita la medaglia di bronzo, e attestati di benemerenza furono consegnati alla suore Isabella Longi, Giulia Spezzato, all’ingegnere capo del Comune Antonino Fugazzotto, all’ingegnere Antonino Ietti della Raffineria di Milazzo, al capitano dei vigili urbani Domenico Cautela, al geometra Carmelo Perdichizzi.
Marcello Crinò
14 giungo 2020