- di Marcello Crinò -
Queste due foto del presepe allestito nella grotta di santa Venera le ho trovate tra quelle custodite da mio padre Sebastiano. Portano la data del 1970, e risalgono dunque a mezzo secolo fa. Le foto, già pubblicate su facebook, hanno stuzzicato la memoria del professore Nino Saya Barresi, cultore ed esperto di storia locale e di tradizioni religiose, il quale rammenta che il presepe nella grotta fu realizzato per la prima volta nel 1965 sotto la direzione del professore Giovanni Biondo. Racconta le origini di questo presepe: «Prima di allora non si era mai visto nella nostra provincia di Messina un Presepe monumentale di quella specie. Bisognava andare a Roma, presso la Basilica di San Pietro in Vaticano, per vedere il Presepe che viene all'allestito al tempo dell'Avvento del Natale, per vedere un'opera realizzata a grandezza quasi naturale. Infatti Giovanni Biondo, ad una mia precisa domanda fattagli all'epoca, mi disse che aveva preso spunto da due precise opere: il Presepe in terracotta, o meglio a dirsi "La Madonna della poppa" di Guido Mazzoni a Modena, e il Presepe di Piazza San Pietro a Roma. Ecco da dove gli venne l'idea della realizzazione che poi tutti insieme (quattro di noi giovani artisti e studiosi, più lui) abbiamo portato a compimento in sedici giorni. Grande fautore e “patron” fu il sindaco di allora Carmelo Santalco. Proprio il pannello in polistirolo espanso con il ''coro angelico'' é stato fatto da me, su disegno di Giovanni Biondo: io l'ho intagliato con il coltello infuocato.»
Prosegue nel suo racconto sul filo della memoria: «Posso anche citarle, come aneddoto, che il Sindaco Santalco fu talmente entusiasta dell'opera (al compimento della stessa, 23 dicembre 1965), che offrì a tutti quelli che avevano in qualsiasi modo collaborato alla preparazione dell'artistico manufatto ben dieci teglie di focaccia. Il signor Genovese provvide per il vino. Inoltre, il Reverendissimo Padre Bartolo Cambia, parrocco di Santa Venera, celebrò la S. Messa di mezzanotte. La gente che vi assistette fu tantissima. Ovviamente furono presenti anche il Sindaco Santalco con la sua Signora e varie altre persone di spicco.»
Assieme a Giovanni Biondo, grande pittore e ceramista barcellonese (1934-2019), alla realizzazione del presepe collaborarono dunque il professore Nino Saya Barresi, allora studente universitario allievo di Maria Accascina, il pittore Nino De Pasquale (1948-2016) e parzialmente l’architetto Pietro Genovese. Ovviamente fu importante la disponibilità del proprietario della grotta e del tempio antistante, il signor Giuseppe Genovese, scomparso nel 2012, che continuò ad allestire il presepe da solo per parecchi anni, per poi sospenderlo definitivamente. Queste foto, che si riferiscono all’edizione del 1970, dimostrano che il bassorilievo in polistirolo realizzato da Saya Barresi su disegno di Biondo, sia stato riutilizzato in diverse edizioni.
6 dicembre 2020