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Silvana Paratore 

- di Silvana PARATORE -

Esistono persone che provano una sorta di piacere nel creare disordine. La spiegazione, si ritiene, sia semplice: un insulto ed una contestazione, resa nel corso di una manifestazione pubblica, è il modo migliore per innescare un diverbio verbale che purtuttavia non è esente da conseguenze anche legali. Se la libertà di manifestazione del pensiero disciplinata dall’art. 21 Cost,  è la pietra angolare dell’ordine democratico è altrettanto vero come essa, per non incorrere in azioni giudiziarie, vada temperata razionalmente con il rispetto dell’altrui reputazione personale (art. 2 Cost), dell’altrui onore e dell’altrui identità personale (combinato disposto degli art. 2 e 3 Cost) . Quest’ultima assume una autonoma rilevanza al cospetto di attribuzione di condotte o dichiarazioni che se per se stesse prive di offensività personale, risultano tuttavia in grado di stravolgere il patrimonio intellettuale professionale di chi ne è destinatario che legalmente va tutelato penalmente.  Ai sensi dell’art. 595 c.p. «chiunque comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a € 1.032,00. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a € 2.065,00. Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a € 516,00». 

Tutto ciò premesso, le dichiarazioni rese in pubblico, se palesano anche una ingiustificabile conoscenza del contenuto del regolamento di bandi e/o concorsi, non sono esenti da conseguenze legali importanti. Il perpetuare inoltre, malgrado inviti cortesi a porre per iscritto eventuali ricorsi in altra sede, di atteggiamenti alquanto provocatori, evidenzia, tra l’altro, un particolare cattivo, grossolano, incivile, inelegante, sgarbato, indelicato, villano  e sgraziato gusto.  "Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso." Cit. . Buddha.

S Martino 2013

 

Giorno 09 Novembre 2013 presso la piazza di Tremestieri a Messina, si svolgerà la 2° ed. della Festa San MARTINO IN PIAZZA organizzata anche quest’anno dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “I NORMANNI” . Dopo il successo dello scorso anno, il gruppo composto da Orazio Arena, Salvatore Brigandì, Angelo Cucinotta, Mimmo Lucà, Maurizio Fucile, Carmelo Parisi, Davide Di Novo, Dino Privitera, Giuseppe De Luca, Riino Lo Presti, Pippo Lo Miglio ed il piccolo Antonio Parisi e con la partecipazione straordinaria di Silvana Paratore  e Rosario Fodale dell’Associazione Messina Web.eu che mira alla valorizzazione delle antiche tradizioni, allieterà con degustazioni di prodotti tipici messinesi e tanta musica la serata dal sapore autunnale. La Festa di San Martino è una manifestazione all’insegna delle radici storiche che esordisce il giorno di San Martino, uno dei Santi più popolari d'Europa, patrono dei viaggiatori, dei soldati, degli osti e dei vignaioli. La tradizione di festeggiare San Martino risale agli antichi cicli rurali, quando l'anno agricolo terminava proprio durante la cosiddetta "estate di San Martino" con feste di ringraziamento per il raccolto ed auspici di propiziazione per l'anno che stava per giungere.

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