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SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO

 

Francesco IIGiovedì 16 Gennaio alle ore 18.30 in occasione del genetliaco di Sua Maestà Francesco II di Borbone delle Due Sicilie a Messina sarà celebrata una S. Messa presso la Chiesa di Santa Caterina. Al termine della funzione religiosa, presieduta dal Parroco Mons. Mario Di Pietro, Cavaliere di Grazia Ecclesiastica del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sarà ricordata la figura dell’ultimo Sovrano del Regno delle Due Sicilie la cui madre, Maria Cristina di Savoia, il prossimo 25 Gennaio a Napoli verrà elevata agli onori degli altari.

Alla cerimonia sarà presente il Coordinatore per Messina dell’Ordine Costantiniano il Prof. Giovanni Bonanno Commendatore di Merito con Placca.

Francesco II di Borbone(Napoli,16 gennaio1836Arco - Trento,27 dicembre1894), è stato re del Regno delle Due Siciliedal 22 maggio1859al 13 febbraio1861. Figlio diFerdinando II di Borbonee di Maria Cristina di Savoia(figlia di reVittorio Emanuele I), che morì appena cinque giorni dopo il parto, fu il quinto ed ultimo reBorbonesultrono meridionale. Sposò nel1859Maria Sofia di Baviera, sorella dell'imperatriceElisabetta d'Austria(nota con il nome di Sissi), la quale era più giovane di lui di 5 anni. Francesco ebbe una sola figlia, la piccolaMaria Cristina Pia di Borbone-Due Sicilie, morta a soli 3 mesi d'età. Le spoglie di Francesco II, di Maria Sofia e della loro figlia Maria Cristina, ultima famiglia reale duosiciliana, riunite dopo varie vicissitudini, riposano oggi nellaBasilica di Santa Chiara, aNapoli, dal 18 maggio1984, dove sono state portate in forma solenne. Ebbe a dire a seguito dell’Unità d’Italia: Traditi egualmente, egualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai ha durato lungamente l'opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni. 

 

Antonio Ilardo  E’ deceduto a Catania il giorno 11 gennaio 2014, dopo prolungata (quindici mesi) malattia tumorale degenerata in atroce agonia lunga un trimestre, l’ingegnere Antonio Ilardo, conosciuto qui in città per le supplenze che ad inizio carriera fece presso il nostro ‘I.T.G. Minutoli’ di Messina.

Antonio Ilardo, fratello del direttore amministrativo del LiceoStatale  Emilio Ainis di Messina, dottoresssa Lea Ilardo, ha svolto in Catania la libera professione di ingegnere edile e la docenza scolastica presso gli Istituti superiori di Bronte, Adrano, S.G La Punta, e nella città  etnea all’ ‘I.T.G. Vaccarini‘, al  Liceo Lombardo Radice’  e -  in ultimo - all’ ‘Istituto d’Arte Emilio Greco’,  essendo universalmente amato , stimato ed apprezzato, pianto oggi dai suoi diletti alunni, dai colleghi docenti, dalle sue scuole in ‘toto’ e dai colleghi ingegneri.

Poiché i più severi e i più sinceri , attendibili e veritieri giudici di un professore , di un uomo, sono gli alunni, questa redazione si compiace di riportarne qualche testimonianza. Quella dei colleghi non è da meno…..:

              Al professore Antonio ilardo  da parte della V^ SA e dalla collega Pina Nicolosi: Gentile e elegante, l’ultimo dei cavalieri se n’è andato. L’ingegno, la matematica erano il tuo forte; l’umanità e la cortesia che ti ha caratterizzato ha lasciato un’impronta incancellabile in tutti noi.

La 4^A - V^ SA odierna - ti ricorda e ti ha sempre nel cuore, perché nel loro biennio hai lasciato un ricordo indelebile verso i tuoi allievi che non ti hanno mai dimenticato. Per loro sei rimasto l’unico PROFESSORE di matematica.

             In compresenza abbiamo lavorato per tanto tempo riuscendo sempre a comprenderci e a completarci; la sicurezza che infondevi in tutti noi, ha fatto sì che fossi un ottino referente e un coordinatore sempre affidabile e leale; ti preoccupavi di tutti e per tutto riuscendo sempre a trovare una soluzione adeguata e precisa. Ti rimpiangiamo tutti dimostrandoti con queste poche righe tutto il nostro affetto. Un abbraccio grande da noi; veglia su di noi e sui nostri esami.CIAO GRANDE PROFESSORE DI VITA.

            Antonio. I tuoi modi garbati e gentili e le tue simpatiche battute nel cambio dell'ora , davanti agli armadietti della sala docenti, saranno il ricordo di Te che rimarrá per sempre nella mia memoria.
Ciao collega: anche se per poco tempo, è stato bello conoscerti e aver percorso un po’ di strada insieme a Te.

            Al caro collega Antonio
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte,
chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
("La fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani)

………. Da Massimo Castro

              Ancora riecheggiano le parole della mia collega Marianna: "ho incontrato il tuo collega Antonio sulle scale, ma è un signore". E io :" si è un vero signore, sempre elegante, garbato, con i toni giusti".
Non potrò mai dimenticare anche la tua sensibilità verso qualche ragazzo "un po' meno fortunato", il modo in cui lo hai coinvolto per renderlo partecipe e farlo sentire parte attiva del "branco".
Buon viaggio e un caro abbraccio!

             Prof.... Ho saputo solo oggi che è diventato un angelo anche lei... ma per caso.. nessuno mi ha avvisato... mi sta dispiacendo tantissimooo.... era una persona speciale...lo ricorderò sempre... riposa in pace... tvb

              Ogni vita merita di essere vissuta...ma ciò che fa la differenza non è "QUANTO" si vive...ma "COME" si vive...
La tua vita è stata breve...ma il MERAVIGLIOSO esempio che hai lasciato alla tua famiglia, ai tuoi amici e ai tuoi alunni...sarà... UNICO, GRANDE e INDELEBILE...!

              Le parole che riecheggiavano oggi fra TUTTI erano le stesse: ragazzo d'oro, galantuomo, perla rara, uomo sensibile, Prof. eccellente e amico umile, altruista...ONESTO e signorile...
Che altro dire...Antoniuzzo...?
Mi mancherai...ma resterai sempre nel mio cuore...! Sempre...!
Ti immagino in Paradiso...in BUONA compagnia....e vicino di "casa" di qualcuno a me MOLTO CARO...
Buon viaggio Amico mio...Ti voglio bene...

             Caro Antonio, resterà tanto di te: il ricordo del tuo sorriso, della tua serenità, dei tuoi modi eleganti.
E' stato un grande piacere conoscerti ed un grande dolore sapere che ci hai lasciati.


Caro Antonio, da lì dove sei ora veglia sui tanti alunni che ti hanno amato e rispettato e su Cecilia e  Maria Laura che abbraccio forte.

MessinaWeb si onora nelle sue pagine, di tramandare la memoria sull’operato dell’ Educatore, al quale indirizza un meritato ‘Requiem Aeternam’   e un coraggio’ alla straziata sorella Lea e al dolente cognato Claudio  

 

 

Si associano al dolore:

Rosario   Fodale e famiglia

Salvatore Costa e famiglia

Silvana Paratore

Giovanni Giacobbe

Salvatore Restivo.

Giovanni Ferlazzo

 

 

vescovo - intervista

“Come il corpo pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito per formare un solo corpo”. In questi termini San Paolo parla del mistero della Chiesa universale, di cui le singole Chiese locali (Diocesi) sono parte integrante e concretizzazione visibile.  

Nella Chiesa locale (Diocesi), ogni sua espressione ha una funzione particolare, specifica e complementare che trova la propria identità nel tutto. Il Vescovo, quale Guida e Pastore, è principio e fondamento dell’unità della Chiesa.

Così è anche della Chiesa di Messina, comunità diocesana. Quando agisce un qualsiasi organismo della Curia (Ufficio Economato, Amministrativo, Beni culturali, Ufficio per la Catechesi, per la Liturgia, per il servizio dei poveri = Caritas, dei Giovani, della Famiglia, ecc.), un Istituto religioso, una Parrocchia, un’Associazione, un Movimento, una  Cooperativa di ispirazione ecclesiale e cattolica, è la Chiesa di Messina che agisce. 

Sarebbe errato, foriero di una incomprensione grave, considerare solo una parte come equivalente del tutto. Quando si critica la Chiesa di Messina per essere stata poco presente, o poco efficace, sul problema dei profughi si dice qualcosa di infondato.

La Chiesa di Messina sta accogliendo i minori non accompagnati nell’Istituto delle Suore Figlie del Divino Zelo e nell’istituto delle Suore Cappuccine di Pistunina dato in gestione all’Ai.Bi., associazione che su tutto il territorio nazionale si occupa di minori mediante le adozioni e l’affido temporaneo.

La Chiesa di Messina ha offerto – attraverso il suo Ufficio Caritas e in via ufficiale, con lettera alla Prefettura – l’accoglienza a più di 100 profughi dando disponibilità per trenta giorni a partire dal 7 gennaio in tre strutture di altrettante parrocchie (Parrocchia di San Gabriele – Oasi Madonna del sorriso, 50 posti, Torrente Pace, per uomini;   Parrocchia di S. Maria delle Grazie in Gravitelli superiore, 25 posti, a Bordonaro, Eremo S. Pantaleo, preferibilmente per donne con bambini;  Parrocchia di S. Nicolò all’Arcivescovado, 38 posti a Castanea, per uomini o donne).

La Chiesa di Messina, seguendo le direttive e sotto la responsabilità del Vescovo, si sta attivando, sempre attraverso l’Ufficio Caritas, per procedere all’adeguamento di una struttura che avrà disponibilità di 60 posti e che potrebbe  essere disponibile entro il mese di febbraio; Inoltre, sta procedendo alla organizzazione di un centro di accoglienza interamente dedicato ai minori non accompagnati a Villafranca.


Associazione Storico Culturale Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella di Messina

 

armatura in mostra

 Continuano le iniziative della II Edizione della Cavalcata Storica dei Cavalieri della Stella dopo il grande successo di lunedì 6 Gennaio che ha visto la mattina il corteo storico con l’inaugurazione della mostra Usi e costumi del Rinascimento ed i Cavalieri della Stella, allestita nei locali del Nuovo Oratori della Pace, e nel pomeriggio il concerto rinascimentale di Fiati e Timpani a cura dei Maestri Andrea Grioli e Michele Palella, l’intervento del Dott. Franz. Riccobono su L’Ordine Militare della Stella e le Arciconfraternite degli Azzurri, della Pace e dei Bianchi e il concerto di Epifania della Corale Polifonica San Nicolò di Giampilieri diretta dal Maestro Nazzareno De Benedetto.

Il ricco programma prevede ancora nel Nuovo Oratorio della Pace di Via XXIV Maggio la visita alla mostra fino a Domenica 12 Gennaio ed alcuni interessanti appuntamenti culturali di alto profilo. Sabato 11 Gennaio alle ore 17.00 incontro per bambini Storia e Fiaba a cura di Giovanni Lauritano. Mentre alle ore 18.30 tavola rotonda Araldica e Nobiltà spunti dal volume Stemmi Araldici dalle Collezioni del Museo Regionale di Messina di Marco Grassi. Intervengono il Barone Dott. Arturo Nesci di Sant’Agata e la Storica dell’Arte Prof. Daniela Pistorino. Domenica 12 Gennaio alle ore 18.00 intervento di Alessandro Fumia su Illustri Messinesi dimenticati tra XVI e XVII secolo e Concerto della Corale Polifonica Giovanni Pierluigi da Palestrina diretta dal Maestro Dario Pino. L’intera manifestazione, giunta quest’anno alla seconda edizione, è promossa dall’Associazione Storico Culturale Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella di Messina (membro del C.E.R.S. - Consorzio Europeo Rievocazione Storica), per rinnovare l’antica tradizione che vedeva nel giorno dell’Epifania la festa dell’antico ed illustre Ordine Militare della Stella, prestigioso sodalizio fondato a Messina nel 1595 e sciolto nel 1678, dopo la ben nota rivolta antispagnola.

La mostra Usi e costumi del Rinascimento ed i Cavalieri della Stella, visitabile dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20.00, presenta in anteprima venti stemmi araldici, realizzati da Giuseppe Amato, riferite alle famiglie dei confrati della Nobile Arciconfraternita di San Basilio degli Azzurri e della Pace dei Bianchi, alcuni dei quali discendenti dei fondatori dell’Ordine Militare della Stella. Altresì armature e costumi realizzati da Domenico Previte, Luisa Giacon e sempre da Giuseppe Amato. In mostra anche alcuni interessanti reperti forniti dall’Associazione Amici del Museo e dal Gruppo Occhio. Nell’occasione  si potranno visionare le barette del Venerdì Santo ad alcuni antichi costumi della processione su gentile concessione della Confraternita del SS. Crocifisso

 

Conte Molino di Francesca Romeo

 All’interno di quelle vie di antichi tesori quale è Pozzo di Gotto sorge il settecentesco Palazzo Todaro Molino. L’edificio come ci spiega  la Dott.ssa Daniela Manicastri, nipote di Vincenzo Todaro Arcodaci, racchiude una lunghissima storia. Dall’Unità d’Italia e per ben 5 generazioni appartenne alla famiglia Todaro, secondo l’ordine cronologico: Giacomo, Vincenzo, Cosimo, Vincenzo (Todaro Arcodaci) e Cosimo. Quindi fu acquisito  dall’illustre Casato dei Conti Molino della Torre. Ad aprirci le porte di questo raro e prezioso gioiello è il Conte Angelo Molino della Torre. Dalle pareti, al soffitto, all’arredamento tutto è avvolto da una eterna patina aristocratica ottocentesca. Lo stesso Conte Molino sembra emerso da una cartolina d’epoca e rimaniamo colpiti dalla sua logica e capacità operativa volta all’oggi. Ci accoglie in una mise nobiliare e ci mostra numerosi reperti e illustri avi, tra cui una immagine del Vice Doge Domenico Molino della Torre della Repubblica di Venezia, ci parla del suo “ Cenacolo d’Autunno” di cui sta allestendo la XXIII Edizione.

L’elegante ricevimento, a cadenza biennale, nasce da una antica usanza di famiglia: allietare le lunghe domeniche invernali con musica e arte in compagnia degli amici più cari. Il “Cenacolo” è oggi un punto di riferimento della cultura più aulica di Barcellona Pozzo di Gotto .

Su esclusivo invito del Conte Molino si ritrovano nel raffinato salone illustri nomi del panorama artistico-culturale e nobiliare, quali: il Prof Domenico Venuti Marchese di Cortona e Cuma,Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana Switzerland di Lugano e Presidente del Premio Internazionale “Elio Vittorini”,  il Prof Saverio Donato Barone di Migliardo, il Dott.Francesco Pettini Arnone Conte di Bauso. E tra questi. come dimenticare la scomparsa sorella Concetta, che visse per Dio e la carità. ricevendo encomi dalle alte autorità ecclesiastiche, anche per la sua missione tra i giovani, che ricevendone i motivi di Fede, entravano numerosi in seminario.

Rivivono così le atmosfere di quei fini salotti dai bagliori dei circoli augustei in cui, tra musica e poesia, arte e dialogo, si forgiavano idee ed opere immortali. Merito del Conte Molino è dimostrare come, in una società sempre più virtuale, è possibile ritrovare l’umanità vera.    

 

jennifer-side-smilL’odontoiatria moderna, come tutta la medicina, si fonda sull’assioma che “ prevenire è meglio che curare”. Solamente conoscendo le cause che determinano le malattie orali sarà possibile effettuare una corretta prevenzione.

La placca batterica è il principale responsabile della carie  e della malattia parodontale.

Tre sono i livelli di prevenzione di queste malattie:

-PREVENZIONE PRIMARIA: mira al controllo delle cause per far si che la malattia non si presenti.

-PREVENZIONE SECONDARIA: mira ad intercettare il danno precocemente, tanto da renderlo reversibile.Sono sufficienti delle visite periodiche dall’odontoiatra o dall’igienista per rilevare la presenza di carie iniziali o gengivite iniziale.Sottoponendosi a terapie semplici e poco invasive è possibile eliminare la gengivite ed arrestare la carie.

-PREVENZIONE TERZIARIA: si attua con l’intervento terapeutico mirato a limitare il danno ormai provocato.L’intervento dell’odontoiatra pur non potendo garantire la completa “ restitutio ad integrum” dell’organo colpito guarisce comunque la malattia in atto, arrestandone la progressione che renderebbe le cure più complesse o addirittura inefficaci.

Per prevenzione primaria intendiamo la motivazione all'igiene orale, le applicazioni locali di fluoro, la sigillatura dei solchi e l'utilizzo di speciali rivelatori di carie.

Nella prevenzione secondaria la motivazione all'igiene orale e l'utilizzo di trattamenti mirati di igiene professionale nei casi di infiammazioni gengivali o l'utilizzo di tecniche di micro-conservativa insieme ad applicazioni topiche di fluoro in caso di carie iniziali sono le procedure di base.

Nei casi in cui ci si trovi in presenza di prevenzione terziaria l'utilizzo di tecniche innovative come la micro-conservativa o del Carisolv ,un prodotto che scioglie la carie senza l'uso del trapano oppure il confezionamento di manufatti protesici esenti da metalli come le faccette in ceramica o gli intarsi in resina o ceramica permette il mantenimento della maggiore quantità di tessuto dentale sano.

 

DsLa Redazione

Il Progetto della Fondazione Salonia, in collaborazione con Comunicarte, “Arte e Tradizioni Natale 93”, ha avuto luogo a Villa Melania con la realizzazione del “Presepe Vivente”. L’iniziativa  ideata e voluta dal maestro di chiara fama Dimitri Salonia, pittore e geniale  artista poliedrico, ha entusiasmato tutti gli ospiti intervenuti, per gli alti contenuti ed i valori dell’arte proposti nello spirito religioso,espressi in un perfetto binomio e cioè in  “Arte e Fede”. Si riusciva a porre in essere quanto si legge nella lettera aperta dell’ “Arcivescovo Mons Calogero La Piana”: ……decidere di essere uomini e donne di questa speranza nella propria vita e annunziarla agli altri come certezza …….è farsi “messaggeri di gioia”, viandanti e pellegrini lungo i sentieri di una storia, quella dell’uomo, nella quale si intrecciano misteriosamente segni e appelli da leggere con atteggiamento profetico”. Questo è avvenuto a Villa Melania a Zafferia prima e dopo a Villa Mondio dove vi è una chiesa del 1700 consacrata ma che era rimasta chiusa per trent’anni. “ I Re Magi” la cui regalità rientra nella tradizione liturgica cristiana, Salmo ( LXXII ),10/8), erano rappresentati da tre personalità della città di Messina e precisamente dal prof Domenico Venuti “per l’Università della Pace”, dal prof Giuseppe Mobilia, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Papardo di Messina e dall’Avv.Dimitri Salonia, che nel percorso per raggiungere la “Natività” erano preceduti da uno scudiero in costume con un cavallo bianco. Improvvisamente nel cielo, fatto straordinario, ripreso anche dalla emittente televisiva Ondatv giovani, i suddetti  vedevano una immagine stupefacente  e precisamente la forma di una cometa. Certamente sarà stato un particolare tipo di aereo Superget con scia luminosa, ma giustamente lo si può considerare un “segno” non comune e particolare, visto l’evento in corso.   Giunti alla stalla, creata in tutti i minimi particolari, dall’ingegnoso Salonia, che era stato collaborato da bravi  giovani volontari.

I Magi che raffiguravano Melchiorre che portava oro, Baldassarre mirra e Gaspare incenso, seguiti da numerosi personaggi in costume dell’epoca, giunti davanti alla stupenda scena della Sacra Famiglia, raffigurata dai coniugi: Giuseppina Prestimonaco  nelle vesti della Madonna dal marito Gianluca Castrovinci in quelle di San Giuseppe,mentre il ffiglioletto, Lorenzo, un bambino fantastico e dagli occhi bellissimi, che rappresentava l’ “Altissimo” Gesù Bambino.Ed ecco i Re Magi inginocchiarsi  estasiati  mentre porgevano l’oro, l’incenso e la mirra.

     Seguiva un secondo momento importante, che vedeva tutto il pubblico presente con le fiaccole accese, in un  percorso così illuminato, giungere all’antica  chiesetta della cinquecentesca Villa Mondio del villaggio di Contesse, riaperta dopo trent’anni, per la specifica occasione. Qui, alla sola luce delle candele, in un sublimale raccoglimento spirituale da parte dei presenti assistevano  alla Celebrazione Eucaristica presieduta da Padre Giuseppe Fanara, avevano modo di ammirare  sull’altare maggiore una fantastica pala dipinta dall’eccellente maestro Dimitri Salonia, che raffigura il Cristo Morto. L’opera meritava il lusinghiero apprezzamento dai critici d’arte ed in particolare da parte di P.Spatari.

 

Rientrati a Villa Melania in un luminoso capannone con il colore rosso brillante all’interno, vedeva esposti numerosi dipinti di valore del maestro Salonia e della brava pittrice Lidia Monachino, che per la realizzazione dell’evento della giornata aveva dato il suo massimo impegno collaborativo, degno di lode.  In questo ambiente dominava anche un’opera straordinaria creata dallo stesso maestro Salonia in una struttura  in legno e con legno con figure e oggetti tratti anche dai beni tradizionali siciliani come i pupi che come è noto, sono considerati beni culturali patrimonio dell’UNESCO. L’opera si è detto nell’occasione  sarà presentata alla Biennale di Venezia. Aveva luogo nella circostanza sulle pareti interne del capannone la realizzazione di un murales a più mani, che dimostrava la capacità creativa libera di componenti della “ Scuola Coloristica Siciliana” retta sempre da Salonia.

 

Si può quindi dire che La “Giornata sul Natale” si è rivelata non solo una importante testimonianza del rispetto delle tradizioni considerate dalle Convenzioni Internazionali dell’UNESCO, anche negli incontri in Svizzera, seguiti dall’Università della Pace della Svizzera Italiana Switzerland di Lugano”; ma anche , come ha avuto modo di dire il suo Prorettore prof Domenico Venuti, un momento di riflessione, sul   profondo significato dell’arte creativa in tutte le sue libere espressioni, che potrebbe essere inteso come messaggio Divino. L’iniziativa si è dimostrata tangibile, vera apertura al dialogo tra i popoli ed alla fratellanza universale, alla solidarietà internazionale fondata sull’ “amore” e sulla “spiritualità creativa” , sentimenti e valori   che Dio ha dato all’uomo per la pace nel mondo..      

MESSINAWEB.EU SI CONGRATULA PER L’IMPORTANTE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE

Associazione Storico Culturale di Messina

“Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella”

www.compagniadellastella.it



Locandina Cavalcata Storica 2014 2 Entrerà nel vivo a Messina domani, lunedì 6 Gennaio, la II Edizione della Cavalcata Storica dei Cavalieri della Stella. L’evento è promosso dall’Associazione Storico Culturale Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella di Messina (membro del C.E.R.S. - Consorzio Europeo Rievocazione Storica), per rinnovare l’antica tradizione che vedeva nel giorno dell’Epifania la festa dell’antico ed illustre Ordine Militare della Stella, prestigioso sodalizio fondato a Messina nel 1595 e sciolto nel 1678, dopo la ben nota rivolta antispagnola.

Alle ore 11.00 partirà da Piazza Palazzo Reale (Dogana) il corteo storico con lo sfilamento di circa 50 figuranti in abiti ed armature rinascimentali che ripercorrerà l'antico tracciato che un tempo vedeva la cavalcata dei Cavalieri della Stella nelle festività più solenni della Città e, in modo particolare, nella Solennità dell'Epifania del Signore, festività molto legata all'ordine equestre messinese in quanto consideravano come protettori i Re Magi. Il corteo sarà aperto da chiarine e tamburi imperiali seguiti da alabardieri ed archibugieri in abiti del Tercio Viejo de Sicilia, formazione militare presente in Sicilia tra XVI e XVII secolo, che faranno strada e scorteranno il corteo di nobili e dame messinesi e da una formazione d'onore di cavalli e cavalieri dell'Ordine della Stella. Verranno fatti sfilare anche due repliche di antichi cannoni che esploderanno lungo il percorso delle salve di saluto. Il corteo percorrerà la Via I Settembre, Piazza Duomo, Corso Cavour, Piazza Antonello, Via Sant'Agostino, Via XXIV Maggio e conclusione al Nuovo Oratorio della Pace ove, all'arrivo intorno alle ore 12.30, verrà inaugurata la mostra Usi e costumi del Rinascimento ed i Cavalieri della Stella. In mostra verranno esposti in anteprima venti stemmi araldici, realizzati da Giuseppe Amato, riferite alle famiglie dei confrati della Nobile Arciconfraternita di San Basilio degli Azzurri e della Pace dei Bianchi, alcuni dei quali discendenti dei fondatori dell’Ordine Militare della Stella. Altresì si potranno visionare armature e costumi realizzati da Domenico Previte, Luisa Giacon e sempre da Giuseppe Amato. In mostra anche alcuni interessanti reperti forniti dall’Associazione Amici del Museo e dal Gruppo Occhio. Nell’occasione  si potranno visionare le barette del Venerdì Santo ad alcuni antichi costumi della processione su gentile concessione della Confraternita del SS. Crocifisso. La mostra, allestita nei locali limitrofi al luogo di culto nel rispetto dei venerati simulacri del Venerdì Santo, sarà visitabile per tutta la settimana con alcuni appuntamenti culturali. Si incomincia nello stesso pomeriggio del 6 Gennaio alle ore 18.00 con un concerto rinascimentale di Fiati e Timpani a cura dei Maestri Andrea Grioli e Michele Palella, l’intervento del Dott. Franz. Riccobono su L’Ordine Militare della Stella e le Arciconfraternite degli Azzurri, della Pace e dei Bianchi e il concerto di Epifania della Corale Polifonica San Nicolò di Giampilieri diretta dal Maestro Nazzareno De Benedetto. Di particolare interesse l’intervento di Riccobono in quanto chiarirà lo stretto legame che univa questi quattro antichi sodalizi messinesi i cui componenti appartenevano alle più antiche famiglie messinesi. Di queste quattro nobili istituzioni peloritane ancora oggi è attiva l’Arciconfraternita di San Basilio degli Azzurri che gentilmente ospita la manifestazione nella propria chiesa del Nuovo Oratorio della Pace.

Il Programma della settimana prevede:

- Sabato 11 Gennaio

- alle ore 17.00 incontro con i bambini Storia e Fiaba a cura di Giovanni Lauritano.

- alle ore 18.30 Araldica e Nobiltà spunti dal volume Stemmi Araldici dalle Collezioni del Museo Regionale di Messina di Marco Grassi. Intervengono il Dott. Arturo Nesci di Sant’Agata e la Prof. Daniela Pistorino.

- Domenica 12 Gennaio

alle ore 18.00 intervento di Alessandro Fumia su Illustri Messinesi dimenticati tra XVI e XVII secolo e concerto della Corale Polifonica Giovanni Pierluigi da Palestrina diretta dal Maestro Dario Pino.                

-          La mostra potrà essere visitata da lunedì 6 fino a domenica 12 Gennaio dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20.00.

La manifestazione, che non gode di nessun contributo pubblico, vuole essere un regalo ed omaggio alla cittadinanza messinese che, con la consapevolezza e la riscoperta della sua grande storia, può guardare al futuro con maggiore speranza ed entusiasmo.

Quest’anno il programma è stato arricchito da varie iniziative grazie alla collaborazione del Comune di Messina, della Prima e Nobile Arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi, dell’Associazione Amici del Museo di Messina, da Carrozze d’Epoca Molonia, del Pony Club dello Stretto, del Gruppo Occhio, del Club Messina Tirreno del Kiwanis International e del Corpo della Polizia Municipale.

L’intera manifestazione si potrà svolgere anche grazie alla fattiva collaborazione delle ditte: Explorer Informatica, Compagnia della Bellezza - Gentile Group Parrucchieri, Only One - Tutto a 1 Euro, Fioreria Floridea, La Cristallina e Richard Ginori Messina.

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