- di Maria Teresa Prestigiacomo - #
Beziers, France. A due passi dalla casa di Dalì e dal suo Museo, a due passi dalla Spagna e dalla Catalogna: qui Picasso aderì al Salone d arte di Beziers; in questo luogo dei mostri sacri dell'arte, nel 2016, anche GIEFFE FRATANTONIO conquista un posto da vero protagonista della scena del salon d art più importante della Francia, oltre quelli di Parigi.
La geometria pulita e attenta di Fratantonio, attenta a cogliere le atmosfere antiche delle giornate siciliane, di sole, di albe di mare e di tramonti sussurrati alle campagne, sono la caratteristica, il leit motiv della produzione di Gieffe, pseudonimo che lo contraddistingue dai tanti Fratantonio che ha generato la comunità ragusana.
Gieffe, di Pozzallo, anima sensibile, poetica, ci regala notti salmastre e calmerìe di scirocco, dipinti e rappresentati attraverso una tavolozza dalle geometrie piane e sintetiche, composte ed eleganti, scevre da orpelli barocchi e da indugiarsi su descrizioni narrative sovrabbondanti.
Giuseppe Fratantonio è un grande maestro del colore, un docente che ha saputo liberarsi dagli orpelli accademici per offrire al lettore eleganti e composte campiture nitide e veriste, al tempo stesso sognate e rivissute con la memoria di chi, bambino, adolescente, ha vissuto sapori, umori,fragranze, atmosfere, di un luogo magico, come quello del ragusano…Una sorta di tempo rivissuto e ricreato con la magia di pochi tratti, piani e volumi, sfondi e primi piani che creano una finestra sul cuore antico del Mediterraneo, laddove non vi sia.
La sua sintassi pittorica, il suo impianto scenico, risultano perfettamente calibrate nelle forme e nelle nuances cromatiche adottate; il segno sintetico deriva da un attento studio del disegno, sfrondato sempre più, per offrire al lettore dell'opera, impressioni di luce ed ombre, catturate in tutte le ore delle lunghe giornate mediterranee di Pozzallo. Mare e cielo, in simbiosi mutualistica, sconfinate campagne che si perdono sulla linea dell’ orizzonte, sul mare...
Il filo antico del ricordo perduto e ritrovato di chi, ancora oggi, vuol continuare a raccontare, pittoricamente, a credere nell'eterna bellezza della natura incontaminata del cuore arcano del Mare Nostrum.
# critico d ‘arte , docente Istruzione Superiore, giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti Nazionale, Roma