Ogni anno la seconda domenica di agosto si festeggia la patrona del paese, S. Lucia, organizzata dall'omonima confraternita a festa è vissuta in due momenti: le scene del martirio della Santa che viene raffigurata da una bambina che vestita di bianco viene portata a spalla da un uomo per il centro storico ed è simbolicamente collegata dai fianchi con una corda a due vacche, i giudei, nei costumi dell'epoca, sono coloro che tirano la fune.
Davanti alla bambina, vestito di rosso e con il viso coperto da una maschera lignea, c'è il "diavulazzu" che è insieme alla Lucia, il personaggio principale della scena che agitando una forcella rappresenta il diavolo tentatore.
Nella scena finale, le vacche scappano sciogliendo il nodo che li lega alla Santa e il diavolo si da alla fuga, il tutto espressine della vittoria del bene sul male. A questo punto ha inizio la funzione religiosa con la processione per le vie del paese di S. Lucia Vergine e Martire, portata a spalla dai fedeli savocesi.
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