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Articoli filtrati per data: Lunedì, 14 Marzo 2022

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. RENDEZ-VOUS, il festival dedicato al CINEMA FRANCESE, XII edizione si svolgerà dal 30 marzo al 4 aprile. Di seguito le news sui film, entrambi in uscita nei cinema ad aprile.

ARTHUR RAMBO – IL BLOGGER MALEDETTO  distribuito in Italia da KITCHEN FILM, uscirà nelle sale italiane il 28 aprile

SOLO PER LA Stampa su prenotazione con Laurent Cantet – Venerdì 1 aprile dalle ore 10.30 all’Hotel Sofitel (Via Lombardia 47)

Karim D. è un giovane scrittore arabo francese di successo, cresciuto nelle banlieue, vezzeggiato e acclamato da case editrici e lettori, fino al giorno in cui si scopre che con lo pseudonimo di Arthur Rambo, storpiatura del famoso poeta maledetto Arthur Rimbaud aggiornato all'eroe popolare Rambo, tiene blog xenofobi e reazionari. La casa editrice blocca le ristampe del suo ultimo libro e Karim D inizia un percorso a ritroso fino alle sue origini, mettendo in luce la crudeltà e la doppiezza del mondo dei social dove ogni verità è forse una finzione e viceversa.

Ritorna a Rendez-vous LAURENT CANTET che presenta a Roma il 1 aprile al Cinema Nuovo Sacher il suo ottavo lungometraggio. Il nuovo film del regista Palma d’Oro al Festival di Cannes, racconta ascesa, gloria e caduta di un giovane scrittore militante, ai tempi dei social. Ispirato a una storia vera, e interpretato da Rabah Nait Oufella (che era un adolescente quando ha fatto parte del film La classe), il film si pone pienamente nel solco del cinema sociale del cineasta francese abituato a osservare la società negli occhi, senza moralismi, cercando di indagare il mondo moderno in tutta la sua complessità. Cantet non solo ritrova i suoi temi favoriti, la forza del gruppo e dell’amicizia, le illusioni perdute, ma rinnova la questione politica e la dialettica tra individuo e gruppo, ponendole nel perimetro astratto e pericoloso del mondo *****************************

TROMPERIE - INGANNO distribuito in Italia da No.Mad Entertainment, uscirà nelle sale italiane il 21 aprile

 SOLO PER LA Stampa su prenotazione con Arnaud Desplechin ed Emmanuelle Devos - Lunedì 4 aprile dalle ore 12.00 all’Hotel Sofitel (Via Lombardia 47)

Nella Londra del 1987, il famoso scrittore americano Philip (Denis Podalydès) "esiliato" nella City con la moglie, incontra regolarmente l'amante inglese – interpretata da Léa Seydoux - nel suo studio, diventato il loro rifugio e nascondiglio. I due fanno l'amore, litigano e parlano di tutto durante i loro dialoghi tra amanti: di donne, sesso, letteratura, morte, antisemitismo, fedeltà e infedeltà. Dal romanzo Inganno di Philip Roth, un adattamento sensuale ed elegante, di sopraffina intelligenza, sull'intreccio tra arte e vita "cruda" e sui misteriosi recessi del desiderio.

ARNAUD DESPLECHIN torna a Rendez-vous per presentare al pubblico italiano - il 2 aprile al Cinema Nuovo Sacher - TROMPERIE | INGANNO, il suo ultimo lungometraggio che mette in scena il libro omonimo di Philip Roth, scrittore di cui il cineasta è grande ammiratore. Ad accompagnare il regista, ospite affezionato della rassegna, sarà EMMANUELLE DEVOS, musa e volto di tanto cinema di Desplechin, una delle interpreti, insieme a Denis Podalydès, Léa Seydoux, Anouk Grinberg, Rebecca Marder, del cast stellare di questo undicesimo lungometraggio. Con questo film, girato in piena pandemia, Desplechin, il ciné-fils non ortodosso del cinema d’Oltralpe, scrive un nuovo intenso capitolo della sua filmografia, un tributo all’amore che non perde di vista il potere delle parole e la sensualità. Perché per Desplechin il cinema è radiografia esistenziale e sentimentale, un modo di esorcizzare la morte: come dire raccontare per esistere.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Gennaro Galdi -

 Messina. Professore emerito di ben sette Accademie, Artista celebre in ambito internazionale, affascinante  divulgatore di una Sua visione particolare della Storia dell’arte contemporanea, personalità composita, il maestro Xante Battaglia esporrà nei locali della Biblioteca “Giacomo Longo” le  sue creazioni artistiche, dall’evocativa intitolazione “Madre Arcaica”, 10  dipinti (oli) e sculture  dedicate all’universo femminile, l’otto marzo nella giornata dedicata alle  donne in particolare dedicata alle donne dell' Ucraina. Sarà  presente una ucraina la fotografa d' arte, messinese d' adozione Oleksandra Shilaktina.L’evento, realizzato nel rispetto di ogni misura anti-Covid e con accesso al pubblico previa esibizione di Green Pass rafforzato, sarà presentato e coordinato nella Sala Lettura dalle 17.00 dalla Dott.ssa Tommasa Siragusa, Direttore della Biblioteca Regionale. La Professoressa Maria Teresa Prestigiacomo, Critico d’Arte Internazionale e Presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti, relazionerà sulle esperienze artistiche del Maestro Battaglia e sulla Mostra; interverrà il Prof. Domenico Venuti , Consigliere Onorario Regione Sicilia dell’Associazione Nazionale del Fante e Presidente della Messinese Aggregazione. La Fidapa, Sez. Messina, presieduta dall’Avv. Susy Pergolizzi, e la Fidapa Capo Peloro, presieduta dalla Prof.ssa Nazzarena Amedeo offriranno il loro prezioso contributo alla riuscita dell’iniziativa,  in compartecipazione all' evento, coinvolgendo le proprie Associate, da sempre impegnate in attività socio- culturali che hanno come stella polare  la valorizzazione delle competenze delle Donne, nell’ambito delle Arti e delle Professioni, adoperandosi a rimuovere ogni discriminazione ancora esistente a sfavore dell’universo femminile. La mostra proseguirà  fino al 22 Marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12.30

Proporre un  artista di talento universalmente riconosciuto come Xante Battaglia,  un uomo per rappresentare l’universo femminile nella giornata della Donna, è una scelta inclusiva della Biblioteca per contrapporsi ad una visione tradizionale monistica di questa Giornata, fatta di donne che parlano di donne, senza coinvolgimento maschile. La società si è evoluta nel corso degli anni . Rituali e  forme espressive e creative che hanno accompagnato le celebrazioni dell’otto marzo nel passato sembrano anacronistiche alle nuove generazioni, sia per i contenuti che per  i  simboli. Rimane, però, al di là  della vaghezza che ancora avvolge la storia delle  origini di questa Giornata, l’ urgenza di  risolvere i motivi conflittuali tra i generi, ancora oggi esistenti, che sfociano, purtroppo, talvolta , nella violenza cieca e brutale del femminicidio. L’arte, con la sua sintesi, può aiutarci a comprendere meglio queste fratture ideologiche, interpretando la ritualità pubblica e privata, contribuendo al suo interno, ad amalgamare le linee di demarcazione dei rapporti tra i generi che oggi appaiono sempre più sfumate e fluide. La  presenza silenziosa, ma possente della Gran Madre dell’arte di Battaglia è scrutante ed esprime una forza d’animo emancipato, che si ribella alle leggi terribili di una società  che la  vorrebbero opprimere. Il suo volto inespressivo si sovrappone alle effigi di donne affascinanti o di importanti personaggi storici, diventando il simbolo iconico di tutte le donne che ogni giorno combattono la difficile lotta dell’affermazione del proprio Io.  Le  opere di Xante Battaglia rappresentano icone totemiche di donne forti, portatrici di un messaggio universale, eterno e immutabile, che fecondano tutta la sua produzione pittorica  e scultorea diventandone l’inconfondibile cifra linguistica. Sono immagini di una devozione alla Madre Arcaica ed alla sua terra d’origine, la Calabria,  ad un’archetipica maternità caratterizzata da un  messaggio sublimale forte, ribadito più volte, della concreta presenza dell’universo femminile, contestualizzato nelle varie evoluzioni  delle spiritualizzazioni   di un nuovo modo di narrare e idealizzare la fonte originaria da cui prende  vita ogni elemento del creato. Battaglia esprime l’esigenza di elaborare  il momento artistico come interpretazione  puntuale e autorevole degli eventi storici e sociali della contemporaneità, con un coinvolgimento a 360 gradi  nei fatti,  attraverso i quali, la politica ed i costumi nazionali e popolari hanno scandito il  ritmo nelle loro metamorfosi di forma e di pensiero. Demistificazione irriverenza, devozione di un maestro concettuale di rilievo internazionale : questi sono gli elementi essenziali delle sue creazioni artistiche. Le sue immagini femminili, raffigurano per  lui l’origine della vita, in un dinamismo di forze visive, che si riverbera nei ricordi della sua Calabria, verso cui nutre, però, un rapporto ambivalente di amore-odio. Vita e morte  lottano, sublimandosi in una sintesi artistica, mantenendo quel forte legame alle proprie matrici culturali che si esprime con arricchimenti cromatici dei dipinti e tocchi scultorei dati alle sue produzioni artistiche in rilievo. Le opere di Xante Battaglia saranno esposte in uno spazio itinerante dell’Istituto, dallo scalone d’ingresso  agli ampi e luminosi corridoi, fino all’accogliente Sala Lettura, ove si svolgerà la presentazione della Mostra. I gentili Utenti  potranno così  ammirare quelle creazioni artistiche, apprezzandone la bellezza e la dialettica catalizzatrice,  espressa dal Maestro Battaglia nel Suo volume “Contro Storia dell’arte Contemporanea” da Lui  già donato a  questa Biblioteca  il 25 novembre u.s. ed oggetto di una mattinata di Studio approfondito  sulla Sua visione anticonformista dell’arte contemporanea fuori degli schemi tradizionali.

Onorava l' evento con la  sua presenza Il.prof Domenico Venuti Consigliere Nazionale Onorario Assofante Messina

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Marcello Crinò -

La programmazione del Teatro Mandanici, al di là di piccole polemiche, prosegue la sua attività, aprendo, sabato 12 marzo 2022, la serie di otto concerti tardo-pomeridiani della Piccola stagione nel Foyer, incentrati sulla musica classica.

L’apertura è stata affidata all’Ensemble Barocco di Messina, nato nel 1985 all’interno dell’Orchestra da Camera di Messina, con le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi (Venezia 1678-Vienna 1742). Un musicista sacerdote, che seppur non potendo celebrare la messa per motivi di salute, era stato definito “il Prete rosso” per il colore dei capelli. La riscoperta del suo patrimonio strumentale risale al Novecento, a partire dal 1939 grazie al compositore Alfredo Casella, ma la valorizzazione vera e propria iniziò dopo il 1945. Prima di allora il musicista  era conosciuto solo per i rapporti della sua opera con l’esegesi bachiana. Dei suoi oltre settecento concerti noti, solo una minima parte, ottantaquattro, fu pubblicata durante la sua vita.

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L’Ensemble Barocco è composto da Joseph Arena (violino solista), Antero Arena (primo violino), Luisa Grasso (secondo violino), Gisella Horvat (viola), Mirko Raffone (violoncello), Giulio Di Fiore (contrabbasso), Maria Assunta Munafò (clavicembalo). Le Quattro Stagioni, pubblicate nel 1724, rappresentano il punto più alto della produzione vivaldiana, dove il compositore fa parlare la natura attraverso note musicali, come ha ben evidenziato il giovane solista  Joseph Arena, figlio e nipote d’arte, nell’introdurre le quattro sezioni del concerto. Vivaldi utilizza nella sua opera gli strumenti con grande fantasia e ingegnosità ottenendo tantissimi effetti, alcuni dei quali onomatopeici, senza dimenticare la continua ed affascinante ricerca armonica portata avanti dal  compositore. Le Stagioni rappresentano uno dei primissimi esempi di musica a programma cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. L’Inverno, per esempio, è dipinto spesso a tinte scure e tetre, al contrario l’Estate evoca l’oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. Le Quattro stagioni sono accompagnate da altrettanti sonetti descrittivi, scritti da un poeta anonimo, forse lo stesso Vivaldi, proiettati su schermo durante l’esecuzione.

La struttura delle Quattro stagioni è così organizzata. La Primavera: il canto degli uccelli; un pastore che riposa con il suo cane; la danza della primavera. L’Estate: una tempesta estiva in avvicinamento; un pastore spaventato; la violenza della tempesta. L’Autunno: la stagione di Bacco; la vendemmia; l’ebbrezza data dal vino; e poi la caccia. L’Inverno: un vento gelido infuria; pioggia che cade lentamente; serenità di fronte alla durezza dell’inverno.

Un concerto affascinante, tale da incantare incantare il folto pubblico che ha occupato i cento posti del Foyer. Il pubblico ha inoltre apprezzato la distribuzione del programma di sala (una novità per il Mandanici) con le informazioni sui musicisti e i “movimenti” del concerto.

Ad introdurre lo spettacolo è stata la pianista Annamaria Puliafito, dell’Ufficio Teatro, con i saluti del direttore artistico, il  Maestro Alberto Munafò Siragusa, assente per motivi di lavoro essendo in tournée in Spagna. La Puliafito ha espresso la solidarietà della città all’Ucraina, ricordando che varie volte a Barcellona si sono esibite orchestre provenienti da quel paese oggi aggredito dalla guerra. Proprio per questo motivo l’Ensemble Barocco, prima delle Stagioni, ha suonato l’inno nazionale dell’Ucraina.

I prossimi appuntamenti al Mandanici: il 19 marzo Carmen del Balletto di Milano; il 27 marzo nel Foyer  presentazione del CD del chitarrista Nicola Oteri  Sei corde sullo Stretto.

Pagina facebook ufficiale del Teatro Mandanici: https://www.facebook.com/TeatroComunaleMandanici.

13 marzo 2022

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