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Articoli filtrati per data: Mercoledì, 23 Marzo 2022

Domenica 27 marzo alle ore 20:30 presso Palazzo Biscari di Catania, l’Associazione Culturale Art Evolution presenterà l’evento “Orizzonti Perduti”, un viaggio a ritroso nel tempo, un percorso musicale e narrativo che superando correnti gravitazionali farà vibrare l’essenza artistica di Franco Battiato. Prendendo spunto dall’omonimo album, dove il tema autobiografico del ricordo si interfaccia alla critica del mondo occidentale, lo spettacolo viaggia su due binari che si intrecciano fra il racconto dei momenti determinanti della sua carriera artistica e i brani e le composizioni musicali che ne hanno segnato la stessa nonchè la sua ricerca spirituale. Gli arrangiamenti per pianoforte, violino e chitarra acustica per cui lo spettacolo è stato pensato, se da un lato avvicinano lo spettatore quasi a toccare con mano ogni singola nota eseguita, dall’altro ne esaltano a pieno la poesia lirica e musicale. L’ensemble è composto da Giuseppe Guarnieri al pianoforte che ne ha curato anche l’orchestrazione e gli arrangiamenti, Teresa Lombardo al violino solista, Alessandro Romano alla voce e alla chitarra acustica e Giovanni Peligra alla narrazione. Lo spettacolo, in scena ormai da sei anni a questa parte, anni durante i quali ha avuto una sua naturale evoluzione stilistica, oggi acquista anche un valore emozionale in più dopo la scomparsa di Battiato. Difatti vuole continuare a mantenere lo spirito per il quale è nato, ossia essere un tributo e non un compianto alla grande figura, influenza, musica e vita, non solo artistica, di Franco Battiato. L’ideatore e promotore del progetto Giuseppe Guarnieri dichiara: “Entreremo in contatto col Battiato degli anni più interessanti e fecondi, gli anni della consacrazione al grande pubblico e della comparsa del fenomeno artistico sui generis che è stato. Riscopriremo che quegli orizzonti perduti si possono ancora ritrovare grazie a quella musica, la sua, che nella memoria e nella previsione evocati, ci avvicina e apre a mondi lontanissimi”.

Veronica Guarrera

Responsabile Comunicazione e Stampa

Associazione Culturale Art Evolution

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Comunicato stampa

La giornalista siciliana Katia La Rosa, lancia un messaggio di pace attraverso l’arte, la cultura e l’informazione

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Si terrà venerdì 25 marzo, alle ore 10, nella sala Conferenze della Camera dei Deputati di Roma, la decima edizione dell’ “Italia del Merito”. L’iniziativa in collaborazione con le diverse Istituzioni è stata organizzata dalla siciliana Katia La Rosa, giornalista professionista, Presidente dell’associazione IT Difesa. Tra i presenti anche il premio Nobel per la Pace, Prof Riccardo Valentini.  Italia del Merito, cerimonia di premiazione e di onorificenze, giunta alla sua decima edizione, in questo particolare momento storico, rappresenta un riconoscimento al valore, per onorare l’impegno, la professionalità e il sacrificio delle Forze Armate, dei giornalisti, delle aziende, dell’imprenditoria, che hanno lavorato incessantemente durante tutta l’emergenza sanitaria e continuando a farlo anche in uno scenario di guerra, come quello che stiamo vivendo. In un contesto di alto profilo Istituzionale la giornalista La Rosa ha voluto unire  il mondo della cultura, dell’arte, dell’informazione e della scienza, per lanciare un messaggio di Pace, che sarà diffuso alle Nazioni. Il suo testo, sarà tra l’altro donato anche all’archivio al Centro Studi Mario Luzi la Barca di Pienza, in onore del poeta, “uomo di Pace”.

Durante l’evento, che sarà presentato da Marco Capretti e moderato dall’avvocato Assunta Baratta, sarà illustrato anche il progetto nazionale “Italia in un abbraccio,” nato da un’idea della giornalista, durante la redazione del suo libro edito da Guida Editore: “Il Codice del Canone inverso”, strettamente connesso al progetto. 

L’intento è quello di unire genio creativo di quattro insigni maestri italiani, che mettono in rete altrettante opere con la volontà di far rivivere alla nostra Nazione un nuovo umanesimo. È proprio nel concetto di “unione”, spiega la giornalista La Rosa, “che nasce il senso più profondo di una comunità, che cresce e diventa più omogenea, fino a sublimarsi nell’abbraccio di tutto un popolo. L’iniziativa, che è stata inaugurata con la creazione del progetto di scultura dell’albero della vita, sarà estesa  ad altri artisti per fondare un nuovo risorgimento e unire i popoli in una rete di filantropia”.

Le opere proposte dagli artisti, Tommaso Cascella, Massimo Sansavini Andrea Pacioni, Marco Nereo Rotelli, sono fruibili nei comuni di  Milano, Roma, Forli e  saranno proiettate simultaneamente attraverso un APP – QRCODE in tutte le principali piazze  e luoghi di interesse.  “L’Italia - ha dichiarato – la dott.ssa Katia La Rosa in questo particolare momento storico, si unirà in un abbraccio, per esaltare l’identità nazionale. Oggi, serve unità, solidarietà autentica, mobilitazione e coesione nazionale. Un patriottismo sociale, capace di abbracciare l’intera l’umanità”.

Durante l’incontro interverranno tra gli altri: Paolo Petrecca, Direttore Rainews 24; Angelo Vesto, Tenente Colonnello e direttore “Informazioni Difesa”, Roberto Boella, AD LaPresse agenzia di stampa.  L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su www.lapresse.it ed www.corrieredelmadeinitaly.it  

Ufficio stampa

Italia del merito

Annalisa Castiglione

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+34 3341692582

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Mercoledì, 23 Marzo 2022 15:50

La Sicilia ancora in parte legata ai Borboni

- di Maria Teresa Prestigiacomo  -

Messina. Che la Sicilia sia ancora legata in parte ai Borboni,  cosi come la Francia è  legata a Napoleone ed alla sua Storia, lo dimostrano i continui approfondimenti. Oggi ne riportiamo fedelmente uno del dr commercialiata Nunzio Marotta:"Per ricordare a voi ed a me stesso.

Essendo un appassionato di storia in questo fine settimana, ho ripreso  una ricerca su Ferdinando Carlo Maria di Borbone detto Ferdinando II.

Dalle centinaia di pagine che ho letto e dagli eventi esaminati posso dirvi che i problemi di allora sono gli stessi che stiamo affrontando oggi. 

Sono cambiate le forme ma la sostanza e' la stessa.

 Ho il piacere di condividere con voi una sintesi di quello che ho selezionato.

Ferdinando Carlo Maria di Borbone nasce a Palermo il 12 gennaio 1810 e muore a Caserta il 22 maggio 1859. Visse 49 anni.

Fu re del Regno delle due  Sicilie  dal 8 novembre 1930 al 22 maggio 1859 

Succedette  giovanissimo al padre Francesco, e fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno. Sotto il suo dominio, il Regno delle Due Sicilie  conobbe una serie di riforme burocratiche e innovazioni in campo tecnologico, come la costruzione della prima ferrovia in Italia, e di impianti industriali avanzati.

Il suo agire da  conservatore e del perdurante contrasto con la borghesia liberale, culminò nei moti rivoluzionari del 1848,  il suo regno, dopo un breve esperimento costituzionale, fu segnato fino al termine della sua carica da una progressiva stretta in senso assolutista, che lo portò ad accentrare fortemente su di sé il peso dello Stato, oltre ad attuare una politica economica parsimoniosa e paternalista che lasciò il reame, negli ultimi anni, in una fase statica. 

Ventenne Sali’  al trono del  Regno delle due Sicilie l'8 novembre  1830, mirò subito alla riorganizzazione dello Stato, alla riduzione del debito pubblico e alla pacificazione delle parti sociali ancora in tumulto dopo il periodo napoleonico. Infatti, con una serie di decreti, il nuovo re rimise ordine nei ministeri e provvide alle economie di bilancio statale, che era in passivo di 1.128.167 ducati: ridusse la sua lista civile, abolì le riserve di caccia reali  restrinse la paga dei ministri a seimila ducati annui e distribuì fra cinquanta comuni le terre destinate al pascolo dei regi armenti, abolì la odiata tassa sul macinato Inoltre, Ferdinando II condonò la pena a molti detenuti politici, mise nel governo uomini capaci,  espulse dall'amministrazione molti elementi e reintegrò in servizio i migliori ufficiali e uomini politici che erano stati sospesi durante i moti del 1820. 

Tutti i liberali italiani accolsero con favore le riforme del giovane sovrano, credendo che potesse mettersi alla testa del movimento unitario, ma ben presto Ferdinando deluse le loro aspettative. Infatti, allo scoppiare dei Moti del 1830, fatto che provocò l'intervento austriaco a favore dei sovrani spodestati, il re napoletano non solo accolse con favore la notizia dell'intervento degli austriaci  ma licenziò e fece esiliare il ministro dell'Interno. il sovrano borbonico si dimostrò implacabile. 

Ferdinando poté inaugurare, il   3 ottobre 1839, la Ferrovia Napoli-Portici, prima linea ferroviaria italiana, lunga poco più di 7 km, che collegava Napoli con Portici. Questa linea era solo il progetto di un tracciato ferroviario più ampio, che si sarebbe concretizzato negli anni successivi. 

Ferdinando ebbe il coraggio di tenere testa alla potente Inghilterra per via delle miniere di zolfo date prima in concessione ai francesi. 

Sembrava che fra Napoli e Londra stesse per scoppiare la guerra, quando il governo francese si pose a mediatore, riuscendo a far passare, nel luglio di quell'anno, un progetto che aboliva il privilegio dato alla compagnia francese sullo zolfo e costituiva una commissione mista anglo-napoletana per risarcire i danneggiati. Da ciò il prestigio internazionale e personale del re delle Due Sicilie uscì decisamente distrutto e umiliato. 

L’ondata rivoluzionaria  che scosse l’Europa nel 1848 tocco’ anche il Regno delle Due Sicilie.

Alla fine di marzo del 1849 si offrì alla Sicilia, per porre termine alla secessione, una Costituzione diversa rispetto a quella napoletana, con un parlamento separato e l’abolizione della promiscuità d’impiego, nella pubblica amministrazione, tra siciliani e napoletani. Il nuovo Statuto stabilì, anche, l’amnistia per i reati politici. Ciò non bastò ai siciliani che, per bocca del loro capo Ruggero Settimo, respinsero le proposte del re. L'epicentro della guerra fu Messina, che venne assediata dalle truppe borboniche e semidistrutta dopo una serie di bombardamenti durati da gennaio a settembre del 1848. Vi furono centinaia di morti. L'assedio di Messina valse al sovrano l'epiteto di "re bomba". Il 15 maggio 1849 le truppe napoletane, dopo numerosi successi, entrarono a Palermo, ponendo fine alla secessione dell’Isola. 

Poco prima della sua morte era iniziata la seconda guerra di indipendenza che vedeva schierati Vittorio Emanuele II di Savoia e Napoleone III contro Francesco Giuseppe d’Austria. Tra il  1860 e il 1861, la  spedizione dei mille guidata da  Giuseppe Garibaldi portò alla caduta del Regno delle Due Sicilie che fu annesso al neonato Regno d'Italia.

Come potete constatare Messina ha gia' pagato un alto prezzo. Quanto dovra' dare ancora? 

Nunzio Antonino Marotta."

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina.Alle ore 18 di venerdì 25 marzo nel nuovo spazio espositivo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro” curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra “MICROCOSMO” di Rosa Rigano, con la presentazione di Anna Maimone.
All’inaugurazione saranno presenti il presidente Orazio Miloro, Il Sovrintendente Gianfranco Scoglio ed il consigliere di amministrazione Giuseppe Ministeri.
Rosa Rigano è nata e residente a Messina. Dal 1968 è attivamente presente nell’ambiente culturale e artistico messinese.

Natura Verde 2021
La sua presenza s’impone subito all’attenzione della critica in un certo senso come presenza inquietante proprio per la mobilità e le ambiguità dell’immagine pittorica, sospesa fra l’abbandono al sogno e la coscienza vigile di una realtà minacciata di degradazione sociale e ambientale. Espressione di unione tra sentimento e vita, tutto avvolto dal mistero dell’infinito. Nascono così intrighi di forme e di colori e superando le tecniche tradizionali applica materiali alternativi. L’astrazione ha il compito di esprimere in modo interiore, senza dimenticare il mondo esterno, cercando con il policromatismo forme vigorose e nello stesso tempo delicate.
La Rigano, che attraverso la sua sola pittura, afferma la necessità di essere persona libera, spiazza e disorienta.
Il grande formato, anche se realizzato per frammenti, dimostra non solo salde conoscenze tecniche e il pieno dominio del disegno, ma trasmette una forza dirompente che irradierà tutto il percorso successivo. La Rigano continuerà poi ad esprimersi in forma pacata e i suoi corpi, splendidi nei dettagli, sempre parzialmente sfumati, continueranno a lungo a non essere rappresentati nella loro interezza.
La curiosità e la voglia di sperimentare forme e tecniche diverse, che qualche volta hanno disorientato la critica per l’alternarsi di pittura e scultura, di figurativo e informale, sono ancora vivacemente espresse in questo ultimo tratto del percorso. Anche ora, forse con maggiore libertà, le apparenti pause in cui prevale la volontà di misurarsi con la materia non solo riportano l’artista alla sua primitiva passione (la scultura), ma diventano momenti di riflessione teorica che finiscono per sostanziare le esperienze successive. Assodata la sua fedeltà al disegno e alla pittura figurativa, quando si impegna o si diverte a giocare con il caso Rosa Rigano si cimenta con la fusione del vetro, le tecniche di colorazione dei tessuti o l’encaustic.

Identità Cosmica 2021
Da simili riflessioni nascono le opere presenti in questa mostra. L’autrice affascinata dalla relazione tra infinitamente grande e infinitamente piccolo si confronta con il colore con rinnovato entusiasmo e pur guidandolo attraverso la tecnica lascia che questo si espanda in libertà sulla tela. Questo modo di procedere diventa ancora più visibile negli encaustic.
Qui pittura e scultura convergono e le tavole prendono corpo. Cera e colore mescolati attraverso il calore diventano materia plastica da trattare e si piegano a raccontarci di cieli, foglie, boschi, liane che richiamano antiche immagini di intrighi e legami, non più vincoli dell’umano, ma restituiti alla complessità della natura. La natura diventa dominante nella sua pienezza, ricchezza e crudeltà.
Ma gli artisti operano nel tempo. E se le opere in mostra con la loro ricerca di colore, energia, leggerezza, sono in parte una risposta alla pandemia, un invito a guardare oltre con fiducia, le res gestae di questi ultimi giorni sembrano avere oscurato il nostro cielo. Parafrasando Quasimodo, e con lui il salmo 136, oggi ci accompagna dominante la sensazione che “alle fronde dei salici per voto/ anche i nostri colori siano appesi.”
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dal 25 marzo al 5 aprile nelle fasce orarie 10.00/12.30 – 16.00/18.40.

L’inaugurazione e lo svolgimento della mostra avverrà nel pieno rispetto delle normative Covid 19 con ingresso consentito solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato giusta D.L. 26 novembre 2021, n. 172 e mascherina FFP2.

“Microcosmo” di Rosa Rigano
Teatro Vittorio Emanuele, via Garibaldi – Messina
Dal 25 marzo al 5 aprile 2022
Inaugurazione, venerdì 25 marzo 2022, ore 18:00
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