“Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? Nel verde fogliame splendono arance d’oro. Un vento lieve spira dal cielo azzurro, tranquillo è il mirto, sereno l’alloro, lo conosci tu bene? Laggiù, laggiù, vorrei con te, o mio amato, andare”. Da “Viaggio in Italia” di Johan Volfgang Goethe
Il limone, il principale fra tutti gli agrumi, ha la sua patria nell’India settentrionale ma, già nel VIII secolo a.C. lo si trovava in tutto il sud est asiatico. I primi riferimenti del suo uso in Italia, risalgono al trattato di arte culinaria di G. Apicio gastronomo dell’epoca romana. L’uso degli agrumi decadde con la caduta dell’impero romano ed i limoni furono dimenticati fino a che gli arabi li reintrodussero nel bacino del Mediterraneo. In quel periodo comincia la vocazione all’agrumicoltura della Sicilia.
Il Citrus limonum L. famiglia Rutaceae è un albero non molto alto, sempreverde con rami spinosi. Il fiore profumatissimo è candido all’interno e sfumato di viola all’esterno. Il limone fiorisce tutto l’anno ed è tipica la contemporanea fioritura con i frutti. Questi ultimi sono detti esperidi con la scorza di colore verde-giallo, all’interno uno strato bianco chiamato flavedo dal sapore amarognolo. La polpa è succosa, acida, giallo-verde suddivisa in 8-10 spicchi, ricca di semi.
Del limone si utilizza soprattutto il frutto: la polpa per il succo e la scorza o albedo per gli oli essenziali, ma anche i fiori e le foglie sono ampiamente utilizzate in fitoterapia e in cosmetica. I principi attivi più importanti sono l’acido citrico, il limonene, l’acido malico e tartarico, le pectine, l’inositolo, le vit. C, B e PP. Insostituibile in cucina il limone è molto utilizzato nell’industria farmaceutica, liquoristica, nelle bevande, in pasticceria, profumeria e cosmetica.
Il limone spremuto è un perfetto integratore dell’alimentazione per la presenza di citroflavoni: sostanze protettrici dell’elasticità dei vasi sanguigni e dei capillari. Il succo contiene il 5-8% di acido citrico ma non produce reazione acida nell’organismo, anzi si converte in reazione basica divenendo un alleato prezioso per gli uricemici, inoltre fluidifica il sangue e lo depura, è utile contro l’ipertensione e l’ipercolesterolemia, i disturbi circolatori e renali in quanto scioglie i calcoli. Il limone è un potente antibatterico con azione disinfettante ed è fortemente digestivo. Numerosi studi condotti recentemente hanno dimostrato che il consumo costante di agrumi, in particolare limoni, è correlabile alla prevenzione di alcuni tumori come il cancro all’esofago, allo stomaco e al colon.
Per uso esterno la sua azione astringente favorisce la cicatrizzazione. L’olio essenziale che si ricava dall’albedo, ossia dalla scorza, è uno scrigno di proprietà per la sua azione antibatterica diventa un disinfettante per ambienti se vaporizzato, soprattutto in inverno quando il flusso di virus e batteri è alto e il ricambio d’aria è insufficiente. Contro stati infiammatori o infettivi della bocca e della gola si possono fare sciacqui con 2-3 gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere di acqua, contro raffreddore, sinusiti e influenza sono straordinari i suffumigi che si effettuano versando 3 gocce di olio essenziale in una pentola di acqua bollente e respirandoci sopra. L’essenza di limone ha proprietà benefiche sul fegato, stomaco, intestino e pancreas facilitando la depurazione dell’organismo e l’eliminazione di tossine.
Il limone ci aiuta anche in casa con le sue proprietà antiparassitarie. Siete afflitti da formiche e non volete intossicarvi con prodotti chimici? Prendete del talco inodore versate qualche goccia di Olio essenziale di limone e spargete laddove vi è il passaggio delle formiche. L’olio essenziale estratto dai fiori e dalle foglie si chiama petit grain ed è usato soprattutto in profumeria, mentre quello estratto dall’albedo (scorza) ha interessanti applicazioni in cucina.
Spesso i cocktail vengono serviti con una fetta di limone o con la scorza arrotolata, l’intento non è solo decorativo infatti il naso percepisce una gradevole nota di limone. Il sapore di tutti i dolci migliora con una leggera nuance di scorza di limone. Avete mai provato ad aggiungere la scorza del limone ad un piatto di trofie con i frutti di mare o ad un risotto di gamberi e funghi? Il risultato è spettacolare. Anche nel condimento dell’insalata qualche goccia di limone spremuto regala una nota agrodolce piacevole.
Un particolare limone locale ormai presidio Slow Food da qualche anno è il limone Interdonato ottenuto da un incrocio fra il cedro e un limone varietà ariddaru. Il nome Interdonato ci deriva da colui che per primo riuscì ad ottenere questo incrocio. La sua zona tipica di coltivazione è sulla costa ionica della nostra provincia. Il suo aroma delicato e dolce lo rendono perfetto anche servito fresco tagliato a fette sottili con la scorza e condito con olio e sale.
Il limone è perfetto assieme a tantissimi altri ingredienti ed essendo molto versatile merita un posto di rilievo nella preparazione delle nostre pietanze. Spesso sottovalutato questo agrume si fonde magicamente con carne, pesce, pasta e dolci.
Risotto cremoso al limone e gamberetti semplice nella preparazione e dal sapore delicato.
Ingredienti (4 Porzioni):
350 g di riso arboreo 1l di brodo vegetale 1 limone (buccia grattugiata) e succo spremuto 300 g gamberetti sgusciati 200 g formaggio cremoso (philadelphia) 1/2 bicchiere di vino bianco 2 cucchiai d'olio mezza cipolla bianca
Preparazione: Soffriggete in una casseruola alta la mezza cipolla nell'olio. Aggiungete il riso e lasciartelo tostare. Versate il vino dopo la tostatura e man mano il brodo a cui avrete aggiunto il succo del limone e salate. A metà cottura aggiungete i gamberetti continuando a mescolare e aggiungendo il brodo quando è necessario. A fine cottura mantecate con il formaggio fresco e la scorza di limone.
Per informazioni e prenotazioni Alessandra Garavini tel. 3385981789
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